REBR 2023.
una panoramica dei principali risultati.
FAQ - Randstad Employer Brand Research
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come si struttura la ricerca di randstad sull'employer branding?
La Randstad Employer Branding Research è una ricerca indipendente creata da Randstad nel 2000 per offrire informazioni utili ad aiutare le aziende a sviluppare un'efficace strategia di employer branding.
La ricerca è condotta da una società di ricerche di mercato che segue una struttura scientifica per assicurare il valore degli insight.
Il report si basa sui risultati di un questionario online inviato a persone di 32 mercati, che rappresentano oltre il 70% dell'economia globale.
Il campione per ogni Paese comprende persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni, rappresentative per sesso e sovra-rappresentate nella fascia di età tra i 25 e i 44 anni. Abbiamo scelto questa sovra-rappresentazione perché questa fascia d'età sperimenta una maggiore mobilità lavorativa, che si traduce in rapporti più approfonditi.
Gli intervistati includono anche studenti e disoccupati.
I risultati del questionario sono suddivisi in tre sezioni principali:
- drivers: nella ricerca viene chiesto agli intervistati di pensare al datore di lavoro ideale e a quello attuale, e di classificare gli elementi più importanti che l'organizzazione dovrebbe assolutamente avere o che ritengono abbia. Tutte le opzioni sono relative alle risorse umane, come l'equilibrio tra vita privata e lavoro o la formazione. I risultati permettono di capire quali sono i principali fattori che determinano la decisione di accettare un nuovo lavoro o lasciare l'attuale.
- attrattività: nella ricerca vengono inoltre identificati i settori e le aziende più attraenti, in base alle percezioni degli intervistati. Per ottenere questi risultati, tutti i Paesi forniscono un database certificato delle loro prime 150 aziende, in base al numero di dipendenti. Nel sondaggio, ogni intervistato indicherà la propria preferenza in base a un elenco casuale di 30 aziende. In primo luogo, valuterà le aziende di cui è a conoscenza (consapevolezza). Dall'elenco delle aziende conosciute, risponderà per quale di esse vorrebbe lavorare (solo una). Il risultato più alto sull'attrattività darà il riconoscimento di azienda più attraente di quel Paese.
- approfondimenti sull'employer branding: di tutti i datori di lavoro conosciuti dagli intervistati vengono raccolti i 10 criteri più significati nella scelta di un posto di lavoro (stipendio e benefit, formazione, equilibrio tra lavoro e vita privata, e molti altri). Questi dati permettono alle aziende di capire cosa desiderano i lavoratori e costruire, di conseguenza, un forte employer brand.
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in che modo gli insight della ricerca sull'employer branding di Randstad possono essere utili alle aziende?
La Randstad Employer Brand Research offre alcuni spunti preziosi di cui le aziende possono beneficiare, in quanto fornisce un'analisi della percezione dei diversi criteri che possono influenzare la scelta di un datore di lavoro.
In base a questi dati le aziende possono comprendere meglio le preferenze e le aspettative del mercato target e, di conseguenza, possono aggiornare e introdurre nuove strategie di employer branding strutturate sulle esigenze specifiche delle proprie persone.
scarica il report
cosa cercano i potenziali dipendenti italiani nel 2023?

motivi per lasciare il datore di lavoro attuale.
4 dipendenti su 10 hanno lasciato o prenderebbero in considerazione di lasciare il loro datore di lavoro a causa della retribuzione visto l'aumento del costo della vita.
La mancanza di opportunità di crescita professionale è un altro motivo.
Circa un dipendente su quattro (28%) valuterebbe l'idea di lasciare il lavoro se mancassero le opportunità di crescita. Un dato che si collega al 18% dei rispondenti che dichiara di non avere interesse per il proprio lavoro.

in che modo i dipendenti in Italia cercano e trovano nuove opportunità.
Tuttavia, il vantaggio sugli altri canali si riduce se si guardano gli strumenti utilizzati che hanno portato effettivamente a trovare un lavoro.
Subito dopo LinkedIn (usato dal 23%) gli italiani sono stati assunti grazie:
- alle relazioni personali (19%)
- alle agenzie per il lavoro (18%)

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