Definito come la percezione e l’interpretazione di un determinato ambiente da parte delle persone che lo vivono nel quotidiano, il clima aziendale (o organizzativo) è un elemento chiave nella valorizzazione del rapporto tra impresa e persone. 

Secondo i risultati dell’Employer Brand Research, l’atmosfera positiva in ufficio è al secondo posto tra gli elementi più apprezzati e richiesti dai potenziali candidati quando si è alla ricerca di lavoro.

Un clima aziendale positivo favorisce, infatti, sia il raggiungimento degli obiettivi prefissati, in termini di efficienza e produttività, sia il coinvolgimento e la motivazione dei dipendenti (c.d. motivazione interna) generando un circolo virtuoso di energia positiva. Tutti elementi propedeutici al raggiungimento di un great place to work.

Al contrario, l’insorgere di disagi, tensioni e malumori in occasione di cambiamenti organizzativi, logistici o gestionali può minare seriamente il benessere aziendale e influenzare negativamente la qualità e la produttività del lavoro.

Un’analisi del clima aziendale periodica è quindi fondamentale: 

  • da un lato permette di testare lo stato di salute dell’ambiente lavorativo, 
  • dall’altro aiuta a prevenire l’insorgere di nuove problematiche prima che queste possano degenerare.

“Fotografare” la qualità della relazione esistente fra le persone e il contesto di lavoro costituisce, inoltre, un punto di partenza importante per pianificare in maniera adeguata le politiche aziendali future, realizzando interventi rapidi ed efficaci.

Poiché l’analisi del clima organizzativo passa necessariamente dal coinvolgimento del personale, si dà inoltre modo ai collaboratori di sentirsi valorizzati e riconosciuti come parte attiva del processo.

due donne che parlano tra loro sedute al bordo di una finestra - clima aziendale

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cos’è il clima aziendale?

Quando si parla di clima organizzativo (o aziendale) si fa riferimento al modo in cui le persone interpretano e vivono l’ambiente di lavoro nel quale sono immersi. 

Un clima aziendale positivo, quindi, può essere determinato, ad esempio:

i vantaggi di un clima aziendale positivo: i dati l'employer brand research.

Un buon clima aziendale è molto importante per la vita dell’azienda. Infatti, un ambiente positivo, caratterizzato dalla soddisfazione delle proprie persone, porta diversi benefici tra cui:

Evidenze, queste, emerse anche dai dati delle ricerche. Secondo l’Employer Brand Research, infatti,  proprio l’atmosfera di lavoro piacevole si conferma un pilastro fondamentale per un'impresa che voglia impostare correttamente la sua strategia di employer branding.

Da quanto emerge dal report, l’atmosfera di lavoro si piazza al secondo posto tra i 5 principali driver che spingono le persone a scegliere un datore di lavoro.

Un fattore preceduto solo dal work life balance nella valutazione dell’attrattività di un'impresa. Questo tema, insieme al buon rapporto con colleghi e manager, risulta infatti determinante quando si deve decidere se restare oppure lasciare un'azienda.

Scendendo ulteriormente nel dettaglio del campione coinvolto nell’indagine, differenze sono emerse in base al genere, alle generazioni, al livello di istruzione.

Un clima positivo sul posto di lavoro, infatti, è prioritario in misura maggiore:

  • per le donne rispetto agli uomini
  • per i potenziali dipendenti della fascia di età compresa tra i 35 e i 64 anni
  • per chi ha un livello di istruzione medio.

La forbice è, al contrario, molto più larga quando si parla di percezione dell’offerta del datore di lavoro. Per la maggior parte degli intervistati, infatti, la capacità di creare un clima aziendale positivo non sarebbe ai primi posti nelle priorità delle aziende. Queste, al contrario, sempre secondo il campione coinvolto nell’indagine, punterebbero maggiormente su fattori come stabilità, reputazione e sicurezza del posto di lavoro.

due donne che parlano tra loro sedute al bordo di una finestra - clima aziendale
due donne che parlano tra loro sedute al bordo di una finestra - clima aziendale

come si misura il clima aziendale: gli indicatori di cui tenere conto.

L’importanza di un clima organizzativo positivo è dunque fondamentale per ogni azienda. 

Per analizzare il clima aziendale è possibile ricorrere all’utilizzo di una serie di questionari, da sottoporre ai dipendenti in modo anonimo. In questo modo è possibile indagare alcune dimensioni organizzative, sia interpersonali sia individuali.

I temi trattati potranno pertanto riguardare:

  • la qualità del rapporto con l’azienda, i superiori e i colleghi;
  • la coesione del gruppo di lavoro, la collaborazione e la soddisfazione relazionale
  • il livello di sostegno da parte dei superiori (dimensione interpersonale)
  • la motivazione
  • la soddisfazione rispetto alla retribuzione
  • la soddisfazione riguardante la funzione
  • la valorizzazione dei risultati
  • il livello del carico di lavoro (dimensione individuale).

condizioni e ambiente di lavoro.

Le condizioni e l’ambiente di lavoro sono determinate dal rapporto con datori di lavoro e colleghi, dalla flessibilità degli orari - in termini di smart working e lavoro in presenza - e dalla sicurezza.

Sono tutti aspetti - questi - che figurano tra i benefit non materiali più importanti secondo quanto emerso dalla Randstad Employer Brand Research.

Ai primi tre posti, in particolare, figurano nell’ordine: buona relazione con il manager, con i colleghi e una comoda ubicazione dell’azienda.

rapporto con il management e leadership.

Abbiamo visto come la relazione con il manager sia il benefit non materiale più importante per i dipendenti.  Nel 13% dei casi, un cattivo rapporto con il proprio manager può essere una valida ragione per cambiare azienda. 

Anche la leadership è un fattore egualmente importante che, quando è carente, porta un dipendente su dieci a lasciare la propria organizzazione.

employee engagement e coinvolgimento dei dipendenti.

Il coinvolgimento dei dipendenti è tanto più alto quanto più la vision e la mission aziendali sono state interiorizzate e fatte proprie. 

Un dipendente che si rivede nei valori e nei principi praticati e trasmessi dalla propria organizzazione sarà sicuramente più propenso a fare bene e avrà motivazioni più alte di chi, al contrario, in quei valori non si riconosce.

rapporti all’interno dell’azienda.

Il clima aziendale, come detto, è determinato in gran parte dai rapporti che si instaurano all’interno dell’organizzazione. 

Se al primo posto c’è quello con il management - tra i benefit non materiali più apprezzati - subito a seguire abbiamo il buon rapporto con i colleghi.

In tal senso, le risposte date dal campione coinvolto nella ricerca sono state plebiscitarie: il 91% dei rispondenti, infatti, ritiene molto importante il rapporto con manager e colleghi. Di conseguenza, è fondamentale costruire una solida cultura organizzativa tramite strategie di comunicazione interne efficaci.

riconoscimenti e ricompense.

Un clima aziendale positivo si costruisce anche su un sistema collaudato di ricompense e riconoscimenti: il modo migliore per far sentire i dipendenti apprezzati, per aumentarne la produttività e le motivazioni in vista di progetti futuri. 

opportunità di crescita e sviluppo professionale.

Nel nostro Paese, la crescita professionale è importante per il 67% della forza lavoro e, in particolare, per le persone tra i 18 e i 24 anni (79%) e per chi ha un livello di istruzione più elevato (75%).

Oltre un rispondente su due, inoltre, ritiene che il datore di lavoro offra opportunità di crescita nel loro ruolo. Gli uomini lo indicano con maggiore frequenza (54%) delle donne (46%).

equità, inclusione e pari opportunità.

Inclusione e diversità sono altri due aspetti chiave nella costruzione di un efficace employer brand aziendale e di un buon clima di lavoro.

Questi temi sono particolarmente sentiti dalle generazioni di lavoratori più giovani, di età compresa tra i 18 e i 24 anni, che li indicano come prioritari nella scelta di un’azienda (59%).

analisi del clima aziendale: obiettivi e strumenti.

L’analisi del clima interno è uno strumento personalizzabile. La quantità di domande e la profondità di analisi possono essere modulate dalle risorse umane a seconda delle dimensioni dell’azienda e delle sue priorità organizzative e strategiche.

Negli ultimi anni, l’analisi del clima organizzativo non si limita ai soli ruoli aziendali, ma si allarga sempre più al rapporto fra vita privata e vita lavorativa, con l’obiettivo di introdurre anche interventi e modalità che ne favoriscano l’equilibrio.

In seguito alla somministrazione del questionario, che è utile per svolgere un'analisi di tipo quantitativo, viene svolto un approfondimento qualitativo. Si può guardare all’intera popolazione o solo ad un campione rappresentativo del personale. Può essere impostato sotto forma di focus group o interviste, di gruppo o individuali, con figure chiave.

analisi dell'employee experience.

Il monitoraggio dell’employee experience è fondamentale per valutare la soddisfazione dei dipendenti e, di conseguenza, il loro engagement e le loro motivazioni.

Per farlo, esistono molteplici strategie e strumenti a disposizione.

Ad esempio, si può creare un sistema di feedback per cui vengono raccolte tutte le informazioni e i pareri che riguardano i dipendenti attualmente in forza all’azienda.

E lo si fa analizzando tutti gli output del ciclo di vita di un’organizzazione come la presenza dell’azienda su piattaforme specializzate o sui social, i feedback dei dipendenti neo assunti in merito alle fasi di onboarding, ai percorsi di formazione e sviluppo o, ancora, al coaching aziendale.

trovare i campi di intervento.

Il sistema di feedback serve soprattutto a individuare tempestivamente le criticità e, di conseguenza, ad intervenire per risolverle. 

Ad esempio, i dipendenti possono non essere soddisfatti del tipo di offerte formativa proposta dall’azienda o del rapporto con i manager. 

Possono non vedere assecondate le loro ambizioni professionali e, quindi, guardare altrove per dare slancio alla propria carriera. 

Desiderano ricevere dei riconoscimenti, sia economici sia in termini di benefit, per le loro performance o per il raggiungimento di determinati obiettivi aziendali.

promuovere il coinvolgimento e l'employee engagement.

La promozione dell’employee engagement passa evidentemente dal mettere al centro delle strategie aziendali le persone. Si tratta di un compito solo apparentemente semplice, ma richiede un approfondito ascolto dei bisogni dei dipendenti, la valorizzazione del talento, delle competenze e attitudini.

Bisogna lavorare sulla talent experience, a partire dalle fasi di ricerca e selezione di candidati, proseguendo con l’onboarding, fino alla conclusione del rapporto e all’uscita dall’azienda (outplacement), passando per tutti gli aspetti che riguardano la gestione delle risorse umane.

l'efficacia dell'analisi del clima organizzativo.

Questo tipo di analisi e ricerche interne ha un primo risultato immediato: coinvolgere gli stessi partecipanti che si sentono parte integrante del processo. Il miglioramento dell'engagement dei dipendenti nei confronti della propria società è un riflesso quasi immediato.

In seguito, effettuata la raccolta dei dati e analizzati i risultati delle indagini, si può intervenire sulle criticità emerse. In che modo? Attivando programmi di comunicazione interna per migliorare il contesto lavorativo, ma anche promuovendo attività formative e di team building.

Durante e alla fine delle iniziative messe in campo devono essere disposti rilevatori per valutare l’efficacia di quanto si è realizzato.

6 azioni per migliorare il clima aziendale.

La realizzazione di un clima ottimale di lavoro e il superamento di momenti di criticità può essere ottenuto mettendo in campo alcune strategie:

  1. Valorizzare al meglio il lavoro dei singoli. Non necessariamente si tratta di una gratificazione di natura economica: in molti casi può essere sufficiente complimentarsi pubblicamente e riconoscere i risultati ottenuti dai collaboratori per aumentare la soddisfazione del team.
  2. Porre degli obiettivi chiari e manifestare le aspettative. In questo modo i lavoratori sanno sempre a cosa sono chiamati e sono spinti a migliorare le proprie performance.
  3. Gestire con attenzione la pianificazione del lavoro in modo da evitare sovraccarichi che possono generare malcontento. Per questo motivo è sempre conveniente bilanciare le assunzioni su quelle che sono le reali esigenze dell'impresa.
  4. Evitare gli eccessi di protagonismo da parte delle personalità più esuberanti. Compito del buon manager è vigilare che gli inevitabili personalismi non eccedano in situazioni tossiche o anche in dispute tra i propri collaboratori. In realtà, sarebbe opportuno razionalizzare i processi interni favorendo la collaborazione e la co-responsabilità tra le persone.
  5. Creare un buon spirito di squadra  all'interno di un team. Bisogna soprattutto evitare che si formino clan ristretti che snaturano il lavoro di gruppo.
  6. Migliorare gli spazi in cui si svolge la prestazione lavorativa.

clima aziendale - conclusioni.

Mai come oggi, il fattore umano è considerato l'elemento in grado di fare la differenza all’interno del mercato. Le persone, infatti, rappresentano la risorsa più preziosa delle aziende, senza le quali non sarebbe possibile di raggiungere i risultati strategici auspicati.

Ecco perché diventa fondamentale ascoltare i dipendenti e soddisfare le necessità di ognuno, garantendo un ottimo clima aziendale. Godere di un team motivato, che manifesta sentimenti positivi verso l’organizzazione significa ottenere un vantaggio competitivo difendibile nel lungo periodo.

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