Il job posting è l’attività di pubblicazione di un annuncio di lavoro da parte di un’azienda per rendere nota l'apertura di una posizione lavorativa. Se gestita in modo approssimativo, rischia di allontanare i talenti migliori, mentre se curata con attenzione consente di intercettare i candidati giusti e rafforzare l’immagine aziendale.

punti chiave da ricordare:

  • il job posting è la pubblicazione di un annuncio di lavoro su diversi canali per rendere nota l’apertura di una posizione
  • può essere interno (rivolto ai dipendenti già presenti in azienda) o esterno (aperto al mercato per attrarre nuovi talenti)
  • può essere gestito direttamente dall’azienda o affidato ad agenzie esterne
  • per un job posting efficace è necessario scegliere con attenzione i canali di pubblicazione più adatti e scrivere un annuncio di lavoro chiaro e mirato
job posting
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che cosa è il job posting?

Un’azienda pubblica un annuncio di lavoro su diversi canali per comunicare l’apertura di una posizione e raggiungere il maggior numero di candidati: questa attività, nota come job posting, fa parte del più ampio processo di recruiting.

Il job posting può essere:

  • interno. Consiste nella pubblicazione di un annuncio di lavoro visibile ai soli dipendenti già presenti in azienda, attraverso canali come la intranet, newsletter o bacheche digitali riservate. È una scelta che sostiene la crescita e la mobilità interna, incoraggia le persone a candidarsi per nuove posizioni e valorizza i talenti già presenti nell’organizzazione, riducendo i tempi di inserimento e i costi di formazione;
  • esterno. È rivolto a candidati esterni e serve a intercettare nuovi talenti da inserire nell’organico. Questa strategia di job posting serve quando all’interno dell’azienda non ci sono figure adeguate a ricoprire la posizione vacante oppure quando si vuole portare in squadra know-how fresco e punti di vista differenti.

Chi gestisce il job posting? Alcune aziende preferiscono occuparsene internamente, soprattutto se possono contare su un reparto HR strutturato e dotato di strumenti adeguati. Altre, invece, scelgono di affidarsi ad agenzie esterne, come Randstad, che conoscono il mercato e dispongono di strumenti avanzati per pubblicare rapidamente gli annunci di lavoro, monitorare i risultati e ottimizzare la visibilità delle offerte.

Che si rivolga ai dipendenti interni all’azienda o al mercato esterno e che venga gestito direttamente dall’organizzazione oppure affidato ad agenzie esterne che offrono servizi di ricerca e selezione del personale, il job posting è un’attività da pianificare con attenzione perché riguarda la pubblicazione di annunci di lavoro, che rappresentano il primo punto di contatto tra impresa e candidato.

Il job posting non si limita a informare i candidati dell’esistenza di una posizione aperta, ma è parte integrante della strategia di recruiting e, in quanto tale, incide in modo diretto sulla percezione dell’impresa come datore di lavoro.

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consigli per un job posting efficace.

Per un job posting efficace occorre selezionare i canali più adatti in base al tipo di posizione, al target di talenti che si desidera raggiungere e agli obiettivi aziendali. La scelta del canale di pubblicazione influisce direttamente sulla visibilità dell’annuncio di lavoro e, di conseguenza, sulla qualità e pertinenza delle candidature che si riceveranno.

I principali canali tra cui scegliere sono:

  • social network professionali (LinkedIn). Sono oggi il riferimento principale per la ricerca e la pubblicazione di offerte di lavoro. LinkedIn consente di personalizzare ogni pubblicazione in base a criteri mirati come località, settore, competenze richieste, livello di esperienza e tipologia di contratto. È possibile anche aggiungere descrizioni dettagliate dell’azienda, utilizzare filtri per targetizzare il pubblico e, se necessario, promuovere l’annuncio tramite campagne sponsorizzate che ne ampliano ulteriormente la visibilità;
  • bacheche di lavoro online. Permettono di intercettare candidati attivamente in cerca di lavoro. Sono utili per raccogliere un elevato volume di candidature. Sono particolarmente indicate per profili operativi, tecnici o impiegatizi. Per ruoli manageriali o altamente specializzati possono risultare meno efficaci;
  • career page aziendale. Pubblicare le offerte di lavoro direttamente sul sito aziendale è una buona strategia per chi desidera intercettare persone che già conoscono o hanno scelto di informarsi sull’azienda. Possono essere talenti che hanno sentito parlare del brand, clienti che apprezzano i prodotti/servizi o professionisti che hanno visto contenuti aziendali su altri canali e vogliono approfondire. Chi arriva alla career page lo fa spesso in modo proattivo, quindi ha già un interesse reale verso l’impresa e tende a candidarsi con maggiore consapevolezza;
  • social network generalisti (Facebook, Instagram, TikTok). Non sono nati per la ricerca di lavoro, ma possono essere utili in alcuni contesti, soprattutto quando l’azienda punta su un pubblico giovane o su ruoli creativi. Facebook e Instagram permettono di raggiungere grandi platee tramite inserzioni mirate, mentre TikTok può essere sfruttato per contenuti dinamici e storytelling aziendale;
  • portali universitari. Sono un canale particolarmente utile per ricercare profili junior e tirocinanti. Pubblicare le offerte di lavoro su piattaforme gestite da università permette di intercettare studenti prossimi alla laurea o appena diplomati che vogliono entrare nel mercato del lavoro e che stanno già cercando opportunità in linea con il proprio percorso di studi.

Una volta individuati i canali più adatti, è importante prestare attenzione alla scrittura dell’annuncio di lavoro che verrà pubblicato. Anche la migliore strategia di job posting perde efficacia se il contenuto è confuso o poco mirato: un annuncio di lavoro scritto male può attirare candidature non pertinenti o scoraggiare profili qualificati a candidarsi, allungando i tempi di selezione.

Un annuncio di lavoro efficace deve:

  • avere un titolo chiaro e mirato, che descriva la posizione senza ambiguità;
  • utilizzare un linguaggio semplice, diretto e privo di tecnicismi superflui;
  • essere scorrevole e suddiviso in paragrafi per agevolare la lettura (descrizione del ruolo, requisiti richiesti, informazioni sull’azienda, …);
  • fare emergere i valori e la cultura aziendale;
  • indicare in modo chiare cosa offre l’azienda (contratto, retribuzione, benefit, …);
  • chiudere con una call to action che inviti a candidarsi.

scarica la guida per scrivere job description efficaci.

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job posting: gli errori da non commettere.

Anche con un annuncio scritto bene e una scelta attenta dei canali, il job posting può rivelarsi poco efficace se viene gestito in modo superficiale o improvvisato. Ci sono errori che possono rallentare il processo di selezione del personale, fare perdere candidati validi e danneggiare la reputazione dell’azienda come datore di lavoro. 

1. pubblicare senza una pianificazione chiara.

Senza una pianificazione basata su fabbisogni, tempistiche e priorità, si rischia di non raggiungere gli obiettivi prefissati. Pianificare significa stabilire un calendario di pubblicazione, decidere quando e dove rilanciare le offerte e definire come monitorare i risultati.

2. non aggiornare gli annunci. 

Lasciare online annunci scaduti è un segnale di disorganizzazione. I candidati che rispondono a offerte non più attuali vivono un’esperienza frustrante e tendono a perdere fiducia nell’azienda. Aggiornare regolarmente lo stato delle posizioni, chiudere le ricerche concluse e rimuovere offerte obsolete è una buona pratica che tutela la reputazione e semplifica il lavoro di selezione.

3. non monitorare le performance delle pubblicazioni.

Un job posting efficace richiede anche l’analisi dei risultati. Ignorare metriche come numero e qualità delle candidature ricevute, tempo medio di risposta o conversioni per canale impedisce di capire quali strumenti funzionano e quali no. Senza questi dati si rischia di continuare a investire tempo e budget in canali non adatti.

4. sottovalutare i tempi di risposta ai candidati.

Una volta pubblicata l’offerta di lavoro, molti talenti si aspettano riscontri in tempi ragionevoli. Ignorare o rispondere con grande ritardo alle candidature mina la reputazione dell’azienda e può portare i profili migliori ad accettare altre opportunità. Definire un flusso di screening e risposta, anche solo automatizzata in prima battuta, è essenziale per offrire una buona candidate experience.

5. non sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia.

Gestire manualmente ogni pubblicazione può funzionare quando le ricerche sono poche e poco frequenti, ma diventa inefficiente appena i volumi crescono. Non utilizzare strumenti come ATS o soluzioni di AI recruiting può far perdere tempo in attività ripetitive. L’automazione, invece, consente  di presidiare più canali in modo rapido ed efficiente, liberando risorse per attività a maggior valore aggiunto.

Evitare questi errori consente di ottimizzare l’attività di job posting, intercettare i migliori talenti e rafforzare l’immagine dell’azienda come datore di lavoro ideale.

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