La Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) è un ammortizzatore sociale erogato dall’INPS e concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, avente la funzione di integrare e/o sostituire la retribuzione dei dipendenti quando l’azienda per cui lavorano si trova in una situazione di crisi aziendale, sta affrontando processi di riorganizzazione o ha sottoscritto contratti di solidarietà.
È un’importante risorsa di cui le imprese possono servirsi per alleggerire temporaneamente i propri oneri retributivi, senza ricorrere al licenziamento, e per tutelare economicamente i propri dipendenti, che possono continuare a percepire un reddito durante il periodo di crisi.
Vediamo come funziona la Cassa Integrazione Straordinaria, chi può accedere a questo ammortizzatore sociale, come presentare la domanda e a quanto ammonta la prestazione economica erogata dall’INPS.
indice dei contenuti:
come funziona la cassa integrazione straordinaria?
La Cassa Integrazione Straordinaria è stata introdotta nell’ordinamento italiano con il Decreto Legislativo del Capo Provvisorio dello Stato n. 869 del 12 agosto 1947, successivamente ratificato con modifiche dalla Legge n. 498 del 21 maggio 1951.
Lo scopo era fornire una forma di sostegno al reddito per i lavoratori durante periodi di crisi temporanea: una misura innovativa per l’epoca.
La Legge n. 164 del 20 maggio 1975 ha introdotto nuove disposizioni riguardo l’applicazione della CIGS, per adattarla alla difficile situazione socio-economica di quegli anni. Nel 1991, la Legge n. 223 del 23 luglio ha introdotto ulteriori modifiche, limitando i tempi di concessione per evitare possibili abusi e garantire un uso più responsabile dello strumento.
La CIGS può essere applicata in due modalità: a “zero ore” o a “sospensione parziale”. Questi termini si riferiscono alla riduzione dell’orario di lavoro dei dipendenti destinatari delle prestazioni di Cassa Integrazione Straordinaria.
Quando la CIGS viene applicata a zero ore, si verifica una sospensione completa dell’attività lavorativa per i dipendenti interessati. In questo caso, i lavoratori non sono tenuti a svolgere alcuna prestazione lavorativa durante il periodo di cassa integrazione e l’azienda può beneficiare di un alleggerimento dei costi retributivi relativi a quei lavoratori.
La sospensione parziale, invece, prevede una riduzione dell’orario di lavoro, con i dipendenti che continuano a svolgere una parte della loro attività lavorativa. Questo consente all’azienda di mantenere attive alcune funzioni operative, distribuendo la riduzione di orario su più lavoratori e garantendo una certa continuità produttiva.
È importante sottolineare che, come altri ammortizzatori sociali erogati dallo Stato o da altri Enti pubblici, anche la CIGS non è accessibile indiscriminatamente. Come vedremo più avanti nell’articolo, il suo utilizzo è vincolato a specifiche causali e requisiti aziendali.
Inoltre, l’accesso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria richiede una procedura di consultazione sindacale e la presentazione di una domanda formale al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che valuterà la sussistenza dei presupposti per la concessione della prestazione.
causali di intervento della CIGS.
La Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria può essere concessa esclusivamente nei casi in cui la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa dei dipendenti sia riconducibile a specifiche causali, quali:
- riorganizzazione aziendale;
- crisi aziendale (con l’eccezione, a partire dal 1° gennaio 2016, dei casi di cessazione dell’attività produttiva dell’impresa o di un suo ramo);
- contratti di solidarietà.
Queste condizioni rappresentano i presupposti fondamentali per l’accesso al trattamento straordinario di integrazione salariale e mirano ad aiutare le aziende che si trovano in situazioni temporanee di difficoltà.
1. cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione aziendale.
La riorganizzazione aziendale rappresenta un insieme di interventi strategici finalizzati a superare inefficienze presenti nella struttura gestionale, commerciale o produttiva di un’impresa. In questo ambito rientrano anche processi di riconversione e ristrutturazione volti a migliorare le performance aziendali e a garantire la sostenibilità del business.
Per accedere al trattamento di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria l’azienda deve presentare un programma in cui vengono dettagliate le azioni che intende intraprendere per affrontare le inefficienze riscontrate, con particolare attenzione agli investimenti previsti e alle iniziative di formazione per i lavoratori.
2. cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale.
Anche il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per crisi aziendale richiede la predisposizione di un programma di risanamento, che si differenzia per contenuti da quello previsto per la riorganizzazione aziendale.
In particolare, il programma deve dettagliare gli interventi correttivi che l’azienda intende adottare per affrontare e superare la situazione di crisi. Tra i requisiti fondamentali vi è l’indicazione chiara e precisa degli obiettivi da raggiungere ai fini della continuazione dell'attività aziendale e della salvaguardia occupazionale .
Tali obiettivi, oltre ad essere concretamente realizzabili, devono mirare non solo alla continuità delle attività aziendali, ma anche alla salvaguardia dei posti di lavoro, assicurando così la tutela sia dell’impresa che dei dipendenti.
3. contratti di solidarietà.
I contratti di solidarietà sono accordi stipulati tra il datore di lavoro e i sindacati maggiormente rappresentativi a livello nazionale, nell’ambito dei quali vengono stabilite una riduzione dell’orario di lavoro e la distribuzione del risparmio di ore lavorare sulla totalità dei dipendenti, al fine di evitare, in tutto o in parte, licenziamenti individuali o collettivi e ottimizzare la gestione dei costi del personale.
In questo caso, per accedere alla prestazione CIGS non è richiesta la presentazione di un programma di risanamento. Tuttavia, sono stabilite precise limitazioni sulla portata della riduzione oraria consentita.
cerca lavoro tra più di 10mila offerte!
inizia orachi può accedere alla CIGS.
La Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria è destinata ai lavoratori subordinati, con l’esclusione dei dirigenti e dei lavoratori a domicilio, che abbiano maturato un'anzianità di effettivo lavoro di almeno 30 giorni alla data di presentazione della domanda presso l’azienda per cui è richiesto il trattamento.
Possono usufruire della CIGS i dipendenti di aziende che abbiano avuto, nel semestre precedente la data di presentazione della domanda, un organico di più di 15 dipendenti (inclusi apprendisti e dirigenti) e che appartengano ad uno dei seguenti settori:
- industria;
- artigianato;
- appalti per mense e ristorazione;
- servizi di pulizia;
- manutenzione ferroviaria;
- cooperative;
- vigilanza.
L’accesso alla cassa straordinaria è consentito, ai sensi dell'articolo 20 comma 2 del decreto legislativo n.148 del 14 settembre 2015, alle aziende che abbiano occupato mediamente più di 50 dipendenti (inclusi apprendisti e dirigenti) e che operino nel settore delle attività commerciali, dei viaggi o del turismo.
Non è previsto, invece, un numero minimo di dipendenti per poter accedere alla prestazione nel caso di imprese del trasporto aereo e derivati o di partiti e movimenti politici, incluse le loro articolazioni e sezioni territoriali.
come e quando fare la domanda.
La procedura da seguire per richiedere la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria si articola in due fasi:
- consultazione sindacale;
- presentazione della domanda.
La prima fase prevede che l’azienda comunichi preventivamente ai sindacati le motivazioni che hanno determinato la riduzione totale o parziale dell’orario di lavoro dei proprio dipendenti, specificando la durata della sospensione o della riduzione e il numero dei lavoratori interessati.
Se i sindacati ne fanno richiesta entro 3 giorni dalla comunicazione, il ricorso alla CIGS può essere oggetto di un esame congiunto tra le parti. Questa fase deve concludersi entro un massimo di 25 giorni dalla comunicazione iniziale, ridotti a 10 giorni per le imprese fino a 50 dipendenti.
Nella seconda fase, l’azienda è tenuta a presentare, entro 7 giorni dalla conclusione della consultazione sindacale, la domanda di concessione della CIGS, accompagnata dall’elenco nominativo dei lavoratori interessati, sia all’INPS che al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali autorizza il trattamento di integrazione salariale tramite un apposito decreto che deve essere emesso entro 90 giorni dalla ricezione della domanda. Una volta autorizzato, sarà l’INPS a occuparsi dell’erogazione materiale della Cassa Integrazione Straordinaria.
cerca lavoro tra più di 10mila offerte!
inizia oracassa integrazione straordinaria: quanto in busta paga?
Al lavoratore in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria spetta un’indennità economica pari all’80% della retribuzione persa a seguito della riduzione o della sospensione dell’orario di lavoro.
L'importo mensile è soggetto ad un massimale rivalutato annualmente in relazione all'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie degli operari e degli impiegati accertati dall'ISTAT.
Se un lavoratore con uno stipendio che supera il massimale viene sospeso a zero ore, quindi, l’importo effettivo dell’integrazione salariale straordinaria sarà inferiore all’80% della sua retribuzione ordinaria.
quali sono i tempi?
La durata della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria varia in base alla causale che ne legittima l’erogazione.
Per i casi di riorganizzazione aziendale, la durata massima della CIGS è di 24 mesi per ciascuna unità produttiva, anche continuativi, purché rientrino in un quinquennio mobile (lasso temporale di 5 anni che viene calcolato a ritroso a partire dall’ultimo giorno per cui è stato richiesto il trattamento).
Nel caso di crisi aziendale, la CIGS può essere concessa per un massimo di 12 mesi, anche continuativi. Tuttavia, per ottenere un nuovo trattamento, è necessario che trascorra un intervallo di tempo pari a due terzi di quello relativo alla precedente concessione.
Se la causale riguarda la stipula di contratti di solidarietà, la durata massima del trattamento di integrazione salariale straordinaria è di 24 mesi, anche continuativi, sempre in un quinquennio mobile.
Esiste inoltre un limite complessivo riguardante la somma dei trattamenti di Cassa Integrazione Ordinaria e Straordinaria per ciascuna unità produttiva: non possono superare i 24 mesi nell’arco di un quinquennio mobile.
Un’eccezione riguarda le imprese del settore edilizio e quelle che si occupano di escavazione e lavorazione di materiali lapidei. Per queste realtà, la durata massima complessiva dei trattamenti ordinari e straordinari è estesa a 30 mesi per unità produttiva.
come viene pagata?
Il dipendente soggetto a una riduzione dell’orario di lavoro (CIGS a sospensione parziale) continuerà a ricevere lo stipendio dal datore di lavoro per le ore effettivamente lavorate, mentre la quota restante sarà coperta dallo Stato attraverso il trattamento di integrazione salariale.
Nel caso in cui l’azienda opti per la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria a zero ore, non vi sarà alcun obbligo di retribuzione a carico del datore di lavoro poiché l’intero trattamento economico sarà coperto dallo Stato.
Di norma, l’azienda anticipa per conto dell’INPS l’importo spettante ai lavoratori in cassa integrazione. Successivamente, chiede un rimborso o recupera quanto anticipato attraverso il meccanismo di compensazione con i contributi previdenziali dovuti all’Istituto.
In alcune circostanze, il pagamento può essere effettuato direttamente dall’INPS, se esplicitamente previsto dal provvedimento di autorizzazione CIGS.
Se l’azienda versa in oggettive difficoltà finanziarie, il datore di lavoro può richiedere che l’integrazione salariale straordinaria venga pagata direttamente dall’INPS, previa autorizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
In questi casi, l’azienda ha l’obbligo di trasmettere mensilmente all’Istituto i dati necessari per calcolare e predisporre i pagamenti destinati ai dipendenti. Questo garantisce la corretta gestione amministrativa del trattamento di integrazione salariale, tutelando i diritti dei lavoratori in cassa integrazione.