All’interno del mercato del lavoro odierno la professionalità e le competenze da sole non bastano più. Per affermarsi è sempre più necessaria una comunicazione efficace. È qui che entra in gioco il personal branding, ovvero la capacità di mettere in risalto la propria individualità sia come persona che come professionista.

Nel mondo del lavoro, molto spesso, l’incontro tra la domanda e l’offerta passa, innanzitutto, dalla capacità dei lavoratori di saper raccontare se stessi, con convinzione e trasparenza. Di questo parla nel suo libro “La persona giusta al posto giusto” Daniele Salvaggio, coordinatore presso l’Università degli Studi di Milano di un laboratorio dedicato a chi deve prepararsi all’ingresso nel mondo del lavoro. Con lui abbiamo parlato dell’importanza di saper comunicare nella maniera più efficace la propria formazione e delle strategie per costruirsi nel tempo un solido personal branding.

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professionalità e capacità di saperla comunicare.

La capacità di comunicare le proprie competenze è diventato ormai un requisito fondamentale. Si tratta di un valore aggiunto che può fare la differenza in un mondo del lavoro iper-competitivo come quello attuale. Un buon curriculum, per quanto completo e interessante, non basta più (leggi anche: il curriculum del futuro sarà interattivo).

“Serve comunicarlo nel modo giusto, saper raccontare cosa si è fatto, come è avvenuta la propria crescita professionale, quali aspirazioni si hanno”. La narrazione di se stessi è un punto chiave della propria evoluzione. “Non è solo utile nel momento in cui si è chiamati per un colloquio ma, rappresentando la nostra evoluzione, è un richiamo d’attenzione senza tempo, senza una data di scadenza”.

Per quanto un professionista sia competente, non sarà mai in grado di distinguersi da tanti altri colleghi ugualmente preparati se non comunicando le sue capacità in maniera efficace. Tuttavia, questa efficacia passa non solo dalla consapevolezza dei proprio mezzi, ma anche dalla trasparenza e dall'onestà intellettuale. 

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L’importante è raccontarsi in modo autentico e con un modo accattivante, questo per essere notati e ricordati.

le strategie per costruirsi un solido personal branding.

In quanto requisito chiave della propria crescita professionale, un’efficace comunicazione di sé richiede appropriate strategie d’azione. Per far capire agli altri quanto valiamo, è necessario innanzitutto “avere coscienza delle proprie capacità”. Non si tratta solo delle hard-skills o delle esperienze maturate, ma di un concetto più profondo: “una consapevolezza personale caratterizzata da ciò che ci contraddistingue come individui prima ancora che come professionisti”, spiega Salvaggio.

Una volta maturato questo aspetto chiave, occorre “raccontare i propri punti di forza, far emergere i casi gestiti con successo. Essere sicuri e audaci, creativi, curiosi, non avere paura della dialettica”. Un altro aspetto da tenere ben presente riguarda la costruzione del personal branding, che è un processo in continua evoluzione. “Solitamente quando raggiungiamo il nostro traguardo professionale, non ci preoccupiamo più di aggiornare il nostro Cv né di curare il nostro personal branding. Sbagliato. Occorre mantenere alta l’attenzione di noi stessi verso il mercato sempre”.

il personal branding ai tempi del Covid-19.

L’emergenza Coronavirus che ha colpito il nostro Paese così come il resto del mondo ha avuto inevitabili conseguenze anche sul mercato del lavoro. Dall’assiduo ricorso allo smart working alla rimodulazione dell’organizzazione aziendale, molto è cambiato negli ultimi mesi.

Il lockdown provocato dal Covid-19 ha costretto imprese e lavoratori a rivedere le proprie abitudini operando pressoché esclusivamente da remoto, ha accelerato un processo di trasformazione organizzativa e al contempo invogliato le persone ad accrescere la propria cultura e le proprie competenze partecipando ad eventi organizzati in rete. Questi elementi hanno e possono avere delle ricadute sul personal branding. Se è vero infatti che i paradigmi di sviluppo e valorizzazione del brand personale non sono cambiati, è anche vero che la situazione oggettiva che si è creata spinge i lavoratori - ma anche le imprese - a curare e valorizzare al meglio il proprio brand, con maggiori competenze e con nuovi stili di comunicazione, in un mercato del lavoro più “liquido” e in fase di profondo cambiamento.

Un mercato del lavoro tendenzialmente orientato a una gestione diversa del tempo, che porta le persone a scoprire interessi aziendali diversi: si aprono quindi scenari di job rotation prima fortemente indirizzati da una parte sola, ovvero dall’azienda e ora alla portata anche del lavoratore, soprattutto del lavoratore che sappia valorizzare e comunicare la propria identità e unicità.

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Daniele Salvaggio

fondatore di imprese di talento, presidente casp ferpi, docente universitario, giornalista

Daniele Salvaggio è il fondatore di Imprese di Talento, società di consulenza strategica specializzata nella comunicazione corporate e istituzionale, con particolare attenzione al posizionamento e alla reputazione di brand e talenti.

Coordinatore del laboratorio sul personal branding presso l’Università degli Studi di Milano, Salvaggio è anche presidente della Commissione di aggiornamento e specializzazione professionale di Ferpi, Federazione relazioni pubbliche italiana, giornalista e scrittore.

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