La ricerca di un nuovo lavoro è un momento di grandi opportunità. Questo è vero soprattutto per coloro che sono attualmente beneficiari della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI). 

Grazie agli incentivi previsti dalla Legge n. 99 del 9 agosto 2013, i percettori di NASpI possono rappresentare una scelta vantaggiosa per i datori di lavoro. In particolare, per coloro che assumono con contratti a tempo pieno e indeterminato.

In questo scenario, far emergere il proprio status di disoccupazione nel curriculum non è solo accettabile, ma può rivelarsi strategicamente utile. Ecco perché è importante sapere come trasformare la disoccupazione in un punto di forza che attiri l'attenzione dei potenziali datori di lavoro.

Vediamo in che modo la legge sostiene i beneficiari della NASpI e scopriamo come indicare lo stato di disoccupazione nel curriculum vitae per dare una svolta alla propria carriera.

percettori di naspi che crea il cv
percettori di naspi che crea il cv

citare la NASpI e la disoccupazione nel curriculum è importante.

Il Decreto Legge n. 76 del 28 giugno 2013 prevede che al datore di lavoro che assume a tempo pieno e indeterminato lavoratori percettori di NASpI spetta un contributo mensile pari al 20% dell'indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore.

L’incentivo è escluso per quei lavoratori che nei sei mesi precedenti siano stati licenziati da parte di un’impresa dello stesso o diverso settore di attività che, al momento del licenziamento, presenta assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli dell'impresa che assume, oppure risulta con quest'ultima in rapporto di collegamento o controllo.

come fruire dell’incentivo.

La Circolare INPS n. 175/2013 ha chiarito le modalità operative per fruire dell’incentivo relativo all’assunzione di lavoratori in disoccupazione.

Il beneficio è riferito alle assunzioni con contratti a tempo pieno e indeterminato di soggetti in godimento della NASpI. La misura interessa anche lavoratori che siano destinatari di NASpI, ovvero soggetti che, avendo inoltrato istanza di concessione, abbiano titolo alla prestazione ma non l’abbiano ancora percepita. 

Il datore può, inoltre, accedere all’incentivo anche in caso di trasformazione a tempo pieno e indeterminato di un rapporto a termine già instaurato con un lavoratore, titolare di NASpI. Questo nel caso in cui sia stata sospesa la corresponsione della prestazione in conseguenza della sua occupazione a tempo determinato.

Possono accedere alla misura incentivante tutti i datori di lavoro, incluse le Cooperative che stabiliscono con i soci lavoratori un rapporto di lavoro subordinato. La misura si applica anche in riferimento ai lavoratori assunti in somministrazione. 

È chiaro che, dunque, indicare in modo chiaro la NASpI nel curriculum vitae può rendere ancora più appetibili agli occhi delle aziende, aumentando le probabilità di essere assunti.

come scrivere sul curriculum che sono in disoccupazione?

L’idea di scrivere sul curriculum vitae il proprio stato di disoccupazione può creare disagio. Si può temere di fare brutta figura, avere paura di essere giudicati come dei “nullafacenti” o di aver sbagliato qualcosa nelle precedenti esperienze lavorative. 

Se si è assaliti da questi dubbi, il primo passo da compiere è quello di archiviare e rimuovere simili timori. Chiunque può trovarsi in disoccupazione per i più svariati motivi. Dalla chiusura o riduzione dell’attività di un’azienda a cambiamenti nel mercato del lavoro, fino a ragioni personali che portano a salti di carriera. Ad esempio, spostamenti da una città all’altra, trasformazione nei tempi e nelle modalità di lavoro. 

Oggi, il mondo del lavoro è molto più fluido e variabile di un tempo. Dunque, non c’è nulla di male a trovarsi in questa posizione. La vera sfida, piuttosto, è riuscire a comunicare il proprio stato occupazionale in maniera efficace.

Per farlo nel modo migliore si può aggiungere una sezione chiamata "Stato attuale" o "Situazione professionale" nel proprio curriculum. Può essere inserita in luogo del sommario, sotto i propri dati personali o in una finestra sufficientemente visibile nella prima pagina del CV. In questo modo, si può chiarire in maniera evidente il fatto che si è attualmente in cerca di lavoro o che si potrebbe essere disponibili in breve tempo. 

Ad esempio, si può scrivere qualcosa come: "Attualmente in cerca di nuove opportunità lavorative nel settore X, disponibile immediatamente per un impiego full-time”. Adottare questo approccio mostra che sei proattivo e desideroso di tornare nel mercato del lavoro.

L’importante è essere il più possibile onesti e trasparenti.

Inoltre, anche se si è disoccupati, è sempre importante mettere in risalto le proprie competenze (leggi anche: competenze da scrivere nel curriculum). Lo stesso vale per le esperienze lavorative passate e le realizzazioni rilevanti per il lavoro che si sta cercando. Metti in evidenza ciò che hai raggiunto in passato e come queste esperienze possono essere applicate alla tua prossima opportunità lavorativa.

Per esempio, puoi scrivere frasi come: "Durante il mio precedente impiego, ho gestito con successo un team di 10 persone, aumentando la produttività del 20% in un anno”. Questo dimostra che, nonostante l’attuale disoccupazione, possiedi esperienze e competenze che possono essere di grande valore per un futuro datore di lavoro.

Non dimenticare di menzionare eventuali attività svolte durante il periodo di disoccupazione che possano dimostrare il tuo impegno e la tua volontà di migliorarti continuamente. Ad esempio, potresti aver seguito corsi di formazione, ottenuto certificazioni o partecipato a progetti di volontariato. Queste attività mostrano che sei proattivo e che hai continuato a sviluppare le tue competenze nonostante la disoccupazione.

Mantieni un atteggiamento positivo e fiducioso. Evita di entrare troppo nei dettagli delle tue esperienze passate, soprattutto se negativi. Invece, concentrati su ciò che hai imparato e su come queste lezioni possono essere applicate per il successo futuro. Trasparenza e proattività possono trasformare una potenziale debolezza in un punto di forza, rendendoti un candidato attraente per i datori di lavoro.

come giustificare il periodo di inattività nel curriculum vitae?

Il periodo di inattività non deve essere giustificato, ma - se lo si ritiene opportuno - può essere motivato.

Puoi brevemente menzionare la ragione della disoccupazione. Ad esempio, si potrebbe dire che si è stati licenziati a causa di una riduzione del personale. Oppure, che si è deciso di lasciare il proprio lavoro precedente per concentrarsi su nuove opportunità. È importante essere chiari e concisi nelle spiegazioni, evitando troppi dettagli che potrebbero distrarre il recruiter dal tuo profilo professionale.

Evita di utilizzare parole o frasi negative come "senza lavoro" o "disoccupato". Sono preferibili espressioni come "in transizione professionale" o "in cerca di nuove opportunità lavorative". Queste frasi suggeriscono che hai un atteggiamento proattivo, che non sei focalizzato sul passato e che hai una visione positiva del futuro.

Se durante un colloquio di lavoro ti vengono fatte domande sulla disoccupazione, rispondi con fiducia concentrandoti sulle tue capacità e sul valore che puoi portare all'azienda. Puoi anche menzionare eventuali attività svolte durante il periodo di inattività per dimostrare che hai continuato a sviluppare le tue competenze, rimanendo impegnato professionalmente.

È bene ricordare che la disoccupazione è una fase temporanea nella carriera. Concentrarsi sulle proprie abilità, esperienze e obiettivi futuri può aiutare a presentarsi in modo positivo ai potenziali datori di lavoro.

Il consiglio è prepararsi in anticipo per rispondere alle domande sulla disoccupazione durante il colloquio, in modo da spiegare con sicurezza come hai sfruttato quel periodo per crescere e migliorarti.

esempi di curriculum con disoccupazione/NASpI: cosa scrivere e come inserire l'informazione.

Scrivere un curriculum con disoccupazione NASpI non richiede modifiche sostanziali. Si può - e si deve - partire dalla classica struttura di un curriculum tradizionale, inserendo tutte le informazioni e i dati necessari, incluso il dato relativo alla disoccupazione:

  • dati personali/anagrafica;
  • riassunto professionale;
  • situazione professionale (es. “in cerca di lavoro”);
  • esperienze professionali;
  • periodo di disoccupazione (inizio e fine NASpI);
  • formazione/istruzione;
  • competenze;
  • conoscenze informatiche;
  • lingue;
  • attività extra curriculari;
  • interessi.

Se lo ritieni opportuno, puoi inserire una frase, alla fine del paragrafo “riassunto professionale” oppure in quello relativo al periodo di disoccupazione, che spieghi sinteticamente la ragione della disoccupazione. Ad esempio:

  • “Ho interrotto l’ultimo rapporto di lavoro per motivi familiari temporanei, risolti i quali ho deciso di tornare nel mondo del lavoro”;
  • “In disoccupazione dalla data X, nella quale l’azienda Y ha attuato un’azione di ridimensionamento”;
  • “L’ultima azienda per la quale ho lavorato ha chiuso a causa di un fallimento, ma ho sfruttato questo periodo per ottenere nuove certificazioni e migliorare le mie capacità professionali”;
  • “Ho concluso la mia ultima esperienza lavorativa per dedicarmi a tempo pieno, per un periodo definito, all’acquisizione delle competenze necessarie ad accedere al ruolo di lavoro desiderato (specificare quale)”.

Ricorda di mettere in risalto eventuali attività svolte durante la disoccupazione. Queste informazioni possono essere incluse nella sezione dedicata alle esperienze professionali, ma anche nella parte del CV in cui spieghi i motivi della disoccupazione.

Ad esempio, potresti scrivere: "In disoccupazione da gennaio 2024 a giugno 2024. Durante questo periodo, ho completato un corso di specializzazione in Marketing Digitale, ottenuto la certificazione Google Analytics e partecipato come volontario a un progetto di sviluppo comunitario”.

Oppure: "Da marzo 2023 a settembre 2023, ho intrapreso un percorso di formazione continua che mi ha permesso di acquisire nuove competenze nella gestione di progetti e nella comunicazione aziendale. Ho anche collaborato con una ONG locale per organizzare campagne di sensibilizzazione”.

L’obiettivo è presentare un'immagine completa e positiva del tuo percorso professionale, mettendo in risalto come hai utilizzato il tempo a disposizione in modo costruttivo per migliorare te stesso e prepararti per nuove opportunità lavorative.

cosa scrivere sulla lettera di presentazione.

È bene iniziare la lettera di presentazione con un saluto formale e una breve introduzione. Puoi rivolgerti direttamente alla persona responsabile del processo di selezione se conosci il suo nome, altrimenti puoi usare una formula generica. Ricorda di includere il tuo nome, la posizione per cui ti stai candidando e come hai scoperto l'opportunità lavorativa.

Esempio di apertura:

"Gentile Responsabile delle Risorse Umane,

mi chiamo [nome e cognome] e sono entusiasta di candidarmi per la posizione di [nome della posizione] presso [nome dell’azienda], come da annuncio recentemente pubblicato su [sito/portale]."

Spiega perché sei interessato a quella specifica posizione o azienda. Cita aspetti del lavoro che ti attraggono e dimostra il tuo interesse genuino per il ruolo. Puoi fare riferimento ai valori aziendali, ai progetti in corso o alla reputazione dell'azienda nel settore.

Esempio: "Sono particolarmente attratto da [nome dell'azienda] per il suo impegno nell'innovazione e nella sostenibilità. Il vostro recente progetto su [descrizione del progetto] ha consolidato il mio desiderio di far parte di un team che punta all'eccellenza e alla responsabilità ambientale”.

In seguito, puoi dire di essere attualmente in cerca di nuove opportunità lavorative. Se lo ritieni opportuno, puoi menzionare lo stato di disoccupazione, raccontando di come hai utilizzato il tempo a disposizione per migliorare le tue competenze e prepararti per nuove sfide professionali. Non è necessario entrare troppo nei dettagli. Usa frasi positive per descrivere la tua situazione attuale.

Esempio: "Attualmente, sono in cerca di nuove opportunità lavorative che mi permettano di sfruttare e ampliare le mie competenze in [settore/ruolo]. Dopo aver concluso la mia ultima esperienza lavorativa presso [nome della precedente azienda], ho dedicato del tempo alla formazione continua e al perfezionamento delle mie competenze”.

Metti in evidenza le tue competenze e concentrati su come le tue capacità passate possono contribuire al successo dell'azienda. Sottolinea le esperienze rilevanti e le competenze acquisite che ti rendono un candidato ideale per la posizione. Puoi anche menzionare corsi di formazione che hai seguito o come hai sfruttato il periodo di disoccupazione per acquisire nuove competenze.

Esempio: "Durante il mio ultimo incarico come [posizione], ho sviluppato solide competenze in [competenze chiave], che ritengo cruciali per il ruolo di [posizione desiderata]. Inoltre, ho recentemente completato un corso di [nome del corso], che mi ha permesso di aggiornare le mie conoscenze in [area specifica]. Questo periodo di transizione mi ha anche dato l'opportunità di lavorare su progetti freelance, dove ho potuto applicare direttamente le mie competenze in [descrizione del progetto/attività]”.

Concludi la lettera di presentazione in modo professionale, ringraziando per l'attenzione e dicendo che sei disponibile per un colloquio. Esprimi il tuo entusiasmo per discutere ulteriormente come puoi contribuire al successo dell’azienda e assicurati di includere le tue informazioni di contatto. Chiudi con una formula di saluto formale.

Esempio di chiusura: "Grazie per aver considerato la mia candidatura. Sono molto interessato a discutere di come le mie competenze e esperienze possano contribuire al successo di [nome dell’azienda]. Resto a disposizione per un colloquio conoscitivo e ulteriori dettagli.

Cordiali saluti,

[nome e cognome]

[numero di telefono]

[indirizzo e-mail]".

cosa scrivere su LinkedIn.

Similmente a quanto visto finora per il curriculum e per la lettera di presentazione, non bisogna preoccuparsi eccessivamente dello stato di disoccupazione su LinkedIn. Concentrati, invece, su competenze e volontà. LinkedIn, inoltre, offre la possibilità di attivare la funzione "Open to Work" che indica apertamente che si è in cerca di lavoro. Questa funzione può essere vista da recruiter e può aumentare la visibilità per le opportunità di lavoro.

Per utilizzare al meglio questa piattaforma, è importante mantenere il profilo sempre aggiornato. Assicurati che la tua immagine del profilo e l’immagine di copertina siano professionali e che rappresentino accuratamente la tua personalità.

La sezione "informazioni" è cruciale per catturare l'attenzione dei recruiter. Scrivi un riassunto chiaro e conciso delle tue esperienze, competenze lavorative e obiettivi professionali. Puoi anche menzionare brevemente il tuo stato di disoccupazione, utilizzando frasi positive come "attualmente in cerca di nuove sfide professionali" o "in transizione verso opportunità di crescita nel settore X”.

LinkedIn permette anche di aggiungere una sezione dedicata alle competenze, dove puoi elencare tutte le tue abilità professionali. Assicurati di includere quelle più rilevanti per il tuo settore e il tipo di lavoro che stai cercando. Puoi chiedere a ex colleghi, supervisori o collaboratori di lasciare una referenza sul tuo profilo. Queste fungono da testimonianza del tuo valore professionale e possono influenzare positivamente i recruiter.

Interagisci con la community di LinkedIn commentando e condividendo post relativi al tuo settore o all’azienda in cui desideri lavorare. Questo non solo aumenta la tua visibilità, ma dimostra anche che sei attivo e aggiornato sulle ultime tendenze del settore. 

Segui le aziende e i recruiter delle aziende di tuo interesse e partecipa attivamente a gruppi professionali pertinenti. Questo ti permette di rimanere informato su nuove opportunità di lavoro e di entrare in contatto con professionisti del tuo campo.

Non dimenticare di pubblicare contenuti originali o articoli che mettano in evidenza la tua expertise. Condividere le tue opinioni professionali, successi e progetti passati può aiutarti a costruire la tua reputazione come esperto nel settore.

valorizzare corsi di formazione e attività svolte nel periodo di percezione della NASpI.

Se durante il periodo di disoccupazione hai lavorato su progetti freelance, volontariato o hai partecipato a corsi di formazione, evidenzia queste attività per dimostrare il tuo impegno e mettere in risalto il tuo percorso di crescita professionale

Anche se si tratta di attività extra-lavorative, queste servono a dimostrare che sei una persona attiva, piena di voglia di fare, di imparare e di metterti in gioco. Non sottovalutare dunque l’importanza di tali attività.

A seconda della posizione per la quale ti stai candidando, puoi approfondire i corsi o altre attività che ti hanno portato ad acquisire competenze o a sviluppare capacità che, per quel ruolo, si potrebbero rivelare particolarmente utili. Ad esempio, se ti candidi per una posizione nel settore IT, racconta dei corsi di programmazione o dei progetti di sviluppo software a cui hai partecipato. Se invece ti candidi per un ruolo che richiede forti capacità comunicative, metti in evidenza le esperienze di volontariato o i corsi di public speaking.

Metti in risalto sia le hard skills che le soft skills acquisite. Le hard skills possono includere la padronanza di nuovi software, tecniche di analisi dati o competenze linguistiche. Le soft skills, altrettanto importanti, possono riguardare il lavoro di squadra, la gestione del tempo, la leadership, le abilità comunicative e la risoluzione dei problemi.

Il periodo di disoccupazione può essere trasformato in un’opportunità per crescere professionalmente e acquisire nuove competenze. Valorizzare queste esperienze nel tuo curriculum e nella lettera di presentazione dimostra ai potenziali datori di lavoro che sei proattivo, motivato e pronto ad affrontare nuove sfide. Questo approccio può fare una grande differenza nella ricerca di una nuova occupazione, aiutandoti a distinguerti dagli altri candidati.

Sei disoccupato e alla ricerca di nuove opportunità professionali? Un’ottima soluzione è frequentare un corso di formazione e lavoro per acquisire le competenze richieste dal mercato, far decollare la tua carriera - in qualunque fase essa si trovi - e ottenere il lavoro desiderato.

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