L’esperienza di un dipendente in azienda è, a tutti gli effetti, un viaggio. Un’avventura composta da tante tappe che, auspicabilmente, possono durare anche molti anni. 

Lo sviluppo di un ambiente di lavoro sano e stimolante e di una talent experience superiore alle aspettative, sono la base perché questo viaggio diventi una reale fonte di valore: sia per il professionista, che per l’azienda in cui opera.  Soprattutto in un mercato del lavoro sempre più dinamico e competitivo.

La gestione efficace dell’employee journey è, quindi, una componente cruciale per il successo delle aziende. 

Ma cosa significa realmente questo termine e perché è fondamentale mapparle l’esperienza dei dipendenti, ancora prima del loro ingresso in azienda e, a seguire, per tutta la durata del rapporto professionale?

In questo articolo, esploreremo nel dettaglio la definizione di "employee journey", il suo rapporto con l'employee experience e come i professionisti HR possono trarre vantaggio da un employee journey map dettagliata per migliorare l’engagement e la soddisfazione delle proprie persone.

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employee journey map: 5 template per mappare le fasi cruciali del percorso dei dipendenti in azienda.

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che cos’è l’employee journey? 

Parliamo di "employee journey" quando ci riferiamo al percorso complessivo che un dipendente compie all'interno di un'organizzazione, dalla fase di selezione fino al momento del suo addio all'azienda. 

Non si tratta solo di un insieme di tappe burocratiche, ma piuttosto di un viaggio completo che include emozioni, interazioni e momenti di crescita professionale e personale (“moments that matter”).

L’'employee journey", dunque, deve essere visto come un processo continuo, piuttosto che come una serie di tappe isolate. Questo permetterà al datore di lavoro di identificare i momenti cruciali di interazione con i talenti e comprendere come migliorarli. 

qual è il rapporto tra employee journey e employee experience?

Il concetto di employee journey è strettamente legato a quello di "employee experience". 

Nello specifico, l’employee experience è il modo in cui i dipendenti vivono complessivamente il loro viaggio all’interno dell’azienda. Una somma di tutti i momenti - negativi e positivi - che caratterizzano la loro vita in azienda. 

Tanto più l’azienda sarà in grado di comprendere le necessità specifiche delle proprie persone, in ogni fase del rapporto azienda-professionista, tanto più sarà in grado di offrire ai lavoratori un'esperienza lavorativa di valore, ritagliata sulle specifiche esigenze del singolo:

  • sia in termini personali - corretto work-life balance, flessibilità lavorativa, …
  • che di crescita professionale - opportunità di formazione, sviluppo e crescita all’interno dell’organizzazione, …

quali sono le fasi principali dell’employee journey.

Il viaggio di un dipendente all'interno di un'organizzazione non è sempre un percorso lineare, ma piuttosto una serie di fasi che si intrecciano in modo complesso. 

Conoscere questi passaggi è fondamentale per capire come ottimizzare l'employee journey. In generale, le fasi chiave includono:

  • Pre-assunzione: questa è la fase in cui un potenziale dipendente entra in contatto con l'azienda, spesso attraverso canali come annunci di lavoro (e relative job description), social media o raccomandazioni. In questo caso, più correttamente, si potrebbe parlare di candidate experience e candidate journey. 
  • Selezione del personale: comprende il processo di intervista, la valutazione delle competenze e delle qualifiche e l’eventuale assunzione o la comunicazione dell’esito negativo della fase di recruiting.
  • Onboarding: una volta assunti, i nuovi dipendenti passano attraverso un processo di integrazione che può includere formazione, orientamento e familiarizzazione con la cultura aziendale e i valori dell'organizzazione.
  • Crescita e sviluppo: questa fase rappresenta la vera e propria quotidianità del lavoratore e il suo percorso interno all’organizzazione. Si caratterizza per l'offerta di opportunità di formazione continua, revisioni delle performance e, in generale, per tutte le azioni messe in campo dal datore di lavoro per fidelizzare, coinvolgere e soddisfare le esigenze del professionista.
  • Transizione o uscita: Che si tratti di pensionamento, cambio di carriera o licenziamento, questa fase rappresenta il distacco del lavoratore dall’azienda. Una fase molto delicata che deve essere favorita da programmi di transizione o ricollocamento professionale e che, se gestita correttamente, può avere un impatto positivo sull'esperienza del lavoratore, portandolo a diventare un vero e proprio ambassador.

Per strutturare un employee journey efficace, ognuna di queste fasi dovrebbe essere analizzata attentamente, per favorire una gestione delle risorse umane più fluida e soddisfacente.

che cos’è la employee journey map?

Per affrontare un viaggio è sempre importante avere a disposizione una mappa. Lo stesso vale per l'employee journey. 

Una  employee journey map è uno strumento strategico che permette di visualizzare l'intero percorso di un dipendente all'interno dell'organizzazione, dai primi contatti durante la fase di pre-assunzione fino all'eventuale uscita. 

Ma non è solo una semplice rappresentazione grafica: è un mezzo per identificare punti di forza e aree di miglioramento nell'esperienza del dipendente.

In questo modo, l’azienda può identificare:

  • i momenti cruciali di interazione con i dipendenti 
  • risorse chiave
  • ruoli
  • pattern e correlazioni, magari immediatamente evidenti, che possono offrire spunti preziosi per ottimizzare i processi aziendali e migliorare l'engagement.
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employee journey map: 5 template per mappare le fasi cruciali del percorso dei dipendenti in azienda.

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perché è importante misurare e mappare l’employee journey.

Comprendere e ottimizzare l'esperienza dei dipendenti è diventato imperativo in epoca caratterizzata da Great Resignation e Quiet Quitting.

Le ragioni principali possono essere riassunte come segue:

  • Valutazione dell’employee experience: la mappatura  offre un quadro dettagliato delle interazioni tra l'azienda e i dipendenti, fornendo dati preziosi per valutare le performance e identificare le aree di miglioramento.
  • Engagement retention: conoscere i momenti chiave nel percorso del dipendente rende più semplice creare esperienze positive che aumentino l'engagement e, di conseguenza, la fedeltà al brand aziendale.
  • Allineamento organizzativo: La mappatura aiuta a garantire che l'esperienza dei dipendenti sia in sintonia con i valori, la mission e la vision dell'organizzazione, favorendo un ambiente di lavoro più coeso e produttivo.
  • Ottimizzazione dei processi: Una visione dettagliata dell'employee journey può rivelare inefficienze nei processi aziendali, offrendo l'opportunità di semplificare e migliorare le procedure.
  • Cultura del feedback continuo: L'utilizzo di survey per raccogliere feedback ai lavoratori permette di ottenere sempre nuovi insight sui vari momenti di interazione, assicurando così una panoramica aggiornata sulle opportunità di miglioramento dell’esperienza delle proprie persone.  

In sostanza, misurare e mappare l'employee journey  è essenziale per il successo a lungo termine dell'organizzazione. 

come creare una journey map.

Creare un’employee journey map  richiede un importante lavoro di analisi e strutturazione. 

Vediamo, passo dopo passo, come costruire una mappa ritagliata sulle specifiche esigenze di un’azienda.

definire gli obiettivi.

Prima di tutto, è fondamentale capire per quale motivo si sta costruendo la mappa. 

  • Serve per migliorare l'engagement dei dipendenti? 

  • È necessario ottimizzare l'onboarding? 

  • O magari per avere una visione completa del ciclo di vita del dipendente all'interno dell'organizzazione? 

Avere obiettivi chiari aiuterà a focalizzarsi sulle metriche rilevanti e sulle best practices da implementare.

decidere quali segmenti mappare.

Non tutti i dipendenti vivono la stessa esperienza; questa varia in base al ruolo, al dipartimento, alla posizione geografica e ad altri fattori. 

Sarà dunque essenziale segmentare il proprio pubblico di riferimento, per costruire journey map specifiche per ogni realtà.

identificare punti di contatto (touch-point).

Ogni fase dell'employee journey racchiude un numero variabile di touch point (esempio - fase di attraction: pagine social dell’azienda, sito web e pagina “lavora con noi”, offerte di lavoro, job board …).

Identificare tutti i possibili punti di contatto permetterà di valutare l'efficacia delle interazioni con i lavoratori e di trovare degli spunti per migliorare la  propria strategia comunicativa.

raccogliere feedback dai dipendenti.

Non c'è niente di più prezioso del feedback diretto dei dipendenti. Utilizzare survey, interviste, e strumenti come software SAP è un’ottima strategia per raccogliere dati qualitativi e quantitativi che aiuteranno a costruire una mappa accurata e ottimizzare i punti critici.

mantenere aggiornate le mappe e i processi

La mappa dell'employee journey è un documento dinamico. Il mercato del lavoro, le aspettative dei dipendenti e i processi aziendali sono in continuo cambiamento ed è quindi cruciale mantenere la mappa aggiornata per riflettere queste variazioni.

come migliorare l’employee journey in azienda.

Ottenuta una chiara panoramica dell'employee journey, è necessario implementazione azioni concrete che possano effettivamente migliorare l'esperienza dei dipendenti.

Le soluzioni vanno chiaramente adattate alle specifiche casistiche di un’azienda, ci sono però alcune strategie e aree di intervento ricorrenti, ecco quali:

  • Onboarding efficace: un processo di onboarding ben strutturato è il primo passo per un'esperienza lavorativa positiva. Sarà essenziale, dunque, assicurarsi che ogni nuovo arrivato si senta accolto e pronto a contribuire fin dal primo giorno.
  • Formazione e sviluppo: offrire opportunità di formazione e sviluppo non solo aumenta la competenza dei dipendenti, ma migliora anche il loro engagement e la loro fedeltà all'azienda.
  • Comunicazione aperta: una comunicazione aperta e onesta tra manager e dipendenti può fare la differenza nel sentiment generale all'interno dell'organizzazione. Strumenti come survey e feedback periodici sono modi efficaci per mantenere le linee di comunicazione aperte.
  • Work-life balance: la flessibilità nella gestione dei tempi e dei luogo di lavoro contribuisce a  migliorare l’equilibrio tra vita lavorativa e personale, uno degli aspetti più apprezzati dai dipendenti.
  • Valutazione delle performance: implementare un sistema di valutazione che sia equo, trasparente e che fornisca feedback costruttivi può avere un impatto significativo sulla soddisfazione dei dipendenti.
  • Riconoscimento e reward: un sistema di riconoscimenti che gratifichi  il merito può avere un forte impatto positivo sull'engagement dei dipendenti.
  • Cultura aziendale coerente: l'importanza di una cultura aziendale forte e coerente con i valori dell'organizzazione non può essere sottovalutata. Una cultura positiva dovrebbe favorire la diversità e l’inclusione e abbracciare i principi della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche lavorativa.
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