Il lavoro da remoto non è soltanto una modalità alternativa di svolgere le proprie mansioni, ma un vero e proprio cambiamento culturale che ha ridefinito i rapporti tra persone e organizzazioni. Ma cos’è il remote work, in cosa si differenzia rispetto ad altre modalità di lavoro flessibile e quali sono i principali vantaggi e svantaggi di lavorare da remoto?
indice dei contenuti:
- lavoro da remoto o remote work: cosa significa?
- come funziona il lavoro da remoto.
- qual è la differenza tra smart working, telelavoro e lavoro da remoto?
- lavorare da remoto: i vantaggi per azienda e dipendenti.
- lavoro da remoto: gli svantaggi del remote work.
- quali sono i migliori lavori da remoto? le 15 professioni da svolgere in remote work.
punti chiave da ricordare:
- il lavoro flessibile è uno dei primi 10 driver nella scelta di un datore di lavoro, secondo l’Employer Brand Research
- tra i vantaggi del lavoro da remoto per le aziende: aumento della produttività, riduzione dei costi, accesso a un bacino di talenti più ampio, migliore employer branding
- per i dipendenti: migliore work-life balance, risparmio di tempo e denaro, sviluppo di nuove competenze, inclusività
- gli svantaggi del remote work includono isolamento, difficoltà a separare vita privata e lavoro, calo dell’engagement e rischi di inefficienza
- molte professioni, dalle più tradizionali a quelle più recenti, possono essere svolte completamente online
offerte di lavoro da remoto.
Trova il lavoro da remoto più adatto a te tra migliaia di offerte di lavoro disponibili.
scopri le offerte di lavorolavoro da remoto o remote work: cosa significa?
Cosa significa lavorare da remoto? Il lavoro da remoto, o remote work, è una modalità di lavoro flessibile che consiste nello svolgere una percentuale, più o meno cospicua, delle proprie prestazioni lavorative da casa, tramite computer e specifici programmi digitali.
Ovviamente, ciò non è possibile per tutte le professioni, ma la trasversalità della tecnologia permette oggi di svolgere a distanza un’ampia gamma di attività.
Non una semplice tendenza passeggera, ma una realtà consolidata destinata a durare nel tempo, come confermato dai dati dell'Employer Brand Research, la ricerca di Randstad che misura annualmente l’attrattività delle imprese (employer brand) a livello globale e nazionale.
Secondo lo studio, il lavoro flessibile è infatti uno dei primi 10 driver nella scelta di un datore di lavoro. La possibilità di gestire il proprio tempo, ridurre gli spostamenti casa-ufficio e conciliare meglio vita privata e professionale è percepita come un vero e proprio beneficio, al punto da influenzare in maniera decisiva l’attrattività di un’azienda.
Le imprese che sanno offrire questo tipo di organizzazione del lavoro si posizionano quindi in modo più competitivo sul mercato, attirando talenti motivati e spesso più inclini a restare a lungo in azienda.
Una delle caratteristiche distintive del lavoro da remoto è la necessità di organizzare autonomamente il proprio lavoro e strutturare la giornata lavorativa in base alle proprie esigenze. Questa flessibilità permette di conciliare meglio le responsabilità professionali e personali, creando un ambiente lavorativo cucito su misura dei propri ritmi e impegni.
come funziona il lavoro da remoto.
Il lavoro da remoto può assumere forme diverse a seconda dell’azienda e della tipologia di attività svolta, ma alcuni strumenti di base sono indispensabili in ogni contesto. Tra questi:
- computer;
- smartphone (o tablet);
- connessione Internet stabile (senza la quale qualsiasi forma di lavoro a distanza diventa impraticabile).
Accanto alla dotazione tecnica, ci sono le applicazioni digitali. Le e-mail restano uno strumento imprescindibile, ma sono le piattaforme di videoconferenza ad aver cambiato il modo di lavorare a distanza: permettono di organizzare riunioni e mantenere vivo il contatto tra colleghi. Tuttavia, è importante non abusarne e utilizzarle in modo equilibrato.
A seconda del ruolo lavorativo, inoltre, chi lavora da remoto può avvalersi di software specifici che facilitano la condivisione dei dati e delle informazioni in tempo reale, come i cloud. Memorizzare i dati in un formato digitale condiviso e accessibile da qualsiasi luogo è fondamentale per garantire la fluidità dei processi.
Per quanto riguarda invece l'organizzazione pratica, molte aziende organizzano specifici momenti di allineamento, come riunioni mattutine per coordinare le attività e definire gli obiettivi del giorno. Successivamente, ciascun individuo può procedere autonomamente nel proprio lavoro. A questo scopo, le "scrivanie virtuali" sono strumenti molto funzionali per la rapida comunicazione e il confronto con colleghi e superiori.
È importante sottolineare che il lavoro da remoto richiede una buona gestione del tempo e autonomia nell'organizzazione delle attività quotidiane. La comunicazione efficace e la collaborazione costante sono fondamentali per garantire il flusso di lavoro e il raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
È necessario trovare il giusto equilibrio tra la flessibilità offerta dal lavoro da remoto e l’esigenza di restare sempre in contatto con il proprio team.
qual è la differenza tra smart working, telelavoro e lavoro da remoto?
I termini “lavoro da remoto”, “smart working” e “telelavoro” vengono spesso usati come sinonimi, ma in realtà non indicano la stessa cosa. Le differenze possono sembrare sottili, ma diventano evidenti se si analizzano modalità operative, grado di flessibilità e normative di riferimento:
- il lavoro da remoto riprende in gran parte l’organizzazione tradizionale d’ufficio (stessi orari e stesse mansioni, ma svolte in un luogo diverso, tipicamente la propria abitazione). Si tratta quindi di una trasposizione del lavoro d’ufficio a distanza, con la giornata scandita da orari fissi (ad esempio le canoniche otto ore), riunioni programmate e task prestabiliti;
- lo smart working, invece, è una modalità di esecuzione della prestazione lavorativa molto più flessibile. Qui non conta tanto dove e quando lavori, ma come raggiungi i risultati. Il dipendente può organizzare in autonomia il proprio lavoro, purché rispetti gli obiettivi e le scadenze concordate. In Italia, lo smart working è regolato dalla Legge n. 81/2017, nota anche come “Legge sul lavoro agile”, che sottolinea proprio l’importanza dell’autonomia e della responsabilizzazione del lavoratore;
- il telelavoro è la formula che storicamente ha preceduto il lavoro da remoto. In molti casi, viene usato come suo sinonimo, ma con alcune differenze. Il telelavoro prevede in genere una postazione fissa fuori dall’ufficio (ad esempio la propria abitazione), con vincoli tecnici e organizzativi molto simili a quelli dell’ufficio tradizionale. È quindi una forma più rigida e meno flessibile rispetto allo smart working.
È bene ricordare che il significato di questi termini può variare a seconda del contesto. Per questo, è sempre consigliabile consultare le politiche specifiche dell’azienda e le normative locali per comprendere appieno diritti, doveri e margini di flessibilità previsti.
lavorare da remoto: i vantaggi per azienda e dipendenti.
Il lavoro da remoto è una modalità di lavoro flessibile che porta benefici concreti a entrambe le parti coinvolte: imprese e lavoratori.
Per le aziende, introdurre politiche di remote work significa poter attrarre e trattenere talenti, aumentare la produttività e ridurre i costi operativi. Per i dipendenti, invece, vuol dire guadagnare flessibilità, migliorare la qualità della vita e ridurre lo stress legato agli spostamenti casa-lavoro.
Naturalmente, ogni contesto ha le sue peculiarità e ciò che per un’azienda rappresenta un’opportunità, per un’altra può richiedere una complessa riorganizzazione.
Vediamo quindi nel dettaglio quali sono i principali benefici del remote work per aziende e lavoratori.
i vantaggi del lavoro remoto per le aziende.
Molti datori di lavoro, soprattutto in passato, hanno guardato con diffidenza al lavoro da remoto. I dubbi principali erano legati al rischio di un calo della produttività e alla difficoltà di monitorare le attività dei dipendenti. Tuttavia, numerosi studi dimostrano che le aziende che adottano il remote work ottengono spesso risultati migliori rispetto a quelle che operano esclusivamente in presenza.
Ecco i principali vantaggi del lavoro remoto per le aziende:
- aumento della produttività dei lavoratori. Quando i lavoratori hanno la possibilità di organizzare la propria giornata in maniera più autonoma, spesso riescono a concentrarsi meglio e a portare a termine le attività con maggiore efficienza. La flessibilità di scegliere l’ambiente di lavoro più adatto consente di creare condizioni favorevoli alla concentrazione, con un impatto diretto sulle performance;
- riduzione dei costi aziendali. Il lavoro da remoto permette di abbattere le spese legate agli spazi fisici, al consumo energetico e ai servizi accessori come mense e trasporti aziendali. Molte organizzazioni hanno rivisto i propri spazi di lavoro, scegliendo uffici più piccoli o condivisi, con un notevole risparmio economico;
- talent acquisition ed employee retention. Sempre più candidati, soprattutto tra le nuove generazioni, considerano la possibilità di lavorare da remoto un requisito essenziale nella scelta del datore di lavoro. I dati dell’Employer Brand Research lo confermano. Il 13% degli intervistati ha dichiarato che la mancanza di opzioni di lavoro flessibile sarebbe un motivo valido per dimettersi, mentre il 16% considera l’eccessivo tempo speso negli spostamenti casa-ufficio come una delle principali ragioni per cambiare azienda;
- accesso a un bacino di talenti più ampio. Con il lavoro da remoto, non è più necessario limitarsi a reclutare candidati che vivono vicino alla sede aziendale. Si possono assumere professionisti altamente qualificati che risiedono in altre regioni o addirittura all’estero;
- migliore reputazione aziendale. Le imprese che si dimostrano sensibili al tema della flessibilità sono percepite come moderne, inclusive e orientate al benessere dei dipendenti. Questo non solo migliora il clima interno, ma rafforza anche l’employer branding.
Il lavoro da remoto, dunque, non è soltanto una risposta a esigenze contingenti, ma un vero strumento di crescita strategica per le aziende che sanno coglierne appieno le potenzialità.
i vantaggi del lavoro remoto per i dipendenti.
Per i dipendenti, il lavoro da remoto si traduce in benefici immediati e tangibili nella vita quotidiana.
Uno dei principali è senza dubbio il work-life balance. La possibilità di gestire la giornata con maggiore autonomia consente di dedicare più tempo a se stessi, alla famiglia e ad attività extra-lavorative, riducendo lo stress e aumentando il benessere complessivo. Non è un caso che, secondo l’Employer Brand Research, l’equilibrio tra vita privata e lavoro sia il primo fattore nella scelta di un datore di lavoro per il 59% degli intervistati.
Un altro vantaggio è il risparmio di tempo e denaro. Ridurre gli spostamenti quotidiani casa-ufficio significa recuperare ore preziose ogni settimana, che possono essere reinvestite in attività personali o professionali. Allo stesso tempo, si riducono le spese di trasporto, carburante, abbonamenti ai mezzi pubblici e persino quelle legate a pranzi e pause caffè fuori casa. Per molte famiglie, questo si traduce in un impatto economico positivo non trascurabile.
Il lavoro da remoto permette anche di sviluppare nuove competenze. L’utilizzo quotidiano di strumenti di collaborazione online, piattaforme di project management e software di videoconferenza rende i lavoratori più autonomi e tecnologicamente istruiti.
C’è poi un impatto importante sul piano psicologico. Molti lavoratori dichiarano di sentirsi più responsabilizzati e motivati quando viene concessa loro maggiore libertà organizzativa. Il remote work rafforza il senso di fiducia reciproca tra azienda e dipendente, creando un rapporto più maturo.
Un ulteriore vantaggio riguarda l’inclusività. Il lavoro da remoto può favorire l’accesso al mercato del lavoro di categorie che, per motivi logistici o personali, avrebbero difficoltà a recarsi in ufficio quotidianamente. È il caso, ad esempio, di persone con disabilità, genitori con figli piccoli o residenti in aree geografiche lontane dai grandi centri urbani.
lavoro da remoto: gli svantaggi del remote work.
Il lavoro da remoto ha rivoluzionato il modo di intendere l’organizzazione del lavoro, ma non è privo di criticità.
Per i dipendenti, i principali svantaggi del remote work sono:
- difficoltà nel separare vita privata e professionale. Lavorare da casa o da spazi non dedicati al lavoro può rendere complicato stabilire confini netti. Il rischio è quello di prolungare l’attività oltre l’orario stabilito o di non riuscire a “staccare” realmente, con effetti negativi sul benessere psicofisico;
- senso di isolamento. La mancanza di contatti quotidiani con i colleghi può far diminuire la percezione di appartenenza a un team, riducendo anche la possibilità di costruire relazioni spontanee, come quelle che nascono davanti a una macchinetta del caffè;
- comunicazione meno immediata. Le interazioni digitali, seppur pratiche, rischiano di creare distanze emotive. L’assenza di segnali non verbali o di scambi informali può portare a fraintendimenti e a una percezione di scarsa connessione con colleghi e manager;
- distrazioni. A casa, la presenza di familiari o altri impegni domestici può interferire con il lavoro, rendendo più complesso mantenere concentrazione e disciplina.
Dal punto di vista delle aziende, le criticità più frequenti riguardano:
- mancanza di controllo. Non avendo i dipendenti in ufficio, i manager potrebbero percepire una minore capacità di monitorare performance e produttività. Questo può alimentare sfiducia o la tentazione di introdurre sistemi di controllo invasivi;
- rischio di calo dell’efficienza. L’autonomia e la flessibilità non sempre si traducono in risultati migliori. Senza un ambiente strutturato, alcuni lavoratori possono faticare a mantenere alte le performance;
- engagement dei dipendenti. Quando si lavora da remoto, il rischio di isolamento è concreto. In assenza di politiche mirate, il senso di appartenenza può diminuire. Le aziende devono poter fare affidamento su una forza lavoro motivata e impegnarsi a rafforzare la cultura aziendale anche a distanza.
Molte delle criticità del lavoro da remoto possono essere mitigate. Definire confini chiari tra lavoro e vita privata, garantire una comunicazione costante e creare iniziative di team building è fondamentale per trasformare le difficoltà in opportunità.

quali sono i migliori lavori da remoto? le 15 professioni da svolgere in remote work.
Gli impieghi che possono essere svolti (completamente o in parte) da remoto, senza ripercussioni sulla qualità del lavoro, sono numerosi. Stiamo parlando sia di lavori tradizionali che di nuove professioni, affermatesi rapidamente grazie alla diffusione capillare degli strumenti digitali.
1. recruiter aziendali e/o HR specialist.
Gran parte del processo di selezione dei talenti può ormai essere svolto online, incluso il colloquio di lavoro. Gli HR Specialist possono identificare i candidati ideali senza la necessità di organizzare incontri fisici (scopri le offerte di lavoro in ambito HR).
2. customer service e customer care service.
Gli Operatori del Customer Service o del Customer Care Service possono gestire efficacemente le richieste e le domande dei clienti anche da casa. Gran parte dei contatti, infatti, avviene tramite e-mail o telefonate. Per questo, in molte realtà, la presenza in ufficio non è più ritenuta essenziale (scopri le offerte di lavoro per Customer Service).
3. operatore call center inbound.
Il servizio di assistenza clienti, oggigiorno, è assolutamente indispensabile per qualsiasi realtà aziendale. Alcune importanti aziende possiedono un ufficio interno dedicato al customer care, ma esistono anche numerose società e agenzie specializzate che si occupano in maniera specifica delle operazioni di call center, offrendo il servizio in outsourcing alle aziende.
Per svolgere il suo lavoro, l’Operatore call center inbound ha bisogno di una postazione dotata di un computer, un telefono fornito di cuffie e di un microfono. Per questo motivo, molte realtà, hanno implementato l’opportunità di svolgere la prestazione anche da remoto (scopri le offerte di lavoro per Call Center).
4. copywriter.
Quella del Copywriter è una delle professioni più richieste in ambito digital marketing. Chi svolge questo lavoro si occupa di creare contenuti pubblicitari, promozionali o editoriali per le realtà più svariate. In molti casi, i Copywriter possono lavorare tranquillamente a distanza, grazie alle numerose piattaforme di collaborazione virtuale (scopri le offerte di lavoro per Copywriter).
5. web designer.
I Web Designer creano e progettano siti web, interfacce utente e applicazioni. Devono conoscere il linguaggio di markup (soprattutto HTML) per la struttura, CSS per la presentazione e JavaScript per garantire l’interattività delle pagine.
Come la gran parte delle professioni legate alla programmazione, il lavoro può essere svolto quasi completamente da remoto. Motivo per cui, sempre più professionisti del settore reputano la possibilità di ricorrere al lavoro da remoto come un “must have” per legarsi professionalmente ad un’azienda.
6. graphic designer.
Il Graphic Designer ha il compito di progettare e ideare la comunicazione visiva dell'azienda, dell’ente o del cliente per cui lavora. Il suo obiettivo è tradurre a livello grafico le idee, i messaggi e i contenuti che l’organizzazione immagina per il proprio pubblico target.
Talvolta la sua figura può essere intercambiabile con quella del Web Designer. Molto più spesso, però, il Graphic Designer si occupa esclusivamente dell’ambito visivo, mentre il Web Designer - possedendo delle conoscenze informatiche più approfondite - realizza anche la struttura interna dei siti web a cui lavora.
7. developer.
Il Developer è uno sviluppatore di software. La sua attività ha inizio con la fase di progettazione e si conclude con il rilascio. Nel mezzo, deve occuparsi di selezionare parametri, codificare e crittografare codici.
Il suo lavoro può riguardare gestionali, e-commerce, siti web e tante altre attività.
Esistono diverse tipologie di sviluppatore, che si distinguono l’una dall’altra per le mansioni e le competenze richieste. Tra le più ricercate vi sono:
Scopri le offerte di lavoro per Developer.
8. digital marketing specialist.
Il Digital Marketing Specialist svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo della strategia di marketing digitale delle aziende. Si occupa, in particolar modo, della crescita dell’organizzazione a livello sia di brand awareness e brand reputation che di fatturato.
Per raggiungere quest’obiettivo, questa figura lavora all’ottimizzazione della presenza web dell’azienda, monitorando costantemente gli andamenti e i risultati delle attività svolte sui principali canali digitali (scopri le offerte di lavoro per Digital Marketing).
9. social media manager.
Molto richiesta, la figura del Social Media Manager gestisce e cura i canali social delle più disparate realtà. Il suo compito è creare strategie di contenuti, pianificando e pubblicando post sulle principali piattaforme social delle aziende (Instagram, TikTok, Facebook, X, LinkedIn).
Attraverso l’utilizzo di queste piattaforme, il SSM ha il compito di migliorare la visibilità e l’immagine complessiva dell’azienda. Per svolgere questa professione è necessaria una grande creatività, uno spiccato gusto per il design e capacità di scrittura ed editing.
10. SEO specialist.
Il lavoro del SEO Specialist si focalizza sull’ottimizzazione del sito aziendale per i motori di ricerca. Si tratta di una professione molto ricercata nel mondo del digital marketing, con competenze estremamente specifiche e verticali.
L’obiettivo principale di questo professionista è aumentare la visibilità del proprio cliente o dell’azienda, incrementando il numero di visitatori che atterrano sul sito internet. Nello specifico, però, le sue mansioni sono numerose e le competenze richieste uniscono capacità di analisi e lettura dei dati, conoscenze dei principali linguaggi di programmazione e capacità di editing.
11. analista funzionale.
L’Analista Funzionale è un professionista molto ricercato. Il suo obiettivo è aiutare a ottimizzare i software in possesso delle aziende per raggiungere gli obiettivi prefissati, sia a livello macro sia a livello di singolo progetto.
La sua figura può possedere competenze generiche su tutti i processi aziendali o focalizzarsi su una singola area di business.
Nella sua quotidianità, questo professionista analizza il sistema informatico della realtà per cui lavora e studia le procedure e il loro funzionamento, per poi - in un secondo momento - fornire suggerimenti per perfezionare i processi aziendali (scopri le offerte di lavoro per Analista).
12. data analyst.
Il lavoro del Data Analyst prevede la raccolta, l’organizzazione e l’analisi dei dati per risolvere problemi e aiutare le aziende nel loro processo decisionale. Si tratta di una delle professioni più richieste in assoluto dalle aziende.
Sempre di più, infatti, le imprese si affidano agli analisti per prendere decisioni importanti a livello strategico. Il ricorso all’analisi prescrittiva consente al Data Analyst la possibilità di identificare in anticipo le tendenze del settore per cui lavora.
13. IT specialist.
L’IT Specialist offre supporto e assistenza per tutto ciò che concerne hardware e software di un’organizzazione.
Nello specifico, l’IT Specialist si occupa di:
- installazione, salvaguardia e manutenzione di network e sistemi informatici;
- troubleshooting (processo di ricerca e analisi dei problemi) di errori e bug presenti nei computer e nelle reti aziendali.
Per risolvere i vari problemi presenti nei software aziendali, questo professionista si confronta con utenti e clienti dei sistemi, così da identificare quali siano le reali problematiche (glitch) e quali gli errori causati dagli utilizzatori di questi software.
Inoltre, ha la responsabilità di progettare e implementare soluzioni di natura informatica volte a soddisfare le esigenze di aziende e singoli individui (scopri le offerte di lavoro in ambito Technologies).
14. data entry.
Quello del Data Entry è un lavoro d’ufficio che comporta l’inserimento di dati nei computer. Per questo, il professionista impiegato in questo settore deve possedere conoscenze informatiche, buone capacità dattilografiche e grande concentrazione.
Il Data Entry può trascrivere registrazioni vocali e trasferire dati in fogli di calcolo. Si tratta di una figura presente in diversi ambiti del settore office (sanitario, finanziario, trasporti, vendita al dettaglio, …).
15. cyber security expert.
Il Cyber Security Expert (o esperto di sicurezza informatica) si occupa di sviluppare e implementare misure di sicurezza per prevenire eventuali attacchi hacker. Il suo compito è quello di monitorare costantemente lo stato di protezione della rete aziendale, individuando eventuali punti vulnerabili del sistema informatico.
Il sempre maggiore peso che la tecnologia ricopre nella nostra quotidianità ha reso questa figura piuttosto trasversale. Per questo motivo, l’esperto di sicurezza informatica è oggi richiesto da qualsiasi azienda - pubblica o privata - ma anche da organizzazioni, associazioni e della Pubblica Amministrazione.