Il cosiddetto“stress lavoro-correlato” è un problema che spesso viene minimizzato e, di conseguenza, trascurato. Eppure, la percentuale di lavoratori italiani che segnala malesseri di varia natura attribuibili a situazioni stressanti vissute sul posto di lavoro è superiore alla media europea (27% contro il 22% del livello europeo). 

Lo stress prolungato, inoltre, aumenta le probabilità di sviluppare una sindrome di burn out, ossia una condizione di esaurimento delle risorse psico-fisiche.

In questo articolo, cercheremo di individuare le possibili cause dello stress da lavoro e i principali elementi di malessere nelle aziende, anche sulla base di risultati della Hr trends and salary survey condotta da Randstad Professionals.  

Dopodiché, proveremo a elencare una serie di consigli utili da seguire sul posto di lavoro per combattere lo stress.

persona seduta sul divano che parla
persona seduta sul divano che parla

stress da lavoro: le possibili cause.

Il primo passo per combattere lo stress da lavoro è provare a individuare le cause, che possono essere tante. 

Ecco alcune delle possibili criticità sul posto di lavoro:

  • un cattivo rapporto con il capo o con qualche collega
  • un clima pesante in ufficio
  • giornate lavorative con un carico eccessivo
  • aspettative che fanno sentire sotto pressione.

Cercare di intervenire, laddove possibile, è comunque importante anche per prevenire o anticipare eventuali situazioni più difficili.

elementi di malessere presenti in azienda.

L’indagine di Randstad Professionals, che ha raccolto le informazioni ottenute da 10 colloqui individuali con altrettanti Hr manager di aziende clienti e 215 interviste quantitative, coinvolgendo oltre 12 mila nominativi tra hr manager, Ad, country manager, Cfo, Ceo e owner, ha evidenziato quali potrebbero essere le principali forme di malessere organizzativo nelle aziende.

Al primo posto, secondo il 41% degli intervistati, ci sarebbe il sovraccarico di lavoro. Ma tra gli elementi di malessere in azienda ci sarebbe anche la mancanza di obiettivi chiari e condivisi, indicata dal 33% del campione.

Infine, al terzo posto, il benessere sul posto di lavoro sarebbe compromesso, secondo il 31% degli intervistati, da ansia e stress.

quali sono i sintomi dello stress da lavoro?

Uno stress da lavoro prolungato dovuto ad un carico di obblighi e compiti da svolgere eccessivo può sfociare in quella che viene definita sindrome da burnout. Letteralmente “bruciato” o “esaurito”, è un disturbo che si manifesta principalmente nella difficoltà ad adattarsi al cambiamento e in una conseguente sensazione di maggiore vulnerabilità. Questa condizione di disagio ha, inevitabilmente, delle ripercussioni sia sulla vita sociale che relazionale, oltre che su quella professionale. 

L’Istituto Clinico Humanitas ha individuato alcuni segnali fisici e psicologici da non sottovalutare che potrebbero essere indicativi della presenza di una sindrome da burnout. Dal punto di vista fisico il burnout può manifestarsi con:

  • insonnia
  • sensazione di stanchezza generalizzata
  • cefalee
  • disturbi alimentari
  • disturbi della pelle

Oltre a problemi di natura psicosomatica, ci sono anche segnali psichici indicativi come:

  • riduzione delle prestazioni lavorative
  • perdita di autostima e fiducia nelle proprie capacità
  • insoddisfazione, disinteresse e frustrazione
  • problemi relazionali, isolamento e chiusura
  • ansia e attacchi di panico

stress da lavoro correlato: possibili conseguenze sulla salute.

Diversi studi avrebbero individuato una correlazione tra la sindrome da burnout e alcune patologie cardiache. I ricercatori hanno monitorato per 25 anni 11mila soggetti a rischio. Secondo questi studi, i soggetti con i più alti livelli di stress da lavoro avrebbero avuto uno rischio del 20% maggiore rispetto a partecipanti con nessuna evidenza di burnout di sviluppare la fibrillazione atriale, una delle forme più comuni di aritmia cardiaca.

Gli esperti hanno sottolineato che saranno necessari altri studi per chiarire ulteriormente il rapporto tra stress e problemi cardiaci. Tuttavia, ci sono aspetti importanti che sono emersi, in particolare due elementi che giocherebbero un ruolo chiave in questa relazione. 

La sensazione di esaurimento, infatti, sarebbe associata ad un aumento dell’infiammazione dell’organismo e ad una maggiore risposta fisiologica allo stress. Queste due componenti, se innescate in maniera cronica, potrebbero avere conseguenze negative sul tessuto cardiaco, aumentando il rischio di sviluppare disturbi come le aritmie per l’appunto.

come non esaurirsi a lavoro: 5 consigli.

Secondo il punto di vista emerso dalla ricerca di Professionals, gli elementi di benessere garantiti in azienda sarebbero:

Sulla base di queste premesse indicate dalla ricerca, andiamo a vedere alcuni consigli per combattere lo stress da lavoro e aumentare il proprio benessere in azienda.

migliora il rapporto con i colleghi. 

Spesso, all’origine dello stress del lavoro, vi è un rapporto di scarsa collaborazione o di competizione eccessiva con i colleghi che, invece di stimolare a una maggiore produttività, finisce per rivelarsi del tutto controproducente. 

Per questo è importante curare le relazioni con i propri compagni di lavoro puntando molto su disponibilità e collaborazione, evitando atteggiamenti sbagliati, pettegolezzi o sarcasmo. Se non lo hai già fatto, anche cercare di fare amicizia con qualche collega può essere una buona idea per alleviare lo stress e sentire di avere qualcuno dalla propria parte. 

non cedere alle angherie del capo.

In alcuni casi, è proprio il cattivo rapporto del capo con i suoi dipendenti a causare un forte stress sul posto di lavoro. Di fronte a pressioni eccessive o a critiche incessanti, cerca di reagire da “professionista”, senza prendere tutto sul personale. Puoi anche mettere in atto strategie specifiche per instaurare un dialogo il più possibile costruttivo con il tuo superiore cercando, ad esempio, di spostare sempre l’attenzione sulle cose da fare o su come risolvere un problema.

non rispondere alle provocazioni.

Se non ti trovi bene con qualcuno che lavora nel tuo stesso ufficio e non c’è modo di migliorare o cambiare la situazione, l’unica soluzione è quella di non rispondere alle eventuali provocazioni e rimanere il più possibile imperturbabile. Là dove non arriva il buon senso, l’assenza di reazioni può essere d’aiuto. 

approfitta delle pause e cura la salute.

Qualcuno preferisce riposarsi, altri finiscono per non staccarsi dal computer. Eppure, per combattere lo stress da lavoro è importante innanzitutto pensare alla propria salute e alle esigenze del corpo, adottando uno stile di vita sano, non saltando la pausa pranzo, mantenendo una postura corretta davanti al pc e praticando attività fisica nel tempo libero. 

Le tecniche di rilassamento, utili a rilassare la mente, devono diventare una buona abitudine per migliorare il proprio benessere psicofisico. 

organizza il lavoro al meglio.

Per gestire un carico di lavoro pesante è necessario essere molto organizzati. Una strategia da mettere in atto può essere quella di fare una lista scritta delle cose da fare, depennando poi progressivamente i vari punti mano a mano che sono svolti. 

Alla fine della giornata potrai toccare con mano gli obiettivi raggiunti, traendone una importante soddisfazione. Inoltre, per redigere la lista puoi utilizzare qualche piccolo accorgimento utile a limitare lo stress da lavoro: inserisci ai primi posti compiti semplici, da svolgere in poco tempo. In questo modo eviterai di trovarti subito “bloccato” di fronte a un compito difficile. 

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