Nella carriera di ognuno di noi ci sono momenti che possono essere considerati di crisi. I motivi variano da una scontentezza legata a compiti o mansioni poco stimolanti, a un clima teso e negativo tra colleghi. 

 

Qualunque sia la causa, però, quando le cose in ufficio non vanno rimanere in silenzio non è sempre un’opzione valida, anzi. Spesso i conflitti tendono a esacerbarsi e il senso di insoddisfazione può trasformarsi in vera e propria frustrazione. Perché, dunque, vivere male, quando parlandone con il proprio superiore si può venire a capo della situazione? 

Vediamo quale atteggiamento è più corretto tenere per cercare di risolvere il problema.

due persone che parlano in ufficio
due persone che parlano in ufficio

Come esprimere la propria insoddisfazione: parlane con il capo

Il tuo capo sarà certamente molto impegnato, ma se glielo chiedi con gentilezza, facendo capire che è importante, troverà sicuramente il tempo per parlare con te. 

La chiave di questo momento di confronto deve essere quella di presentare in modo sensato e senza eccessi il tuo problema, sottolineandone le cause. Se la tua scontentezza è cresciuta con il tempo nei confronti di mansioni o compiti che non ti piacciono, metti l’accento su come riusciresti a fare di meglio in un altro reparto, magari occupandoti di cose che ti suscitano più entusiasmo. 

Se invece ti sembra che le cose non vadano bene con i colleghi, cerca di esprimere la tua insoddisfazione senza puntare il dito contro nessuno, ma facendo presente i motivi che, secondo te rendono il clima più teso o pesante. Consapevole importanza del benessere del team e di ciascuno dei suoi impiegati, il tuo capo cercherà sicuramente di trovare una soluzione. 

Ricordiamo sempre una cosa: parlare è meglio che tacere. Questo vale nella vita di tutti i giorni, ma anche e soprattutto al lavoro, dove passiamo la maggior parte del nostro tempo. Lavorare in un ambiente in cui le cose non vanno, dove non sei felice di recarti la mattina, dove ci sono continui conflitti non fa bene a nessuno. Né a te, né alla all’azienda per la quale lavori. Ecco perché cercare di risolvere la situazione è un tuo diritto.  

stai pensando di cambiare lavoro? ecco come dirlo al tuo capo

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