La motivazione sta diminuendo, la routine lavorativa ha preso il sopravvento e sta diventando evidente che la carriera professionale che avevi prospettato non sta rispettando le tempistiche e la direzione che avevi immaginato.
La sensazione di stallo e di insoddisfazione cresce, facendoti chiedere se sia arrivato il momento di cambiare vita. Se ti trovi bloccato tra la sicurezza del lavoro attuale e il desiderio di nuove opportunità, potrebbe essere utile valutare quando cambiare lavoro e come scegliere il lavoro giusto per te.
Cambiare lavoro è una delle scelte più difficili e importanti che puoi fare nella tua carriera. Ma come capire quando è il momento giusto per intraprendere questa sfida? Scopriamo quali sono i segnali da non sottovalutare, cosa fare prima di cambiare lavoro e quale strategia adottare per trovare un’occupazione più soddisfacente.
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5 segnali che indicano che è ora di cambiare lavoro.
È domenica sera e stai scegliendo l’abbigliamento da indossare in ufficio il giorno dopo. Opti per capi scuri già usati in settimana I colori non riflettono più lo stato d’animo dei primi tempi, quando tinte chiare e vivaci esprimevano tutto l’entusiasmo di andare al lavoro. Mentre una volta restavi in ufficio oltre l’orario standard, sai già che lunedì ogni scusa sarà buona per uscire prima. E sarà così per tutta la settimana.
Ti ritrovi in questa situazione? Probabilmente, hai perso l’entusiasmo al lavoro e hai bisogno di un cambiamento.
Riconoscere i segnali che indicano la necessità di cambiare lavoro è fondamentale per prendere la decisione giusta e capire se è arrivato il momento di affrontare questa importante transizione.
1. non ti senti rappresentato dall'azienda dove lavori.
Uno dei primi segnali che indicano che potrebbe essere il momento di cambiare lavoro è la sensazione di non sentirti più rappresentato dall'azienda per cui lavori. Se ti rendi conto che i valori aziendali, la cultura e la visione a lungo termine dell’impresa non coincidono più con i tuoi, è possibile che tu stia vivendo un distacco emotivo dall’ambiente di lavoro.
All’inizio della tua esperienza lavorativa, potresti aver condiviso e apprezzato la mission dell’azienda, ma con il tempo le cose possono essere cambiate. Forse l'azienda ha adottato nuove politiche o si è spostata in una direzione che non ti convince. Oppure, potresti aver maturato nuovi valori e priorità che non rispecchiano più l'identità aziendale. Questo disallineamento può farti sentire demotivato, rendendo ogni giorno lavorativo sempre più difficile da affrontare.
Quando non ti senti più rappresentato dall'azienda, potresti anche iniziare a mettere in discussione le tue decisioni e il tuo ruolo all'interno dell'organizzazione. Questo può portarti a sentire un crescente distacco nei confronti delle attività quotidiane, rendendo il lavoro meno stimolante e appagante. Inoltre, potresti trovare difficile partecipare attivamente o impegnarti in progetti a lungo termine perché non c’è più corrispondenza con gli obiettivi aziendali.
2. le giornate lavorative le senti pesanti.
Un altro segnale che può indicare la necessità di cambiare lavoro è la sensazione che ogni giornata lavorativa sia diventata un peso. Se in passato ti svegliavi con entusiasmo e voglia di affrontare nuove sfide, ma ora il solo pensiero di andare al lavoro ti provoca stanchezza e demotivazione, potrebbe essere giunta l’ora di rivalutare la tua situazione professionale.
Potresti accorgerti che fai fatica a trovare la motivazione per iniziare la giornata, procrastini continuamente o hai bisogno di frequenti pause per recuperare energie. Questo stato d’animo può incidere non solo sulla tua produttività, ma anche sulla qualità del tuo lavoro. Attività che un tempo svolgevi con facilità ora sembrano interminabili e il peso della routine si fa sempre più opprimente.
La mancanza di stimoli può anche influenzare il tuo benessere psico-fisico. Potresti sperimentare lo stress da lavoro con conseguente difficoltà a concentrarti o a mantenere la calma di fronte ai problemi quotidiani. Questo disagio può riflettersi anche al di fuori dell’orario di lavoro, con un impatto negativo sulla tua vita personale e relazionale.
3. il lavori che svolgi non ti offre soddisfazioni.
Anche la mancanza di soddisfazione lavorativa è un segnale che indica la necessità di un cambiamento professionale. Se ti accorgi che, nonostante l'impegno, le attività quotidiane non ti trasmettono più una sensazione di appagamento o realizzazione personale nelle attività che svolgi, potrebbe essere arrivato il momento di riconsiderare il tuo percorso lavorativo.
La soddisfazione è fondamentale per mantenere alta la motivazione e la qualità del lavoro svolto. Quando viene meno, è facile iniziare a sentirsi distaccati e disinteressati verso i propri compiti. Anche il raggiungimento degli obiettivi prefissati potrebbe non darti più quella sensazione di orgoglio e realizzazione che provavi un tempo.
Perché accade tutto questo? Il lavoro è diventato ripetitivo e poco stimolante oppure avverti che non stai sfruttando appieno le tue competenze e il tuo potenziale. In alcuni casi, questo può essere legato a una mancanza di riconoscimento professionale da parte dell'azienda o alla percezione di non essere valorizzato per i risultati ottenuti.
4. non ti senti valorizzato al lavoro.
Sentirsi apprezzati e valorizzati sul lavoro è fondamentale per mantenere alta la motivazione. Quando questo riconoscimento manca, la frustrazione e l’insoddisfazione possono aumentare, portandoti a mettere in dubbio il tuo ruolo all’interno dell’azienda. Se ritieni che il tuo contributo non venga adeguatamente riconosciuto, potrebbe essere un chiaro segnale che è arrivato il momento di cambiare lavoro.
La mancanza di valorizzazione può manifestarsi in diversi modi. Potresti accorgerti che il tuo impegno e i risultati raggiunti passano inosservati o che i tuoi sforzi non vengono riconosciuti adeguatamente da colleghi o superiori. Magari hai ottenuto successi importanti, ma non hai ricevuto il feedback positivo che ti aspettavi, né ti sono state offerte opportunità di avanzamento di carriera.
In molti casi, può capitare anche di essere esclusi da progetti rilevanti o non essere coinvolti in decisioni importanti, il che fa percepire che il proprio potenziale è sottovalutato o non sfruttato al massimo. Questo può portare a un crescente senso di demotivazione.
5. non vedi possibilità di crescita in azienda.
Uno dei motivi principali che spinge le persone a cambiare lavoro è la mancanza di opportunità di crescita all'interno dell'azienda. Se ti accorgi che, nonostante i tuoi sforzi e il tempo investito, non ci sono prospettive di avanzamento di carriera o sviluppo professionale, è probabile che tu stia raggiungendo un punto di stagnazione nella tua carriera.
La crescita professionale è essenziale per mantenere viva la motivazione e la voglia di migliorarsi. Quando in un'azienda non ci sono piani di carriera ben definiti, ci si potrebbe sentire bloccati. Potresti aver già raggiunto il massimo livello possibile nel tuo ruolo attuale o accorgerti che le opportunità di formazione e sviluppo sono limitate o inesistenti.
Situazioni di questo tipo possono generare in te un senso di frustrazione, soprattutto se vedi colleghi meno esperti o con meno anni di servizio ottenere promozioni o riconoscimenti. Tutto ciò potrebbe spingerti a mettere in dubbio il valore che l’azienda attribuisce al tuo contributo.
Se le tue responsabilità non cambiano mai e ti ritrovi a svolgere le stesse mansioni senza possibilità di imparare o sviluppare nuove competenze, potresti perdere l'interesse e l'entusiasmo per il lavoro: un chiaro segnale che è ora di cercare nuove opportunità professionali.
cosa fare prima di cambiare lavoro?
Se hai perso interesse per il tuo lavoro attuale, è comprensibile che tu non veda l’ora di trovare una nuova occupazione, ma è importante non prendere decisioni affrettate.
Prima di presentare le dimissioni (leggi anche: come dare le dimissioni), valuta attentamente se ci sono possibilità di migliorare la tua situazione senza dover necessariamente lasciare l’azienda. Potresti trovare nuovi stimoli rimanendo nello stesso ambiente, ma esplorando nuovi ruoli o responsabilità.
Uno dei primi passi da compiere è parlare con il tuo capo o con il responsabile delle risorse umane. Durante questa conversazione, potresti chiedere che ti vengano assegnati compiti più in linea con i tuoi interessi. A volte, un cambio orizzontale, all’interno di un nuovo team o dipartimento, può essere sufficiente per ravvivare l’entusiasmo e permetterti di acquisire nuove competenze.
La possibilità di lavorare in un contesto diverso favorisce i rapporti tra colleghi di lavoro ed è un’ottima occasione per ampliare le proprie competenze. Partecipare a nuovi progetti aziendali può anche aiutarti a sentirti più coinvolto e a dare uno slancio alla tua carriera senza dover rinunciare alla stabilità di cui godi attualmente.
Se, dopo aver esplorato queste opzioni, ti rendi conto che l’insoddisfazione persiste e non ci sono ulteriori opportunità di crescita o sviluppo, inizia a considerare la possibilità di cambiare seriamente lavoro.
cosa fare per trovare un lavoro più soddisfacente.
Cercare lavoro è una cosa, trovare l’azienda giusta è un’altra. Per riuscirci, è fondamentale innanzitutto definire con chiarezza le tue priorità e i tuoi obiettivi professionali. Chiediti cosa ti rende davvero soddisfatto sul lavoro: può trattarsi di un ambiente stimolante, di opportunità di crescita, di work-life balance o di una retribuzione che riconosca il tuo valore.
Una volta definiti i tuoi obiettivi, il passo successivo è fare una ricerca approfondita delle aziende che rispecchiano i tuoi valori. Informati sulla loro cultura aziendale, le opportunità di carriera che offrono e l’attenzione che prestano ai dipendenti.
Parallelamente, fai networking. Partecipare a eventi di settore può aiutarti a incontrare persone che lavorano nelle aziende che ti interessano e ottenere consigli preziosi. Spesso, le opportunità migliori non vengono pubblicizzate, ma arrivano attraverso contatti diretti e referenze.
Infine, aggiorna il tuo CV e la tua lettera di presentazione. Personalizzali per ogni application, mettendo in risalto le tue competenze e le esperienze più rilevanti. Mostra chiaramente come puoi contribuire al successo dell’azienda e come il tuo profilo sia in linea con le loro esigenze.
L’Employer Brand Research 2024 di Randstad può aiutarti ad aggiungere elementi costruttivi alle tue considerazioni in merito alla scelta di cambiare lavoro.
Secondo la ricerca, i fattori più importanti nella scelta del datore di lavoro per gli italiani sono
l’equilibrio lavoro-vita privata (62%) e l’atmosfera di lavoro piacevole (60%), seguiti a poca distanza da retribuzione e benefits interessanti (57%), sicurezza del posto di lavoro (51%) e progressione di carriera (49%);
L’80% dei rispondenti considera fondamentale la possibilità di riqualificazione/miglioramento delle competenze. Una conferma dell’importanza di reskilling-upskilling viene dal 42.5% di lavoratori italiani che reputa le opportunità di formazione uno dei driver principali nella scelta del datore di lavoro.
Come abbiamo visto, cambiare lavoro è una decisione che richiede attenzione e preparazione. Prima di fare la tua scelta, valuta la tua situazione attuale e identifica le opportunità future. Assicurati di avere un CV aggiornato e utilizza la tua rete di contatti per massimizzare le possibilità di successo.