Il coaching aziendale è diventato un alleato strategico per le imprese di ogni settore e dimensione che desiderano massimizzare le performance del business e migliorare il benessere dei loro collaboratori.
A differenza della formazione tradizionale, che spesso prevede lezioni standardizzate e uguali per tutti, il coaching aziendale si basa su un approccio altamente personalizzato, studiato per rispondere alle esigenze specifiche di ciascun individuo e dell’organizzazione.
Vediamo nel dettaglio cos’è il coaching aziendale e perché è importante.
indice dei contenuti:
Randstad Risesmart: engagement & employability.
Il nostro servizio di engagement & employability favorisce l’efficace gestione delle carriere internamente all’organizzazione per preservare il livello di ingaggio, motivazione ed impiegabilità delle risorse, anche e soprattutto a fronte di eventi di cambiamento per i quali bisogna rispondere in tempi rapidi e con le giuste abilità.
Il nostro approccio integrato di coaching, counseling e sviluppo a supporto dell’engagement & employability sostiene la continuità e lo sviluppo professionale di ognuno attraverso un supporto inclusivo, coinvolgente e orientato al futuro.
scopri i servizicos'è il coaching aziendale: il suo significato.
Con il termine “coaching aziendale” si fa riferimento all’offerta di percorsi finalizzati a far acquisire ai dipendenti la consapevolezza di sé, in termini di competenze, capacità, desideri e aspirazioni professionali.
In molte imprese, è già una componente fondamentale dei percorsi di formazione aziendale e sviluppo delle risorse. La sua importanza, però, è destinata a crescere ulteriormente nel prossimo futuro, soprattutto in un mercato in cui l’adattabilità e la resilienza sono sempre più essenziali.
Si tratta di incontri, sia individuali sia di gruppo, durante i quali la persona, con il supporto di un coach, lavora su se stessa e sui propri obiettivi, allo scopo di individuare gli strumenti e le strategie migliori per raggiungerli.
È sostanzialmente un patto che viene stipulato tra un coach e un coachee, che si impegnano in un rapporto di conoscenza reciproca attraverso un dialogo trasparente e senza filtri.
Una volta stabiliti gli obiettivi da raggiungere e le competenze da sviluppare o migliorare a tale scopo, viene stilato un piano pratico da seguire e inizia una fase di monitoraggio durante la quale vengono valutati i progressi e le eventuali correzioni da apportare.
Al termine di questo percorso, viene effettuata una valutazione completa di ciò che è stato fatto e dei risultati ottenuti. Dopodiché, il coachee potrà procedere in autonomia e continuare nel suo percorso di crescita, più consapevole delle proprie competenze e dei propri punti di forza.
Il ruolo del coach, dunque, è quello di facilitare la riflessione, stimolare la presa di consapevolezza e supportare i dipendenti nel definire e perseguire obiettivi chiari e raggiungibili, allineati sia alle loro ambizioni personali sia alle esigenze aziendali.
Le principali competenze che un coach aziendale possiede sono:
- capacità dialettiche e comunicative;
- creatività;
- carisma e leadership;
- capacità di ampliare prospettive e punti di vista;
- capacità di facilitare i processi di apprendimento;
- problem solving.
Il rapporto con il coachee è più una partnership, in cui il coach lavora sulla consapevolezza del lavoratore e sul suo senso di responsabilità, attraverso la realizzazione di azioni concrete finalizzate a costruire la persona che desidera diventare da un punto di vista professionale.
L’obiettivo finale è quello non solo di trasmettere conoscenze tecniche e sviluppare competenze specifiche, ma anche di favorire la crescita personale e professionale dei dipendenti, incoraggiandoli a riflettere sul proprio percorso e a comprendere meglio come i loro punti di forza possano contribuire al successo dell'azienda.
A differenza di altri metodi di formazione del personale, il coaching aziendale è flessibile e su misura. Questo significa che può essere adattato alle esigenze specifiche dell’organizzazione e del singolo individuo, contribuendo a creare un ambiente di lavoro sano e collaborativo.
quante tipologie di coaching aziendale esistono?
Esistono diverse tipologie di coaching aziendale, ognuna delle quali risponde a specifiche necessità e obiettivi. Questi percorsi sono studiati per supportare figure diverse, dai leader aziendali ai team, fino all’intera organizzazione.
Vediamo alcune delle principali tipologie di coaching aziendale.
business coaching.
Questo tipo di coaching è generalmente rivolto agli imprenditori o ai leader che desiderano affinare le proprie capacità di gestione aziendale e migliorare la strategia complessiva dell’impresa.
Il business coaching supporta la definizione di una chiara vision aziendale e aiuta a stabilire obiettivi strategici che siano allineati con i valori e le priorità del business. Attraverso incontri individuali con un coach esperto, l’imprenditore esplora nuove prospettive, impara a prendere decisioni informate e sviluppa piani d’azione concreti per portare l’azienda al livello successivo.
Questo approccio è particolarmente utile per chi desidera innovare, affrontare con successo i cambiamenti del mercato o espandere il proprio business.
executive coaching.
L'executive coaching si rivolge a figure di alto livello all'interno dell’azienda, come dirigenti, amministratori delegati o senior manager. Questo percorso si concentra sullo sviluppo delle competenze di leadership e sulla capacità di gestire responsabilità strategiche.
L’obiettivo è migliorare l’autoconsapevolezza dei leader, rafforzare le loro capacità decisionali e preparare piani di sviluppo che possano migliorare le performance aziendali a lungo termine.
Spesso, gli incontri tra coach e coachee si focalizzano su temi come la gestione dello stress, il problem solving e la gestione delle relazioni interpersonali, aspetti fondamentali per chi ricopre ruoli di responsabilità. Attraverso l’executive coaching, i leader possono affinare le proprie capacità e adattarsi con efficacia alle sfide di un mercato in continua evoluzione.
corporate coaching.
A differenza delle precedenti, questa tipologia di coaching è indirizzata all’intera organizzazione. Il corporate coaching si rivolge principalmente ai team e ai gruppi di lavoro all'interno dell'azienda e mira a potenziare la collaborazione e a migliorare la comunicazione.
L’obiettivo è creare un ambiente di lavoro più coeso e produttivo, promuovendo una cultura aziendale orientata al miglioramento continuo. I percorsi di corporate coaching possono essere utili anche durante i processi di riorganizzazione, per facilitare la transizione e ridurre eventuali resistenze al cambiamento.
Oltre a queste tipologie di coaching aziendale, esistono anche il team coaching e il life coaching aziendale, che, rispettivamente, si concentrano sulle dinamiche di gruppo e sul benessere personale all'interno dell'ambito lavorativo.
esempi e attività di coaching aziendale: alcuni esercizi comuni.
Un esercizio molto utilizzato nelle pratiche di coaching aziendale è la scrittura di un diario. Il coach può consigliare al dipendente di tenere traccia, per esempio, del modo in cui si occupa della gestione dei conflitti sul lavoro, allo scopo di individuare le strategie migliori per superarli.
Altro esercizio spesso proposto dai coach è il cosiddetto “diario del futuro”, in cui il coachee scrive ciò che potrebbe succedere nel suo percorso professionale, descrivendo anche le sensazioni e le emozioni che proverebbe a riguardo. I propri obiettivi di lungo termine possono essere anche calibrati in base alle ambizioni e ai desideri descritti nel diario del futuro, per provare ad avvicinarsi il più possibile alla persona che si vorrebbe diventare.
Tra le buone abitudini che si imparano a seguire durante il percorso di coaching c’è quella di scrivere tre aspetti positivi al termine di ogni giornata. Si tratta di un esercizio utile ad alimentare e allenare un approccio ottimistico alle cose.
Sempre in ottica di ottimismo e, soprattutto, di consolidamento dell’autostima e della fiducia in se stessi, è molto importante abituarsi anche a festeggiare e celebrare i successi personali.
Randstad Risesmart: engagement & employability.
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scopri i servizicoaching per le aziende: perché è importante.
Il mercato del lavoro è in costante evoluzione e gestire la talent acquisition in modo efficace è fondamentale per ottenere un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Il tutto è reso ancora più complicato e complesso da fenomeni come la carenza di talenti, il quiet quitting e la great resignation.
La compresenza di questi fattori ha infatti creato un contesto molto difficile per le aziende: da un lato, le persone che stanno cercando effettivamente un lavoro sono spesso inferiori a quella che è l’effettiva offerta; dall’altro, sempre meno talenti possiedono le competenze necessarie per far fronte alle sfide future del mondo del lavoro.
Per rispondere a queste criticità, le aziende devono adottare un approccio proattivo e ripensare alle proprie strategie HR a tutto tondo. Questo si traduce, in primo luogo, nella necessità di migliorare e ottimizzare l’employee experience.
La fidelizzazione dei dipendenti è, infatti, uno degli aspetti più rilevanti quando si parla delle sfide che il mondo HR dovrà affrontare nel prossimo futuro. È quanto emerge chiaramente anche dall’ultima indagine Randstad, il Report Worklife Coaching.
Allo stesso tempo, però, il rapporto evidenzia quanto ancora sia ampia sia la forbice tra quello che i dipendenti si aspettano e quanto, invece, i datori di lavoro effettivamente offrano.
In questo contesto, una delle risposte possibili che le aziende possono dare è rappresentata appunto dal coaching aziendale.
Infatti, secondo uno studio dell'Istituto del Capitale Umano (HCI) e International Coach Federation (ICF), il 54% delle aziende classificate come "altamente performanti" ha una forte cultura del coaching. Questo dato scende a solo il 29% tra le aziende che, invece, non propongono percorsi di crescita professionale ai propri dipendenti.
i vantaggi del coaching aziendale.
Il coaching è ormai un vero e proprio asset su cui ogni azienda deve investire. Si tratta infatti di uno strumento fondamentale per valorizzare e sviluppare il talento e le capacità dei dipendenti.
Da un lato, consente di aumentare l’attrattività dell’impresa agli occhi dei candidati, grazie ad un'offerta in grado di rispondere ai desideri di formazione e sviluppo professionale e che metta le persone al centro.
Dall’altro, consente di coinvolgere, fidelizzare e quindi trattenere i migliori dipendenti che già lavorano per l’azienda. E lo fa permettendo loro di esprimere al meglio le loro potenzialità e, di conseguenza, di raggiungere i loro traguardi professionali.
Vediamo nel dettaglio quali sono i principali vantaggi del coaching aziendale.
talent attraction.
Un primo vantaggio garantito dai programmi di coaching aziendale è senza dubbio la talent attraction, ovvero la possibilità di aumentare l’attrattività dell’impresa agli occhi dei talenti disponibili sul mercato.
Le aziende che offrono opportunità di crescita e sviluppo professionale, infatti, sono percepite come luogo di lavoro ideale, dove è possibile realizzare il proprio potenziale e raggiungere traguardi ambiziosi.
I programmi di coaching sono un modo per rispondere alle esigenze dei lavoratori di oggi, che cercano esperienze di lavoro sempre più arricchenti e personalizzate. Le generazioni più giovani, infatti, sono quelle che accolgono con maggiore entusiasmo offerte di questo tipo.
In base ai risultati del Report Worklife Coaching, quasi un membro della Generazione Z su due apprezza e accoglie con entusiasmo i programmi di coaching. Il discorso non cambia tra i Millennials, dove si registrano percentuali simili, sia nella fascia di età compresa tra i 25 e i 32 anni (41%) sia in quella compresa tra i 33 e i 40 anni, dove il 50% del campione vede con favore il coaching aziendale.
Attraverso il coaching, le organizzazioni mostrano il proprio impegno a investire nel futuro delle risorse umane, un messaggio potente che può attrarre persone di talento interessate a lavorare in un contesto che valorizzi la crescita e l'apprendimento continuo.
Inoltre, il coaching permette di facilitare l'integrazione dei nuovi arrivati e di rafforzare il senso di appartenenza all’organizzazione. Offrendo supporto e percorsi su misura per migliorare competenze e abilità, le aziende figurano come luogo di lavoro ideale.
employee retention ed employee engagement.
Secondo il report di Randstad, i dipendenti che seguono già programmi di coaching apprezzano l’opportunità (97%), la considerano preziosa (93%) e sperano di continuare questo percorso formativo (95%). Ciò è vero anche per chi non è attualmente impegnato in percorsi di questo tipo.
Nove dipendenti su dieci, tra coloro che non seguono ancora programmi di coaching, hanno affermato che sarebbero disposti a farlo qualora gliene venisse data la possibilità. E nutrono anche aspettative molto alte a riguardo. Tre quarti di loro, infatti, si aspetta di trovare un'esperienza molto o estremamente preziosa qualora seguisse programmi di coaching.
È evidente, quindi, che il coaching aziendale non solo favorisce la talent attraction, ma è anche un efficace strumento di employee retention ed employee engagement.
In primo luogo, promuove un ambiente di lavoro che valorizza ogni collaboratore e ne sostiene la crescita, due aspetti essenziali per trattenere i talenti all'interno dell'organizzazione. I dipendenti che partecipano a programmi di coaching sentono che l’azienda investe concretamente nel loro sviluppo professionale e personale e questo contribuisce a rafforzare la fedeltà nei confronti dell’azienda.
In un ambiente di lavoro di questo tipo, cresce inevitabilmente il tasso di employee retention dei dipendenti e si riduce, di contro, il turnover. Le possibilità di crescita e sviluppo professionale, d’altro canto, sono ormai tra i benefit aziendali più apprezzati.
Il coaching aziendale aumenta anche l’employee engagement. Attraverso incontri individuali o di gruppo, i collaboratori hanno l’opportunità di lavorare su competenze specifiche, fissare obiettivi di carriera chiari e ricevere feedback costruttivi. Questo tipo di supporto aumenta non solo la motivazione, ma anche il senso di appartenenza all’azienda e la soddisfazione personale.
I dipendenti si sentono più coinvolti perché percepiscono di avere un ruolo attivo e importante nella crescita e nel successo dell’azienda. Di conseguenza, sono più propensi a restare in azienda nel lungo periodo e sono anche più motivati a dare il massimo e a contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
incremento del benessere lavorativo.
Il coaching aziendale contribuisce in modo significativo all'incremento del benessere lavorativo perché offre ai dipendenti gli strumenti e il supporto necessari per affrontare le sfide quotidiane con maggiore consapevolezza e resilienza.
I programmi di coaching, infatti, forniscono uno spazio confidenziale in cui poter pensare liberamente al proprio percorso professionale e riorganizzarsi in base agli obiettivi di crescita e carriera che ci si è prefissati.
I dipendenti sviluppano una maggiore autoconsapevolezza, che li aiuta a gestire meglio lo stress, le responsabilità e le pressioni tipiche del mondo lavorativo. Questa consapevolezza li porta a bilanciare più efficacemente la vita professionale e quella personale e a beneficiare così di una migliore qualità della vita.
Dal report è emerso anche che il coaching aziendale potrebbe essere un ottimo strumento da sfruttare nel momento in cui si debba rientrare a lavoro dopo un lungo periodo di assenza dovuto, ad esempio, ad una malattia.
migliori possibilità di carriera e sviluppo professionale.
Un altro vantaggio del coaching aziendale è la possibilità di offrire ai dipendenti migliori opportunità di carriera e crescita professionale. A differenza della formazione tradizionale, il coaching si focalizza su obiettivi specifici e su percorsi personalizzati che aiutano il dipendente a migliorare le proprie capacità e a realizzare le proprie ambizioni.
Il coach supporta il dipendente nella definizione dei propri obiettivi di carriera, aiutandolo a tracciare un percorso che possa condurlo al raggiungimento di posizioni di maggiore responsabilità e soddisfazione.
Inoltre, il coaching favorisce l’apprendimento continuo, che permette ai dipendenti di aggiornarsi costantemente e di acquisire nuove competenze tecniche e trasversali. Questo accresce non solo la loro competitività sul mercato del lavoro, ma anche la loro adattabilità ai cambiamenti e alle innovazioni del settore. Di conseguenza, i dipendenti sono più preparati a cogliere nuove opportunità di crescita e a rispondere alle esigenze aziendali.
gli obiettivi e i benefici del coaching aziendale.
Il Worklife Coaching Report ha evidenziato come tra i dipendenti le proposte di coaching vengano accolte con grande favore, sia da chi segue già percorsi di questo tipo sia da chi ancora non lo ha fatto.
Nella percezione collettiva del campione intervistato, c’è l’idea che il coaching aziendale aiuti a:
- superare le sfide (87%);
- progredire nella propria carriera (87%);
- dimostrare che il datore di lavoro tiene loro (85%).
Per i dipendenti, inoltre, il coaching può rappresentare un volano anche per il loro benessere. In particolare, potrebbe essere molto utile al rientro a lavoro dopo un periodo di lunga assenza dovuta a svariate ragioni.
Per essere ancora più efficaci, le strategie di coaching dovrebbero concentrarsi sulla vita professionale di un lavoratore in toto e non su uno specifico obiettivo. Per l’89% del campione, un approccio di questo tipo sarebbe più motivante e, per il 90%, più valido del metodo tradizionale nello sviluppo e nello stile di leadership.
Molte ricerche, tra cui uno studio globale commissionato dall’American Management Association, hanno evidenziato che le politiche di coaching aziendale possono portare ad un miglioramento della produttività dei dipendenti, attraverso un incremento delle performance individuali e, di riflesso, dell’azienda.
Ciò può comportare, a sua volta, un miglioramento sia a livello strategico sia a livello organizzativo, in quanto i processi produttivi diventano più efficienti e i costi del lavoro si riducono, portando ad un aumento dei profitti.
È chiaro che, dunque, il coaching aziendale è uno strumento di cui le aziende possono servirsi per sostenere lo sviluppo continuo delle risorse umane e la loro soddisfazione, contrastando fenomeni come la great retention o la talent scarcity.
I percorsi di coaching, insomma, sono un valido alleato per affrontare e superare le sfide proposte dal mondo del lavoro.
Randstad Risesmart: engagement & employability.
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Il nostro approccio integrato di coaching, counseling e sviluppo a supporto dell’engagement & employability sostiene la continuità e lo sviluppo professionale di ognuno attraverso un supporto inclusivo, coinvolgente e orientato al futuro.
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