Secondo l’HR Trends & Salary Survey di Randstad, investire sul benessere dei dipendenti è oggi una priorità strategica per le aziende, perché migliora la qualità della vita delle persone e il clima interno, con un ritorno in termini di produttività, engagement e riduzione di turnover e assenteismo. Anche i lavoratori ne riconoscono l'importanza: quasi 7 su 10 ritengono essenziale che le aziende si prendano cura del loro benessere, non solo professionale ma anche personale.

Vediamo 5 utili iniziative per promuovere il benessere mentale e fisico dei dipendenti.

punti chiave da ricordare:

  • il coaching aziendale aiuta a sviluppare competenze trasversali e a creare un ambiente di lavoro più sano e collaborativo
  • i buddy programs facilitano l’inserimento dei nuovi assunti, rafforzando il senso di appartenenza e migliorando l’esperienza complessiva di onboarding
  • i workshop aziendali forniscono strumenti pratici per affrontare le sfide quotidiane, aumentare la produttività e migliorare il benessere individuale
  • offrire pasti salutari durante la pausa pranzo contribuisce a promuovere uno stile di vita sano, rafforzare il senso di comunità e migliorare la qualità della vita lavorativa
  • le convenzioni con palestre e centri benessere offrono ai dipendenti la possibilità di prendersi cura del proprio equilibrio psicofisico, con ricadute positive sul rendimento

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benessere mentale fisico dipendenti
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1. coaching aziendale.

Il coaching aziendale è uno degli strumenti più efficaci per promuovere il benessere dei dipendenti. Si tratta di un percorso di sviluppo personale e professionale, che attraverso sessioni individuali o di gruppo aiuta le persone a rafforzare competenze trasversali come la comunicazione efficace, la gestione dei conflitti, la collaborazione e il lavoro di squadra e ad affrontare le sfide quotidiane con maggiore consapevolezza.

I benefici del coaching sul benessere delle persone sono dimostrati da numerose ricerche scientifiche. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Medical Internet Research, i percorsi di coaching sul lavoro portano a un miglioramento significativo del benessere psicologico. 

Anche una ricerca più recente pubblicata su Businesses conferma questa evidenza, sottolineando come il coaching favorisca un clima organizzativo più sano e sicuro dal punto di vista psicologico, aumenti la motivazione e migliori la capacità delle persone di adattarsi al cambiamento.

Attraverso esercizi pratici e momenti di confronto, i dipendenti imparano a comunicare in modo più chiaro e assertivo, a gestire i conflitti in modo costruttivo e a collaborare con gli altri. Queste competenze riducono il rischio di stress e burnout e creano un ambiente di lavoro più inclusivo e coeso, in cui le persone si sentono ascoltate e valorizzate.

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2. implementazione di un “buddy program” in fase di onboarding.

I primi giorni in azienda determinano il modo in cui il nuovo assunto percepirà l’ambiente di lavoro, il ruolo che dovrà ricoprire e il livello di fiducia e motivazione con cui affronterà il suo percorso professionale.

È qui che entra in gioco l’onboarding: un processo strutturato che accompagna i nuovi assunti nell’inserimento graduale nel contesto aziendale, fornendo loro gli strumenti e le informazioni necessarie per essere efficaci e sentirsi parte del team.

Tra le pratiche più efficaci di onboarding c’è il “buddy program”, un sistema che affianca a ogni nuovo arrivato un collega più esperto - il “buddy”, appunto - incaricato di fare da guida durante il percorso di inserimento. 

Il suo ruolo non è solo quello di trasmettere informazioni operative, ma anche di facilitare l’integrazione sociale, rispondere a dubbi, fornire supporto quotidiano e rendere più fluido l’adattamento alla cultura aziendale. Questo tipo di accompagnamento favorisce fin da subito un clima di fiducia e il senso di appartenenza, riducendo lo stress tipico delle fasi iniziali e aumentando la soddisfazione complessiva.

Secondo uno studio di Gallup, un percorso di onboarding efficace promuove il benessere e aiuta i dipendenti ad adattarsi più facilmente alle responsabilità del ruolo, a posizionarsi per ciò che sanno fare meglio e a pianificare con maggiore chiarezza il proprio percorso professionale.

Per quanto riguarda nello specifico i buddy programs, una ricerca interna di Microsoft ha rilevato che i talenti coinvolti in questi percorsi di inserimento si dichiarano il 23% più soddisfatti dell’esperienza complessiva di onboarding rispetto a chi non ha un “buddy” designato e riescono a integrarsi più rapidamente nei processi aziendali.

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3. workshop aziendali.

Organizzare workshop aziendali dedicati alla crescita personale e professionale è un modo altamente efficace per promuovere il benessere mentale e fisico delle persone all’interno dell’organizzazione. 

Questi momenti formativi, che possono assumere forme diverse, rappresentano un’occasione preziosa per fermarsi, riflettere e acquisire strumenti pratici utili a gestire con maggiore consapevolezza il proprio lavoro e la propria vita.

Uno dei principali obiettivi dei workshop è sviluppare la self leadership, cioè la capacità di guidare se stessi prima ancora di guidare gli altri. Saper prendere decisioni in modo consapevole, gestire le priorità e mantenere la motivazione anche di fronte alle difficoltà è fondamentale. 

Attraverso esercizi pratici, simulazioni e momenti di confronto, i partecipanti imparano a riconoscere i propri punti di forza e di debolezza, a definire obiettivi realistici e a costruire strategie efficaci per raggiungerli. 

Migliorare la propria self leadership significa anche accrescere l’autonomia e il senso di responsabilità, due elementi strettamente legati al benessere psicologico e alla soddisfazione lavorativa.

I workshop aziendali sono anche un’opportunità per lavorare sul benessere individuale. Spesso, infatti, lo stress e il sovraccarico mentale derivano dalla mancanza di strumenti adeguati per gestire le pressioni quotidiane.

Attraverso sessioni dedicate alla gestione dello stress, alla consapevolezza emotiva o alle tecniche di mindfulness, i dipendenti imparano a riconoscere i segnali di affaticamento e a mettere in atto strategie di prevenzione. L’obiettivo è anche creare le condizioni per una maggiore concentrazione e produttività.

I workshop permettono anche di lavorare sulla motivazione. Coltivarla nel tempo è essenziale per mantenere alte le performance e rafforzare il legame con l’azienda. Le attività formative aiutano le persone a riscoprire il significato del proprio lavoro, a connettersi con gli obiettivi dell’organizzazione e a trovare nuovi stimoli professionali. 

Lavorare sulla motivazione ha un impatto diretto anche sul clima aziendale, perché aumenta l’entusiasmo, favorisce la collaborazione e riduce il rischio di disimpegno o burnout.

I workshop aziendali sono occasioni preziose anche dal punto di vista relazionale. Partecipare a momenti formativi insieme ad altri colleghi favorisce l’ascolto reciproco, il confronto e il senso di appartenenza al gruppo. 

Questi momenti rafforzano la coesione del team e migliorano la comunicazione interna, creando un ambiente di lavoro più collaborativo e inclusivo.

HR trends: scopri tutti i dati della ricerca di Randstad Professional Leaders Search & Selection.

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4. offerta di pasti salutari a disposizione dei dipendenti.

Mettere a disposizione pasti salutari in azienda è un’iniziativa efficace per migliorare il benessere fisico e mentale delle proprie persone. 

Una recente ricerca IPSOS per l’Osservatorio CIRFOOD DISTRICT indica che il 76% dei lavoratori considera la ristorazione aziendale uno strumento necessario per benessere, qualità della vita e socializzazione. Questo dato evidenzia quanto la pausa pranzo non sia soltanto un momento di ristoro, ma anche un’occasione per rafforzare il senso di comunità, migliorare il clima aziendale e aumentare la soddisfazione sul lavoro.

L’89% dei lavoratori dichiara di dare importanza alla naturalezza degli ingredienti, mentre l’86% considera essenziale un’alimentazione sana ed equilibrata. Offrire pasti salutari in azienda significa quindi rispondere a bisogni reali e diffusi, contribuendo a creare un ambiente di lavoro più attento alla salute e alla qualità della vita.

La stessa ricerca evidenzia come le scelte alimentari dei lavoratori siano sempre più orientate verso uno stile di vita sano e sostenibile: si privilegiano pasti leggeri e nutrienti e prodotti a KM0 rispettosi dell’ambiente e del benessere animale. In generale, emerge una chiara preferenza per proposte “healthy”.

Le aziende possono scegliere di organizzare un servizio mensa interno, offrendo ogni giorno piatti bilanciati preparati con ingredienti freschi e di qualità, per favorire il benessere e mantenere alta la concentrazione durante la giornata lavorativa. In alternativa, possono stipulare convenzioni con ristoranti e bistrot selezionati o affidarsi a servizi di catering che consegnano i pasti direttamente in sede.

5. convenzione con palestre e centri massaggi.

Promuovere il benessere mentale e fisico dei dipendenti significa anche incoraggiare uno stile di vita sano al di fuori dell’orario di lavoro. In quest’ottica, una delle iniziative più apprezzate è la possibilità di accedere a palestre, centri sportivi e centri benessere tramite convenzioni aziendali.

L’attività fisica regolare è un alleato della salute: contribuisce a ridurre lo stress, migliorare l’umore e aumentare i livelli di energia e concentrazione, tutti elementi che si riflettono direttamente sulla produttività e sulla qualità del lavoro. Muoversi con costanza stimola la produzione di endorfine e aiuta a mantenere sotto controllo ansia e tensione, due tra le principali cause di calo delle performance.

L’azienda può prevedere abbonamenti scontati o voucher per corsi di gruppo e attività specifiche, come yoga, pilates o nuoto. Questo incentiva uno stile di vita più attivo e salutare, migliorando il benessere complessivo, che a sua volta ha ricadute positive sulle prestazioni lavorative.

Le lunghe ore trascorse alla scrivania o in piedi, unite a ritmi di lavoro intensi, possono provocare tensioni muscolari o dolori articolari, con conseguenze negative sul benessere generale e sulla produttività. 

Offrire ai dipendenti la possibilità di accedere a centri massaggi e centri benessere a condizioni agevolate permette di prevenire e alleviare questi disturbi, migliorando la salute fisica e la qualità della vita quotidiana.

Investire nel benessere mentale e fisico dei dipendenti significa mettere le persone davvero al centro, per migliorare la loro qualità di vita e rafforza il legame con l’azienda, generando valore non solo per chi lavora, ma per l’intera organizzazione.

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