La Corporate Social Responsibility (CSR), in italiano Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), rappresenta l'impegno delle aziende ad agire in modo etico, responsabile e sostenibile, a vantaggio del contesto in cui operano.

Secondo la definizione della Comunità Europea, la CSR è “l’integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”. 

Alla base di questo paradigma vi è la consapevolezza che l’impresa non è una realtà isolata, ma un’entità sociale che opera in un determinato contesto e con esso in relazione, influenzandolo. Il suo obiettivo primario non è soltanto l'aumento del profitto, ma anche farsi carico delle interazioni della propria attività economica con il mercato di riferimento e con la comunità in cui è inserita.

La CSR può quindi essere definita come un orientamento gestionale guidato da norme e obblighi internazionali che definisce un obiettivo a prescindere dal profitto che può generare. Il valore dell’attività non deriva solo dalla proprietà e dal management, ma da tutti gli stakeholder - sia interni che esterni all’azienda - coinvolti direttamente e indirettamente.

In un contesto sempre più globalizzato e attento ai temi della sostenibilità come quello attuale, le aziende hanno l'opportunità e la responsabilità di abbracciare il cambiamento diventandone parte attiva e orientando le scelte di business verso soluzioni che tengano conto dell’impatto ambientale, sociale ed economico delle azioni intraprese.

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la nuova normativa EU.

La nuova normativa dell'Unione Europea, la Corporate Sustainability Reporting Directive (Direttiva UE 2022/2464), è entrata in vigore il 5 gennaio 2023 e ha introdotto regole più stringenti per la rendicontazione e la comunicazione della Responsabilità Sociale d’Impresa, superando le lacune della precedente Direttiva sulla Rendicontazione Non Finanziaria (NFRD) del 2014.

La Direttiva UE 2022/2464 ha ampliato la platea di aziende obbligate a redigere il bilancio di sostenibilità e a fornire informazioni dettagliate e aggiornate sulle loro attività sociali e ambientali.

L’obbligo ricade su grandi imprese di interesse pubblico, come banche e compagnie assicurative, e società quotate di ogni dimensione, fatta eccezione per le microimprese (circa 50 mila aziende in tutta l’UE). 

L’obiettivo è garantire che investitori e altre parti interessate abbiano accesso a informazioni essenziali per valutare correttamente i rischi associati agli investimenti, nonché promuovere una cultura della trasparenza, ponendo attenzione su temi chiave quali questioni ambientali, sociali, trattamento dei dipendenti, rispetto dei diritti umani, lotta alla corruzione e alla concussione e diversità nei consigli di amministrazione.

Le aziende soggette alla nuova normativa UE devono conformarsi agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), elaborati dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), a partire dall’esercizio 2024 per i bilanci da pubblicare nel 2025.

cosa si intende per CSR?

La CSR, acronimo di Corporate Social Responsibility, in italiano Responsabilità Sociale d'Impresa (RSI), è un insieme di pratiche, comportamenti e politiche messe in atto da un'azienda che hanno un impatto positivo sulla collettività, in particolare (ma non in via esclusiva) sulla comunità del territorio in cui opera.

Pur essendo una responsabilità volontaria, la CSR è diventata indispensabile poiché le persone sono sempre più attente alla sostenibilità e alle conseguenze economiche e sociali delle azioni aziendali. Inoltre, una solida politica di Responsabilità Sociale d'Impresa comporta vantaggi anche per l'azienda stessa.

La responsabilità sociale delle imprese si manifesta principalmente nelle relazioni che l'azienda intrattiene con i clienti, i dipendenti, gli azionisti, i fornitori e i cittadini, cioè con tutti gli stakeholders. Una buona CSR è in grado di trovare l'equilibrio tra le operazioni commerciali, che hanno un impatto positivo sul business aziendale, e le azioni che generano benefici sociali e ambientali concreti.

In sintesi, la CSR rappresenta un impegno volontario da parte delle aziende per agire in modo responsabile verso la società e l'ambiente, andando oltre la mera ricerca del profitto. 

quando nasce il concetto di CSR?

Il concetto di Corporate Social Responsibility (CSR) è apparso per la prima volta nel 1953 all’interno del libro "Social Responsibility of Businessman", redatto dall'economista statunitense Howard Rothmann Bowen.

Secondo Bowen, la Responsabilità Sociale d'Impresa consiste nel dovere dell'imprenditore di perseguire politiche e prendere decisioni che non solo siano desiderabili in termini di obiettivi e valori economici, ma anche in linea con il contesto in cui l'azienda opera.

Un'impresa, infatti, ha un impatto significativo sull'intera comunità attraverso le sue attività e, di conseguenza, ha obblighi anche sociali. Questi si traducono nell'impegno di contribuire alla crescita e al benessere della comunità nel suo insieme.

Nel corso degli anni, il concetto di CSR si è evoluto e sono emerse varie teorie e approcci. Oggi, si concentra non solo sulla responsabilità sociale delle imprese, ma anche su aspetti ambientali e di governance aziendale.

Questo ha portato alla nascita dell’approccio ESG (Environmental, Social and Corporate Governance), che integra considerazioni ambientali, sociali e di gestione nelle strategie aziendali.

Le imprese con migliori performance ESG mettono al centro l’impatto ambientale delle loro attività, promuovono politiche sociali a favore del benessere organizzativo, dei lavoratori e delle comunità e adottano pratiche di gestione aziendale trasparenti ed etiche. Questo approccio mira a creare valore sostenibile a lungo termine, tenendo conto delle esigenze di tutti gli stakeholder.

quali sono le attività di CSR?

Le attività di Corporate Social Responsibility (CSR) possono riguardare diversi ambiti, tra cui l'ambiente, l'equità-diversity, il patrimonio culturale, l'educazione, la salute, il risparmio energetico, la correttezza nell'informazione pubblicitaria e i diritti umani. 

Di seguito alcune delle principali attività di CSR che un'azienda può svolgere:

  • volontariato aziendale. Le aziende possono promuovere il coinvolgimento attivo dei dipendenti in iniziative di volontariato, ad esempio partecipando a campagne di pulizia del territorio, supportando enti di beneficenza locali o organizzando attività di mentoring per giovani e studenti;
  • donazioni. Le imprese possono offrire sostegno economico a ONG, associazioni di promozione sociale e ambientale o fondazioni culturali. Questo può includere donazioni in denaro, beni o servizi, oltre al finanziamento di borse di studio e programmi di ricerca;
  • marketing sociale. Utilizzo di strategie di marketing per promuovere messaggi e iniziative socialmente responsabili, sensibilizzando il pubblico su tematiche importanti, come la lotta ai cambiamenti climatici, la parità di genere o la salute mentale;
  • sostenibilità ambientale. Implementazione di politiche e pratiche aziendali volte a ridurre l'impatto ambientale, adottando misure come il riciclaggio, l'efficienza energetica e la gestione responsabile delle risorse;
  • sponsorizzazione di eventi benefici. Sostegno finanziario o logistico a eventi e iniziative benefiche, come concerti, manifestazioni sportive per raccogliere fondi o progetti culturali che promuovano la coesione sociale e la consapevolezza su specifiche problematiche;
  • finanziamenti per il benessere sul territorio. Sostegno finanziario per la realizzazione di opere o attività volte a migliorare la qualità della vita nella comunità locale, come la costruzione di strutture sanitarie, l’organizzazione di progetti educativi, la riqualificazione urbana o la promozione dell'accesso a servizi fondamentali;
  • politiche DE&I. Le imprese possono promuovere l’equità e l’inclusione all'interno della propria organizzazione, implementando politiche che garantiscano pari opportunità a tutti i dipendenti, indipendentemente da genere, etnia, orientamento sessuale o background socio-culturale.

Queste sono solo alcune delle attività di CSR che un’impresa può intraprendere. È importante sottolineare che l'impegno per la CSR deve essere autentico e in linea con i valori aziendali, contribuendo a creare un impatto positivo sulla società e sostenendo il progresso sostenibile.

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perché promuovere la CSR? vantaggi e opportunità.

Curare la Responsabilità Sociale d’Impresa significa migliorare la brand reputation, con notevoli benefici sia lato dipendenti - in termini di talent acquisition, employee retention ed employee engagement - sia lato clienti, i quali saranno più fidelizzati e, quindi, propensi ad acquistarne prodotti e/o servizi.

Esiste uno stretto legame tra CSR ed employer branding, come evidenziato dai risultati del Randstad Workmonitor. In Italia, ad esempio, il 30% dei lavoratori non accetterebbe di lavorare per un’azienda che non si stesse impegnando in maniera proattiva per essere più sostenibile, mentre il 32% rifiuterebbe un posto di lavoro se l’organizzazione non si stesse impegnando per migliorare la diversità e l'equità.

Inoltre, dall'Employer Brand Research di Randstad è emerso che quasi la metà dei dipendenti (48.7%) ritiene importante lavorare per un'azienda che sostiene attivamente l'equità, la diversità e l'inclusione (questo è particolarmente rilevante tra i più giovani). Il 25.5% del campione considera l’attenzione ai temi ambientali e di CSR uno dei driver più importanti nella scelta del datore di lavoro.

i vantaggi della responsabilità sociale d’impresa.

Ma quali sono i vantaggi della CSR? Impegnarsi per essere socialmente responsabili offre diversi benefici alle aziende:

  • migliore reputazione e immagine aziendale. La CSR consente di creare una reputazione positiva e di costruire un'immagine di azienda socialmente responsabile, che può attrarre nuovi clienti, partner commerciali e talenti;
  • fidelizzazione dei clienti. Le aziende che dimostrano un impegno nei confronti della società e dell'ambiente tendono ad attirare e mantenere una clientela più fedele, che valuta positivamente l'impatto sociale delle proprie scelte di acquisto;
  • talent attraction e retention. La CSR svolge un ruolo fondamentale nella talent acquisition e retention, poiché i candidati e i dipendenti sono sempre più interessati a lavorare per organizzazioni con valori etici e responsabilità sociale;
  • innovazione e differenziazione. Integrare la CSR nella strategia aziendale può stimolare l'innovazione e favorire la differenziazione rispetto alla concorrenza, offrendo nuove opportunità di business e consolidando la posizione di mercato dell'azienda;
  • riduzione dei rischi. La CSR può contribuire a mitigare i rischi reputazionali, legali ed etici, garantendo il rispetto delle norme e dei principi etici, nonché delle aspettative delle parti interessate.

quali comportamenti assume un'impresa socialmente responsabile?

I comportamenti socialmente responsabili da parte delle imprese si possono configurare in primo luogo come correttivi sociali del proprio operato. Si tratta, quindi, di lavorare sullo stakeholders engagement, ovvero sulla creazione di relazioni vantaggiose per tutte le parti coinvolte. 

Fiducia, trasparenza e continuità sono gli elementi chiave che contraddistinguono i rapporti delle aziende socialmente responsabili con gli stakeholders. Sempre più spesso, le imprese promuovono e sponsorizzano eventi sociali e culturali, partecipano a campagne di marketing sociale ed effettuano donazioni a organizzazioni non profit.

Tuttavia, i comportamenti socialmente responsabili devono riflettersi anche nella gestione della proprie persone. Le aziende devono prestare attenzione ai diritti dei lavoratori, alla sicurezza sul lavoro, al benessere dei dipendenti, alla parità di genere e all'inclusione, al fine di creare un ambiente di lavoro positivo e piacevole. 

Questi comportamenti sono fondamentali perché, in assenza di essi, anche le azioni responsabili rivolte verso l'esterno perderebbero valore. Inoltre, è importante ricordare che i lavoratori contribuiscono notevolmente alla costruzione di un'immagine positiva, proprio come i clienti.

Le attività di CSR possono essere suddivise in due macro categorie: 

  • responsabilità interna;
  • responsabilità esterna. 

Hanno entrambe lo stesso peso. Un modo per coordinare ed implementare queste attività è affidarne la responsabilità ad una figura specifica: il CSR manager. Questo professionista è in grado di supportare l'impresa nel raggiungimento dei propri obiettivi di business, gestendo il processo in modo etico.

chi si occupa di CSR? l'importanza del CSR manager.

Il CSR manager è responsabile delle politiche sociali e di sostenibilità di un'azienda. Si tratta di una figura strategica che richiede competenze trasversali in vari settori professionali, tra cui:

  • ambiente;
  • diritti umani;
  • marketing;
  • comunicazione. 

Il suo compito è redigere programmi e sviluppare strategie che mirino a:

  • ridurre l'impatto ambientale dell'impresa;
  • migliorare il rapporto con la comunità in cui opera;
  • promuovere la diversità e l'inclusione;
  • garantire la sicurezza sul lavoro;
  • salvaguardare il benessere mentale e fisico dei dipendenti.

cosa fa il CSR manager?

Il CSR manager è una figura trasversale: dialoga con tutte le anime dell'organizzazione per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e responsabilità sociale. La sua funzione è strategica e richiede una forte capacità di coordinamento, oltre che una visione integrata delle attività aziendali.

In primo luogo, definisce gli obiettivi di sostenibilità e sviluppa strategie e piani d'azione concreti per realizzarli. Successivamente, comunica efficacemente questi piani ai vari dipartimenti aziendali. La collaborazione è essenziale: ogni dipartimento deve sentirsi parte del cambiamento e allineato con i valori etici promossi dall'azienda. Per ottenere questo, il CSR manager organizza workshop, incontri formativi e campagne di sensibilizzazione interne.

Compito del responsabile sociale dell’impresa è anche quello di monitorare l’impatto delle politiche dell’organizzazione. Egli deve redigere report e rendicontazioni periodiche per valutare i risultati ottenuti, identificare eventuali criticità e suggerire miglioramenti.

Questo processo garantisce che l’azienda non solo rispetti gli standard di responsabilità sociale, ma anche che si impegni a migliorarsi continuamente.

Infine, il CSR manager è responsabile di mantenere i rapporti con gli stakeholder esterni, come associazioni, enti governativi e comunità locali, per assicurare che le iniziative aziendali siano in linea con le aspettative della società e delle normative vigenti.

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cosa comprende la responsabilità sociale d’impresa?

La Responsabilità Sociale d'Impresa comprende un'ampia gamma di attività che un'organizzazione può intraprendere per affrontare problematiche sociali ed etiche, non solo riguardo ai propri dipendenti, ma anche al contesto in cui opera. 

Questa forma di responsabilità si declina in diversi ambiti della società, tra cui:

  • ambiente. Politiche e pratiche per ridurre l'impatto ambientale delle proprie attività, promuovendo la sostenibilità aziendale, la riduzione delle emissioni di gas serra, l'uso efficiente delle risorse e la conservazione della biodiversità;
  • comunità. Contributo allo sviluppo delle comunità, supporto di progetti sociali, culturali ed educativi, miglioramento delle infrastrutture locali e promozione dell'inclusione sociale;
  • lavoro. Attuazione di politiche che promuovono un ambiente di lavoro sano, sicuro ed etico, il rispetto dei diritti dei lavoratori, il sostegno alla diversità e all'inclusione, l’offerta di opportunità di sviluppo e la promozione del benessere dei dipendenti;
  • catena di fornitura. Collaborazione con fornitori che rispettino standard sociali ed etici, garantendo condizioni di lavoro dignitose, promuovendo la sostenibilità e contrastando pratiche ingiuste;
  • governance. Pratiche di buona governance che promuovono la trasparenza, l'etica aziendale, l'equità nella distribuzione dei profitti, la responsabilizzazione degli azionisti e la gestione responsabile dei rischi.

La Responsabilità Sociale d'Impresa si estende quindi a vari aspetti dell'operato aziendale, contribuendo a creare un impatto positivo sulla società, sull'ambiente e sulle parti interessate.

corporate social responsibility: tipologie di responsabilità sociale d'impresa.

Le pratiche di Responsabilità Sociale d'Impresa possono essere classificate in base agli ambiti di intervento su cui si concentrano:

  • responsabilità ambientale. Comprende le iniziative volte a ridurre l'impatto ambientale delle attività aziendali attraverso l'adozione di pratiche sostenibili, come la riduzione delle emissioni di carbonio, il riciclaggio, l'efficienza energetica e la conservazione delle risorse naturali. Alcuni esempi sono il passaggio a energie rinnovabili, la progettazione di prodotti ecologici e la partecipazione a progetti di riforestazione;
  • responsabilità etica. Implica l'adozione di politiche e pratiche volte a promuovere la tutela dei diritti umani all'interno dell'azienda e lungo la catena di approvvigionamento. Questo include l'eliminazione dello sfruttamento del lavoro minorile, la promozione della diversità e dell'inclusione e il rispetto dei diritti dei lavoratori. Le aziende possono anche adottare codici di condotta etici per garantire che tutti i partner commerciali rispettino gli stessi standard;
  • responsabilità filantropica. Riguarda le attività di beneficenza e di sostegno alla comunità. Le aziende possono investire in programmi di formazione, istruzione, salute e benessere e contribuire finanziariamente a organizzazioni non profit e progetti sociali. Inoltre, possono permettere ai dipendenti di dedicare ore di lavoro retribuite a progetti di utilità sociale;
  • responsabilità finanziaria. Si concentra sulla gestione finanziaria responsabile e sostenibile dell'azienda. Ciò implica l'adozione di pratiche finanziarie etiche, la trasparenza nella rendicontazione finanziaria, l'impegno per la riduzione degli sprechi e l'uso responsabile delle risorse finanziarie. Questo assicura che l’impresa non solo sia redditizia, ma contribuisca anche al benessere economico a lungo termine della società.

quali sono gli strumenti della CSR?

Il CSR manager e le aziende dispongono di diversi strumenti per strutturare e comunicare le politiche di Responsabilità Sociale d'Impresa. Vediamo di seguito i principali:

  • codice etico aziendale. È un documento che definisce i principi e i valori guida secondo i quali l'azienda prende decisioni e si impegna a operare. Serve come punto di riferimento per tutti gli stakeholder coinvolti nell'organizzazione e contribuisce a promuovere etica aziendale e l'adesione a standard elevati di comportamento;
  • marketing sociale. Consiste nell'utilizzo delle strategie di marketing per promuovere prodotti, servizi o iniziative a carattere sociale o ambientale. Spesso, avviene attraverso partnership con organizzazioni non profit e mira a conciliare gli obiettivi di business con quelli sociali, generando un impatto positivo nella società;
  • bilancio di sostenibilità. Anche noto come bilancio sociale o non finanziario, è un documento volontario (talvolta obbligatorio) che accompagna il bilancio finanziario tradizionale dell'azienda. Esso fornisce informazioni sulla performance e sugli impatti sociali, ambientali ed economici dell'azienda, consentendo una rendicontazione trasparente e completa delle attività di CSR;
  • stakeholder engagement. È un processo strategico attraverso il quale l'azienda coinvolge attivamente le parti interessate, come dipendenti, clienti, fornitori, comunità locali e organizzazioni della società civile. Questo coinvolgimento può avvenire attraverso consultazioni, dialogo, partnership e coinvolgimento diretto nelle decisioni aziendali, al fine di garantire che gli interessi delle varie parti siano presi in considerazione.

Altri strumenti della CSR sono le certificazioni e gli standard riconosciuti a livello internazionale che attestano l'impegno e il rispetto di determinati criteri di responsabilità sociale da parte delle aziende. 

Alcuni esempi di certificazioni e standard CSR sono: 

  • certificazione ISO 14000, che attesta l’aderenza alle norme che regolano la gestione dell’influenza ambientale delle attività d’impresa;
  • certificazione ISO 26000, standard che fornisce linee guida sulla CSR;
  • standard AccountAbility AA1000, che chiarisce quali sono i principi da rispettare per un approccio strategico alla sostenibilità;
  • Social Accountability 8000, che attesta il rispetto dei diritti umani e del diritto del lavoro, la tutela contro lo sfruttamento minorile e le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro;
  • ISO 45001, che riguarda la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro.

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chi è obbligato a redigere il bilancio di sostenibilità?

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) ha esteso la platea di imprese obbligate alla redazione del bilancio di sostenibilità, dimostrando che essere sostenibili non è più soltanto un imperativo etico, ma un vero e proprio requisito operativo, oltre che un’opportunità strategica.

Le regole della nuova Direttiva sono entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2024 per le aziende di ogni dimensione già soggette agli obblighi della precedente Direttiva NFRD (Non-Financial Reporting Directive), tra cui enti di interesse pubblico come banche e assicurazioni, e società quotate con oltre 500 dipendenti, un patrimonio netto superiore a 20 milioni di euro o un fatturato oltre i 40 milioni di euro.

Dal 1° gennaio 2025, l'obbligo di redazione del bilancio di sostenibilità sarà esteso alle grandi imprese che rispondono ai nuovi parametri della CSRD, ovvero che abbiano almeno 250 dipendenti, 40 milioni di euro di fatturato e 20 milioni di patrimonio netto.

Dal 1° gennaio 2026, anche le PMI quotate che non rispettano i limiti dimensionali stabiliti dalla CSRD saranno soggette a tale obbligo. Sono escluse le microimprese, anche quotate, che abbiano superato i seguenti requisiti nel primo esercizio o per due esercizi consecutivi: attivo di 450 mila euro, ricavi netti di 900 mila euro e 10 dipendenti.

L'obbligo interesserà anche le aziende non europee che generano ricavi netti superiori a 150 milioni di euro all’interno dell’Unione Europea e hanno almeno una filiale o una succursale nell'UE che supera determinati limiti dimensionali.

L'obiettivo di questa normativa è garantire trasparenza sulle attività aziendali, il loro impatto e i risultati conseguiti. Attraverso il bilancio di sostenibilità, le aziende comunicano in modo chiaro le informazioni sulle loro politiche, pratiche e performance in ambito sociale e ambientale, consentendo agli stakeholder di valutare l'impatto complessivo del loro operato.

È importante sottolineare che, anche per le imprese che non sono obbligate per legge a redigere il bilancio di sostenibilità, l'adozione di questo strumento può comunque rappresentare una scelta strategica e volontaria per dimostrare il proprio impegno e la propria trasparenza verso gli stakeholder e la comunità in cui operano.

corporate social responsibility oggi: i trend.

La Corporate Social Responsibility continua a evolversi per affrontare nuove sfide e rispondere alle aspettative in continua evoluzione della società. Alcuni trend che stanno emergendo sono:

  • tutela della privacy e protezione dei dati dei consumatori. Con l'aumento delle preoccupazioni sulla privacy e la gestione dei dati personali, le aziende stanno mettendo in atto misure per garantire la sicurezza e la protezione delle informazioni dei consumatori. Ciò include la conformità alle normative sulla privacy, l'adozione di politiche di gestione dei dati responsabili e la trasparenza nelle pratiche di raccolta e utilizzo dei dati;
  • nuove tecnologie per la sostenibilità globale. Le aziende stanno adottando nuove tecnologie per promuovere la sostenibilità ambientale e affrontare le sfide del cambiamento climatico. Queste tecnologie includono l'energia rinnovabile, l'efficienza energetica, la gestione dei rifiuti e la conservazione delle risorse idriche. L'obiettivo è favorire una rivoluzione energetica pulita e ridurre l'impatto ambientale delle operazioni aziendali;
  • battaglia contro le discriminazioni. C'è una crescente attenzione alla promozione dell'uguaglianza nei posti di lavoro. Le aziende stanno adottando politiche di inclusione e pari opportunità per combattere la discriminazione e garantire una rappresentanza equa e diversificata, anche in posizioni di leadership;
  • eliminazione delle disuguaglianze culturali e sociali. Le aziende stanno adottando politiche interne per promuovere l'inclusione e l'uguaglianza in termini di diversità culturale, linguistica, di età, di orientamento sessuale, di disabilità e di background lavorativo. Questo include l'implementazione di programmi di formazione sulla sensibilizzazione e l'eliminazione dei pregiudizi, nonché l'adozione di politiche di selezione del personale e promozione basate sul merito.

sostenibilità ambientale, tecnologia e filantropia.

La sostenibilità ambientale continua ad essere un obiettivo importante per le aziende, anche se esistono margini di miglioramento. In Italia, nonostante il paese si possa considerare un pioniere della CSR, c'è ancora spazio per un maggiore investimento pubblico in pratiche sostenibili. 

La tecnologia svolge un ruolo fondamentale in questo senso, consentendo l'accesso democratizzato e più ampio alle conoscenze e facilitando la condivisione delle informazioni. Le aziende stanno sfruttando la transizione digitale per sviluppare azioni e iniziative volte a promuovere la sostenibilità e l'impatto sociale positivo.

La filantropia è un altro fattore importante della CSR. Il fenomeno denominato “corporate giving”, ad esempio, risulta sempre più diffuso anche nelle realtà italiane ed è ormai considerato un fattore imprescindibile dalla normale gestione d'impresa. 

Donando una quota del fatturato in denaro o servizi, le aziende migliorano notevolmente la propria reputazione e rafforzano il proprio employer brand, sia come immagine esterna sia, internamente, in termini di consenso dei propri dipendenti o di coinvolgimento attivo alle iniziative. Attualmente, le donazioni aziendali sono destinate principalmente a cultura e attività ricreative, protezione civile e assistenza sociale, emergenze e catastrofi. 

In generale, il trend comune è quello di destinare le risorse a enti e organizzazioni che operano nel settore di interesse dell'azienda, garantendo una gestione trasparente ed efficiente dei fondi ricevuti.

come comunicare la corporate social responsibility.

Comunicare in modo efficace la Corporate Social Responsibility è essenziale per garantire che le azioni e gli sforzi di responsabilità sociale di un'azienda siano compresi e apprezzati da tutti gli stakeholder.

Il bilancio sociale è sicuramente uno strumento fondamentale. Tuttavia, è necessario sviluppare, di pari passo, anche una comunicazione meno ufficiale rivolta al proprio pubblico di riferimento e alla comunità. 

Ecco alcuni consigli pratici per una comunicazione di CSR efficace:

  • chiarezza e trasparenza. È fondamentale comunicare in modo chiaro e trasparente le attività e gli obiettivi di CSR dell'azienda. Fornire informazioni dettagliate sui programmi, le iniziative e i progressi compiuti nella sfera della responsabilità sociale contribuirà a costruire fiducia e credibilità;
  • coinvolgimento degli stakeholder. Coinvolgere attivamente gli stakeholder interni ed esterni nel processo di comunicazione della CSR. Ascoltare le loro opinioni, raccogliere feedback e coinvolgerli nelle decisioni aziendali relative alla responsabilità sociale aiuta a creare un senso di appartenenza e consenso;
  • storie di successo. Raccontare storie di successo che evidenzino l'impatto positivo delle attività di CSR dell'azienda. Utilizzare testimonianze, casi di studio e dati concreti per dimostrare come la RSI stia apportando un cambiamento significativo nella società o nell’ambiente;
  • comunicazione multicanale. Utilizzare una varietà di canali di comunicazione per diffondere il messaggio. Questo include il sito web aziendale, i canali social media, newsletter, eventi aziendali, incontri con la comunità e comunicati stampa. Bisogna assicurarsi che i messaggi siano coerenti su tutti i canali e adattati al pubblico di riferimento;
  • coinvolgimento dei dipendenti. Questi ultimi sono la risorsa più importante per comunicare la CSR. Coinvolgerli attivamente nelle attività di responsabilità sociale è importante tanto quanto fornire formazione e risorse per promuovere una cultura di sostenibilità e responsabilità sociale.

gli errori da evitare.

Una comunicazione poco accurata o inefficace può portare a fraintendimenti e persino a danni per l’immagine aziendale. Ecco alcuni errori da evitare nella comunicazione della Corporate Social Responsibility:

  • greenwashing e socialwashing. Evitare di presentare le attività di CSR come semplici operazioni di marketing o azioni di facciata per mascherare impatti negativi. È fondamentale assicurarsi che le iniziative di responsabilità sociale siano autentiche, trasparenti e allineate agli standard e agli obiettivi aziendali di sostenibilità;
  • assenza di coinvolgimento dei dipendenti. Non coinvolgere i dipendenti nelle iniziative di CSR è un errore. I dipendenti devono essere parte attiva dei progetti di sostenibilità e sentirsi motivati a diventare ambassador dei valori aziendali. Il loro impegno può dare maggiore credibilità alle azioni dell’azienda;
  • mancanza di misurazione e rendicontazione. Trascurare la misurazione dell'impatto delle attività di CSR e la rendicontazione dei risultati mina la fiducia degli stakeholder. È essenziale comunicare i progressi con dati concreti e indicatori chiave di performance (KPI) per dimostrare l'efficacia delle iniziative e il valore creato per la società e l’ambiente.

In altri termini, per evitare che la CSR sia percepita come una strategia priva di sostanza, è necessario adottare un approccio sincero, basato su trasparenza, autenticità e la piena integrazione delle iniziative nella cultura aziendale.

CSR: esempi e best practice.

Ci sono numerose aziende che hanno fatto della responsabilità sociale un pilastro centrale della loro vision e hanno implementato politiche di sostenibilità rilevanti. Di seguito, alcuni esempi di best practice.

Google.

Google Green è un esempio di iniziativa concreta di CSR. Questo progetto ha permesso al colosso di Mountain View di ridurre del 50% i costi energetici dei propri data center. Big G ha inoltre investito circa un miliardo di dollari in progetti di energia rinnovabile, scegliendo di riutilizzare questa produzione in altri settori del proprio business. Tra le altre iniziative di responsabilità ambientale promosse, vi è anche la promozione della differenziata e del riciclo tra i propri dipendenti.

Starbucks.

Altra azienda attiva nelle pratiche di CSR è Starbucks. L’azienda si è infatti impegnata a sostenere le comunità locali da cui ricava le materie prime per la produzione del caffè, attraverso la realizzazione di programmi di educazione, parità di genere, rispetto delle minoranze, conservazione delle risorse idriche e riduzione dei rifiuti. 

Il programma C.A.F.E. (Coffee and Farmer Equity) è un esempio concreto delle attività di CSR promosse. Inoltre, Starbucks ha collaborato con Ethos Water per fornire accesso all'acqua potabile a oltre un miliardo di persone in difficoltà.

Intesa Sanpaolo.

Intesa Sanpaolo integra la Responsabilità Sociale d'Impresa nella propria strategia, con un forte impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale. La banca considera il cambiamento climatico un tema prioritario e attua misure concrete per ridurre l'impatto ambientale, come l'acquisto di energia da fonti rinnovabili e l'ottimizzazione dell'efficienza energetica.

Il gruppo adotta un sistema di gestione ambientale certificato secondo lo standard ISO 14001, a cui si aggiunge un sistema di gestione dell’energia certificato ISO 50001. Intesa Sanpaolo è inoltre attiva nel Carbon Disclosure Project.

Randstad.

La Corporate Social Responsibility (CSR) è una parte integrante del nostro modo di operare. Siamo convinti che il valore non si misuri solo nei risultati economici, ma anche e soprattutto nell’impatto positivo che possiamo generare per la società, l'ambiente e le aziende con cui collaboriamo.

Lavoriamo ogni giorno per essere un’«equitable and specialized Talent Company»: ci impegniamo a promuovere l’uguaglianza di genere, l'inclusione e la diversità e a ridurre la nostra impronta di carbonio, con l’obiettivo di raggiungere il Net Zero entro il 2050.

Crediamo che la trasparenza sia un valore fondamentale: rendicontiamo periodicamente i risultati raggiunti in ambito CSR, pubblicando un Report Integrato attraverso cui tutti i nostri stakeholder possono conoscere il nostro approccio alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. 

Siamo determinati a fare scelte lungimiranti che creino valore duraturo per la collettività, convinti che un mondo del lavoro più sostenibile e inclusivo sia la chiave per un domani migliore per tutti.

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