Secondo una ricerca condotta da McKinsey, le imprese con maggiore diversità di genere al loro interno hanno il 15% in più di possibilità di far crescere il proprio business. Più donne ci sono, insomma, e più si produce.
E poi ci sono alcune peculiarità del carattere prettamente femminili che fanno bene agli affari. Le donne sono più brave a decodificare i messaggi non verbali e nel mondo del lavoro questo aspetto è importantissimo. È una soft skill che può fare davvero la differenza. Sarà, inoltre, molto probabile che un team eterogeneo abbia più esperienza di vita diverse al suo interno, fornendo una gamma più ampia di prospettive per qualsiasi progetto.
Come potenziale le donne al lavoro
Se gruppi di lavoro eterogenei fanno così bene agli affari, allora perché, secondo l’indice FTSE 100, solo il 9,7% di tutti i dirigenti è donna? Bella domanda. Probabilmente il pregiudizio è dietro l’angolo.
Per agevolare l’assunzione di quote rosa, è bene partire dai vertici. Un’azienda con un CEO donna, sarà più propensa ad assumere donne. Questo non perché il gentil sesso nutra dei risentimenti nei confronti di quello forte, ma perché probabilmente ha una prospettiva e una sensibilità diverse.
Mentre un uomo dà importanza a elementi come fiducia e carattere forte in fase di selezione, una donna preferirà, invece, caratteristiche più soft, come l’empatia e la comunicazione. Questo non vuol dire che un approccio sia migliore dell’altro, è solo diverso. Un team diversificato ed eterogeneo, soprattutto al vertice, sarà la scelta vincente dunque per un business di successo.