L'Hybrid work è una forma di lavoro flessibile che prevede di svolgere una parte di lavoro in presenza, nella sede aziendale e una parte da un altro luogo, in remoto. Al momento le aziende stanno sperimentando diversi approcci a questo modello di lavoro, ma quello che è certo è che le sfide legate alle nuove modalità di lavoro flessibile impatteranno su tutte le aziende che, per riuscire ad attrarre e trattenere i lavoratori in azienda, dovranno garantire la flessibilità necessaria per un corretto bilanciamento tra vita lavorativa e privata.

 

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hybrid work: che cos'è e come introdurlo con successo in azienda.

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hybrid work: cos'é.

L'hybrid work è una forma di lavoro flessibile che prevede di svolgere una parte di lavoro in presenza, nella sede aziendale e una parte da un altro luogo, in remoto. A seconda di come vengono bilanciate le due cose, si può parlare di “office first” quando la sede di lavoro principale è l’ufficio e di “remote first” nel momento in cui, al contrario, la maggior parte del lavoro viene svolta in smart working, senza però giungere a una situazione di “full smart working”.

L’hybrid work non deve essere confuso con un banale mix tra vecchio e nuovo modello di lavoro, ma come una modalità che ha come obiettivo quello di unire il meglio dei due per rispondere in modo sempre più puntuale a desideri e necessità dei lavoratori e rendere, dunque, l’azienda più competitiva.

Al momento le aziende stanno sperimentando diverse soluzioni, senza seguire un particolare modello di lavoro ibrido definito. Quello che è certo, tuttavia, è che le sfide legate alle nuove modalità di lavoro flessibile impatteranno su tutte le aziende che, per riuscire ad attrarre e trattenere i lavoratori in azienda, dovranno garantire la flessibilità necessaria per un corretto bilanciamento tra vita lavorativa e privata.

hybrid work: vantaggi e svantaggi del modello di lavoro ibrido.

Le modalità di lavoro ibrido possono coniugare i vantaggi del lavoro in presenza con quelli determinati dallo smart working.

  • Dal punto di vista del dipendente, ad esempio, le modalità agili consentono di beneficiare di un miglior equilibrio tra vita privata e professionale, il cosiddetto work life balance.
  • A sua volta, come molte ricerche sul tema hanno evidenziato, un miglior work life balance comporta una maggiore produttività da parte dei dipendenti con evidenti benefici anche per l’azienda.
  • Lavorare anche in presenza, d’altra parte, favorisce e mantiene la coesione tra i membri del team, consolidando il senso di appartenenza con la cultura aziendale e, di conseguenza, aumentando l’engagement della forza lavoro, sia in termini di coinvolgimento sia di motivazioni. 
  • Le modalità di lavoro flessibile sono, inoltre, un elemento molto attrattivo nella scelta di un’azienda che impatta positivamente sul suo employer brand. Dall’ultima Employer Brand Research di Randstad, ad esempio, quasi un lavoratore su due (42%) ha indicato l’adozione di modalità di lavoro flessibile come la più importante azione che un datore di lavoro dovrebbe intraprendere per migliorare il work life balance dei propri dipendenti.
  • Inoltre, la possibilità di lavorare in remoto, magari scegliendo una soluzione flessibile “remote first” che consente di recarsi in azienda solo poche volte può attirare anche talenti che vivono lontani dalla sede fisica e che avrebbero difficoltà a spostarsi dalla propria residenza. Una soluzione, dunque, che consente all’azienda di poter potenzialmente  accedere ad un bacino infinito di lavoratori e creare team di lavoro maggiormente diversificati e inclusivi

L'hybrid work, tuttavia, può presentare anche delle criticità.

  • Non sempre il senso di isolamento e le difficoltà ad avere feedback, causati dal lavorare a distanza vengono eliminati completamente. 
  • A loro volta, queste problematiche possono tradursi in mancanza di motivazione e coinvolgimento che, sul lungo termine, rischiano di  impattare negativamente sulla produttività.
  • Inoltre, la mancanza, in molti casi, di orari di lavoro definiti e la possibilità offerta dalla tecnologia di essere costantemente connessi possono causare overworking aumentando il rischio di burnout per i lavoratori, con tutti gli aspetti negativi che ne conseguono.

 

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