Per attirare l'attenzione dei recruiter, un curriculum vitae deve come prima cosa mettere in luce le competenze del candidato. E' importante scegliere quali competenze evidenziare in base al ruolo richiesto ed essere consapevoli delle diverse tipologie di competenze, distinguendo tra hard e soft skills cioè tra le abilità tecniche che si applicano a ruoli e a compiti specifici e quelle più personali che, invece, possono essere declinate in svariati contesti lavorativi.

Se stai per scrivere o revisionare il tuo cv e candidarti per nuove offerte, ecco tutto quello che devi sapere sulle competenze da inserire.

indice dei contenuti di questo articolo:

le competenze professionali da sviluppare per trovare lavoro.

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3 ragazzi che lavorano al PC
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cosa si intende per competenze e quali sono le più importanti?

Le competenze sono tutte quelle capacità e quei valori che un candidato può portare in azienda, colmando le lacune presenti e arricchendo l’ambiente e il team di lavoro. 

Competenza significa “piena capacità di orientarsi in un determinato campo”. 

Riguarda quindi tutto ciò che si “sa fare”, tutti i compiti che si è in grado di svolgere, grazie alla formazione e alle conoscenze acquisite nel corso degli anni, ma anche in virtù della proprie caratteristiche personali e della propria indole.

In sostanza, le competenze rappresentano il cuore del curriculum. Certo, motivazione e obiettivi sono importanti, ma le competenze sono essenziali. Vediamo quindi quali vanno inserite nel CV.

tipologie di competenze da inserire nel CV.

Le competenze si possono suddividere in due macro categorie: hard skills e soft skills

Le prime sono strettamente connesse alla formazione del candidato e all'esperienza acquisita nella precedente esperienza lavorativa. E' una competenza tecnica la capacità di usare un determinato macchinario, così come la conoscenza approfondita di una lingua straniera. 

Le soft skills, dette anche, competenze personali o trasversali, ricadono prevalentemente nell'ambito comportamentale. Anch'esse maturano con l'esperienza del candidato, ma sono in parte legate anche alla sua indole, al suo carattere. Ad esempio, c'è chi ha una maggiore capacità di lavorare in team e chi dà il massimo quando può concentrarsi e organizzarsi in modo autonomo.

le competenze professionali e tecniche (le hard skills).

La hard skills, cioè le competenze professionali e tecniche, devono essere poste in primo piano all'interno di un CV, perché è fondamentale che rispondano all'esigenza espressa dall'offerta di lavoro. Per quanto le soft skills siano diventate sempre più importanti nel corso degli anni, su alcune di esse si può anche derogare, perché il loro raggio di azione è più flessibile, meno definito.

Se invece per svolgere una mansione è indispensabile, ad esempio, una conoscenza approfondita dei programmi di disegno tecnico, è inutile girarci intorno: questa competenza o la si possiede, oppure no. 

Certo, è sempre possibile acquisire nuove hard skills tramite corsi di formazione e aggiornamento, ma una base di partenza nella materia di riferimento è necessaria, specialmente quando parliamo di conoscenze e competenze che richiedono anni di studio e di formazione.

A conferma delle vostre hard skills, quando possibile, citate certificazioni, diplomi, attestati acquisiti. Infatti, una caratteristica delle hard skills è proprio quella di essere misurabili e facilmente verificabili (quindi non barate, è controproducente).  

capacità e competenze personali (soft skills).

Le competenze personali sono le attitudini dei candidati, le inclinazioni caratteriali, ma anche le abilità individuali acquisite attraverso l'esperienza. Tra le soft skills rientrano:

Ti consigliamo di dedicare alle soft skills un paragrafo specifico del tuo CV da inserire subito dopo le competenze tecniche. Una caratteristica importante delle soft skills è il loro carattere trasversale: le competenze organizzative, ad esempio, sono importanti tanto in un bar quanto in un ruolo di management aziendale.

competenze relazioni.

Ci sono lavori che più di altri prevedono la collaborazione tra colleghi e che presentano un accento più marcato sul cosiddetto lavoro di squadra. 

Tuttavia, le competenze relazionali sono imprescindibili praticamente in ogni contesto, che si tratti di avere a che fare con colleghi, superiori, fornitori, clienti o qualunque altro collaboratore. Mettete quindi in luce la vostra attitudine alla gestione delle relazioni, calibrandola in base al ruolo. 

Ad esempio, per un venditore sarà fondamentale la capacità di assumere il punto di vista del cliente e di relazionarsi con esso. Per un team leader sarà invece determinante saper coordinare un piccolo gruppo di persone, mettendo in campo doti di leadership, di equilibrio e di ascolto.

le competenze digitali.

Tra le competenze da inserire nel curriculum vitae non possono mancare quelle digitali. La capacità di lavorare e utilizzare gli strumenti tecnologici è ormai richiesta in qualsiasi contesto lavorativo e per quasi tutte le mansioni.

Dedicate un paragrafo alle vostre conoscenze informatiche e digitali. Il grado di approfondimento di quest’ultimo dipende ovviamente dalla posizione per la quale vi candidate. Se volete fare i baristi non sarà necessario dilungarsi in dettagli su tutte le piattaforme e i programmi specifici che sapete utilizzare (ma va comunque bene citarli per conoscenza).

In alcuni casi oltre alle competenze informatiche in senso stretto sono importanti anche le competenze digitali da inserire nel CV. 

Queste riguardano la gestione di diverse attività sul web, dai social media a un e-commerce, dalla scrittura SEO al content marketing. Si tratta di competenze tecniche e specialistiche acquisite con anni di esperienza o corsi di formazione. Rientrano quindi più nelle hard skills che nelle soft skills.

le competenze extracurriculari.

C’è un set di competenze da inserire nel curriculum vitae che spesso trascuriamo perché non sappiamo come esprimere al meglio. Sono le competenze extracurriculari, ovvero tutte quelle capacità sviluppate nelle esperienze (professionali e non) che abbiamo fatto prima di trovare il lavoro dei nostri sogni. 

Il concetto è molto ampio e comprende aspetti diversi tra loro. Di questa categoria fanno parte le soft skills sviluppate tramite attività di volontariato, hobby e interessi.

selezionare esperienze e soft skills.

Come prima cosa, descrivere al meglio le capacità extra-lavorative vuol dire selezionarle in base al tipo di lavoro per il quale ci vogliamo candidare. L’impiego part time come barista durante gli anni di università o l’esperienza al villaggio turistico come animatore possono rientrare tra le competenze/esperienze da inserire nel CV oppure no?

Salvo candidature per posizioni analoghe, è spesso preferibile lasciar perdere esperienze simili, svolte durante gli anni del liceo o i primi di università. Resteranno solo bei ricordi che ci hanno fatto diventare le persone che siamo oggi.

Una volta selezionate le esperienze strategiche, è necessario contestualizzare le proprie competenze extra-lavorative. Le domande che dobbiamo farci sono: 

  • questa esperienza è utile per la posizione aperta? 
  • che valore aggiunto dà alla mia professionalità? 

Facciamo qualche esempio: se insegni tennis ai bambini nei fine settimana e l’annuncio di lavoro al quale stai rispondendo riguarda un ruolo di coordinamento, hai fatto centro. Inserire nel CV una competenza del genere, infatti, descrive la tua capacità di guidare una squadra e si inserisce alla perfezione nel contesto lavorativo.

E ancora, gli sport di gruppo sono da menzionare nel caso la posizione riguardi un lavoro di team. Il corso di teatro, invece, sarà perfetto per ruoli in cui la creatività è la principale caratteristica richiesta. In sostanza, tutto quello che arricchisce e valorizza il profilo professionale è visto dai recruiter come un plus.

competenze comunicative.

Le competenze comunicative sono molto apprezzate in diversi posti di lavoro, perché semplificano il lavoro stesso, rendono più facili e fluidi i rapporti tra colleghi, superiori e clienti, e più efficace la comunicazione dei risultati raggiunti. Nello specifico, occorre sottolineare:

  • l'empatia e la capacità di ascoltare gli altri;
  • la competenza di scrittura efficace;
  • la capacità di parlare in pubblico;
  • l'attitudine alla risoluzione dei conflitti;
  • la capacità di sintesi.

competenze organizzative.

Le competenze organizzative sono importanti perché incidono direttamente sulla produttività, consentendo di risparmiare tempo o, più correttamente, di utilizzare il tempo al meglio. La qualità del lavoro migliora e, in generale, i dipendenti dotati di buone competenze organizzative risultano più affidabili. Metti dunque in luce le tue doti gestionali e organizzative nel:

  • gestire spazi e ambienti “fisici”;
  • definire gli obiettivi e le priorità (se ci sono due problemi, quale affrontare per primo?);
  • sviluppare un pensiero strategico;
  • gestire e organizzare in autonomia il proprio tempo e i propri compiti;
  • essere consapevoli di quanto tempo è necessario per svolgere determinati compiti.

attività di volontariato nel curriculum.

Le attività di volontariato sono spesso ben viste dai selezionatori e dai datori di lavoro. 

Questo perché chi pratica volontariato mostra di essere una persona attiva e aperta al mondo, con capacità di iniziativa, senso pratico, competenze relazionali, attitudine al problem solving e resistenza allo stress. 

Tra le competenze da inserire nel CV, quelle acquisite ad esempio in un campo di lavoro all’estero o in un centro di accoglienza nel proprio paese sono ottime credenziali.

Chiaramente, il grado di approfondimento nel descrivere queste e altre competenze varia in base al contesto lavorativo che ci interessa. Se vuoi operare nel sociale dovrai dedicare ampio spazio nel CV a questa tipologia di competenze relazionali, altrimenti potrebbe bastare un semplice accenno, lasciando aperta la possibilità di approfondire il tema in sede di colloquio di lavoro.

hobby e interessi nel curriculum.

Una persona ricca di interessi personali ha sempre una marcia in più agli occhi dei datori di lavoro. 

Le competenze trasversali relative alle tue passioni possono quindi rientrare a pieno titolo nel curriculum vitae. Anche in questo caso, vale la regola della coerenza: non bisogna mentire, ma semplicemente selezionare, tra tanti interessi, quelli che possono avere senso in relazione alla posizione desiderata (leggi anche: le bugie da non dire in sede di colloquio).

Non solo per contenuto. Ma anche, e soprattutto, per le soft skills che implicano. Ad esempio, se siete dei musicisti o conoscete approfonditamente la musica classica avrete sicuramente un’attitudine all’ascolto e allo studio che verrà apprezzata in contesti molto diversi tra loro.

personalizzare il CV. 

Per scrivere un CV originale, che abbia buone possibilità di successo nel complesso mondo del lavoro, bisogna sapersi distinguere. Cercare in rete degli esempi, copiarli e incollarli nel CV non è una pratica ben vista. Ed è facile smascherarla.

Cerchiamo di personalizzare il profilo il più possibile, motiviamo il perché stiamo inserendo proprio quella esperienza e cerchiamo di dargli una forma – anche grafica – adeguata. Inoltre, devi essere chiaro e non dilungarti eccessivamente. E ovviamente curare il linguaggio.

Il motivo è semplice: le proprie competenze extra lavorative e le soft skills, in genere, vanno inserite nella parte finale del curriculum. Bisogna quindi dare loro il giusto risalto per fare in modo che l’attenzione del selezionatore arrivi fino in fondo. E che avvenga la reazione sperata: ovvero, la data per un colloquio di lavoro.

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