È un percorso complesso, per il quale bisogna prepararsi al meglio e valutare tutte le possibilità per arrivare ad una decisione il più vicina possibile alle proprie esigenze.
In questo articolo vedremo quali sono gli strumenti a disposizione dei candidati nel mercato del lavoro contemporaneo per trovare una nuova occupazione e come utilizzarli al meglio per raggiungere i propri obiettivi professionali e di carriera.

1. cos'è la ricerca attiva del lavoro

Cercare attivamente un lavoro significa attuare tutte le strategie necessarie per trovare una nuova occupazione, attraverso la consultazione regolare dei principali canali dedicati a questo scopo: dalle piattaforme per le offerte di lavoro, ai social, passando per le agenzie e il classico passaparola con conoscenti e amici.

Secondo i dati di Randstad, le agenzie per il lavoro si confermano il canale più utilizzato per la ricerca di una nuova occupazione. Al secondo posto c’è, invece, LinkedIn, la piattaforma social per eccellenza dedicata alla sfera professionale. Chiudono il podio i contatti e le segnalazioni personali. Un gradino più in basso si piazzano i portali del lavoro e Google a seguire.

quali sono i canali per la ricerca del lavoro?

grafico canali per ricerca attiva del lavoro

Essere proattivi nella ricerca significa:

  • partecipare agli eventi di recruiting
  • fare formazione per accrescere le proprie competenze
  • rispondere ai requisiti richiesti dalle varie aziende
  • costruirsi una solida e ampia rete di contatti.

Per trovare un nuovo lavoro, poi, non è sufficiente inviare candidature spontanee, ma è fondamentale prepararsi adeguatamente. Come? 

Per cominciare, è buona norma stilare un elenco delle imprese presso cui si desidera candidarsi, in base alle proprie competenze e ambizioni professionali. 

Dopodiché, è necessario conoscerne la storia aziendale e, possibilmente, anche la cultura e la visione, in modo da avere tutti gli elementi utili a capire se si sta facendo la scelta migliore per il proprio percorso e la propria crescita professionale.

qual è la differenza con la ricerca passiva

Si parla di candidati passivi e di ricerca passiva per tutti quei lavoratori che un impiego lo hanno già, ma che comunque non vogliono chiudere la porta ad altre opportunità professionali e di carriera. 

Questa tipologia di profili non cerca attivamente occupazione e non si candida per posizioni specifiche, ma aspetta che siano i datori di lavoro a presentare loro un’offerta per valutarla e decidere se sia opportuno cambiare o meno.

La ricerca passiva, quindi, presuppone la presenza sui social e sulle principali piattaforme di lavoro, solo in questo modo, infatti, i selezionatori avranno la possibilità di trovare un determinato talento anche quando quest’ultimo non ha ancora espresso la volontà di cambiare lavoro. 

In quest’ottica diventa quindi fondamentale avere un curriculum sempre aggiornato e una rete di contatti consolidata.

Anche se non si è alla ricerca di un nuovo lavoro, la semplice presenza sui principali canali di recruiting potrebbe aprire le porta a nuove opportunità professionali e importanti occasioni di crescita.

2. come cercare efficacemente lavoro?

Quando si è alla ricerca di un nuovo lavoro, non si può improvvisare, ma servono organizzazione e pianificazione. 

bilancio delle competenze

Per prima cosa, quindi, è necessario fare un bilancio della propria situazione, riflettendo sulle esperienze passate e sui successi maturati fino al tempo corrente.

È importante, in particolare, ripensare a quelle che sono state le strategie che hanno permesso di raggiungere quei traguardi e capire se potranno essere spendibili in futuro, a livello professionale, per un nuovo impiego.

Le qualità mostrate nel proprio pregresso, corroborate da risultati concreti, potrebbero infatti essere un ottimo biglietto da visita per i futuri datori di lavoro.

stabilire e fissare gli obiettivi

Una volta fatto il punto, lo step successivo consiste nel fissare i propri obiettivi rispondendo ad alcune domande:

  • dove voglio lavorare? (piccola azienda/multinazionale)
  • qual è la posizione che vorrei raggiungere?
  • preferisco lavorare da dipendente o da libero professionista?

Non esiste una direzione o una scelta giusta in assoluto. Ogni decisione, infatti, ha i suoi pro e i suoi contro. Ecco perché è importante vagliare tutte le opportunità e individuare quella che si avvicina di più alle proprie esigenze.

la ricerca del lavoro

La costanza è una qualità fondamentale nella ricerca di un lavoro. Bisogna consultare con regolarità le piattaforme delle agenzie per il lavoro che, quotidianamente, pubblicano centinaia di nuove offerte. È necessario essere presenti sui social e seguire i principali trend relativi al proprio settore professionale, per mantenersi sempre al passo e preparati ad ogni nuova occasione.

l’uso dei social

La ricerca di un lavoro non può prescindere dall’attività su LinkedIn, il network numero uno in proposito. Più di un selezionatore su due (52%), infatti, utilizza i social network professionali per le assunzioni di qualità. 

Un’ottima strategia è quella di seguire i profili delle aziende che interessano, in modo da scoprire tempestivamente eventuali posizioni aperte a cui ci si può candidare.

3. quali sono gli strumenti di ricerca del lavoro?

Abbiamo visto quali sono le strategie più efficaci per cercare un nuovo lavoro. Ora proviamo a capire, invece, quali sono gli strumenti dei quali ci si può servire per mettere in atto e realizzare quelle strategie.

Gli strumenti di ricerca attiva di un lavoro sono tutte quelle informazioni che contengono argomentazioni a sostegno della propria candidatura. Sono compresi in questo gruppo, quindi, il curriculum vitae, la lettera di presentazione, le referenze, ma anche la propria rete di contatti e relazioni.

4. le tecniche di ricerca attiva del lavoro

Uno dei primi step nella ricerca di un lavoro è indubbiamente la risposta alle inserzioni che presentano posizioni aperte di una determinata azienda. L’obiettivo principale, in questa fase, è attirare l’attenzione dei selezionatori distinguendosi dagli altri candidati e ottenendo un colloquio di lavoro.

Dopodiché, bisogna avere un curriculum sempre aggiornato e possibilmente adattato di volta in volta alle richieste dell’azienda per la quale ci si candida. Il Cv non deve essere eccessivamente lungo e, soprattutto, deve essere pertinente.

È molto importante, poi, la lettera di accompagnamento attraverso la quale bisogna mettere in risalto l’eventuale valore aggiunto che si potrebbe dare all’impresa e approfondire gli aspetti del Cv più pertinenti per la posizione per la quale ci si candida.

Superate tutte queste fasi, infine, arriva il momento del colloquio vero e proprio. 

Uno step, anche questo, che richiede grande preparazione per ridurre al minimo il margine di casualità e provare a ottenere il lavoro.