Il lavoro di squadra è fondamentale per il successo di qualsiasi organizzazione. Collaborare con gli altri significa condividere idee, competenze e punti di vista diversi per ottenere risultati che da soli sarebbero irraggiungibili. Ma il team working non è sempre semplice: richiede impegno, ascolto, adattamento e la capacità di valorizzare le differenze. In questo articolo vedremo cosa significa lavorare in team e come farlo al meglio.

punti chiave da ricordare:

  • il lavoro di squadra è una delle skill più ricercate nel mondo del lavoro
  • lavorare in gruppo genera benefici sia per i singoli che per l’organizzazione: aumenta le performance del 12%, migliora la concentrazione del 64% e contribuisce alla soddisfazione lavorativa per l’89% dei lavoratori
  • regole per il team working: ruoli chiari, obiettivi condivisi, fiducia reciproca, supporto e comunicazione trasparente
  • ascolto attivo, gestione delle emozioni, pensiero critico, autonomia, capacità di adattamento e autorevolezza: queste sono le soft skills di chi sa fare gioco di squadra
  • per sviluppare la capacità di lavorare in team servono consapevolezza, formazione mirata e predisposizione ad apprendere da chi nel gruppo gestisce bene determinate dinamiche
lavoro di squadra
lavoro di squadra

cosa significa lavorare in team?

Un buon curriculum vitae a volte non basta per essere assunti. Sempre più spesso, infatti, i responsabili delle risorse umane valutano non solo le competenze tecniche, ma anche le cosiddette soft skills e la capacità di un candidato di inserirsi all’interno della nuova azienda e sposarne cultura, valori e filosofia. 

In questo senso, sapersi relazionare con gli altri ed essere in grado di collaborare è una competenza fondamentale per superare il processo di recruiting e avere successo, in campo lavorativo ma non solo.

Proprio per questo, capita che, durante il processo di selezione, i recruiter organizzino colloqui di gruppo per misurare sin dal primo momento la capacità dei candidati di interagire con potenziali colleghi.

Ma cosa vuol dire essere abili nel lavoro in team? Significa essere una persona collaborativa, paziente ed empatica, che accetta le opinioni altrui e si mostra disponibile ad aiutare gli altri.

Lavorare in gruppo vuol dire avere fiducia nell'operato degli altri e affidarsi ai colleghi senza timore.

Celebre a questo proposito è il libro Eleven Rings di Phil Jackson, uno degli allenatori più vincenti nella storia della NBA. Nel suo racconto, l’ex coach dei Chicago Bulls sottolinea come persino Michael Jordan, considerato uno dei più grandi giocatori di basket di tutti i tempi, abbia dovuto imparare a fidarsi dei compagni di squadra prima di poter conquistare il successo.

come lavorare in team?

Lavorare in team significa costruire relazioni di fiducia, collaborare con gli altri per raggiungere obiettivi comuni e mettere in campo competenze diverse. Ecco come farlo:

  • comunicare in modo chiaro. Esprimere le proprie idee, ascoltare attivamente gli altri e dare feedback in modo rispettoso sono elementi che fanno la differenza. Una comunicazione efficace evita incomprensioni, riduce i conflitti e permette di prendere decisioni condivise. Non significa semplicemente “parlare di più”, ma creare uno spazio sicuro in cui ogni voce possa essere ascoltata;
  • definire obiettivi comuni. Nessun gruppo può funzionare senza una meta condivisa. Avere chiari gli obiettivi da raggiungere aiuta ogni membro a capire il proprio ruolo e a lavorare nella stessa direzione. Gli obiettivi devono essere realistici, raggiungibili e misurabili, e devono essere comunicati apertamente a tutto il team. Quando ciascuno sa cosa si vuole ottenere e come il proprio contributo si inserisce nel quadro generale, la motivazione cresce e il lavoro diventa più efficace;
  • rispettare i ruoli e valorizzare le competenze. Riconoscere i ruoli di tutti i membri del gruppo permette di evitare sovrapposizioni, conflitti e inefficienze. Allo stesso tempo, è importante valorizzare le competenze individuali e metterle al servizio del team;
  • costruire fiducia. La fiducia è il collante che tiene unito un gruppo. Senza fiducia non può esserci collaborazione autentica. Le persone tendono a trattenere informazioni, temono di esporsi e lavorano in modo difensivo. Costruire fiducia significa mantenere le promesse, essere coerenti, ammettere gli errori e rispettare i tempi e i compiti assegnati. Quando ogni membro sa di poter contare sugli altri, il gruppo lavora in modo più fluido;
  • gestire i conflitti in modo costruttivo. I conflitti sono inevitabili quando persone diverse lavorano insieme, ma non sono necessariamente un male. Se gestiti correttamente, possono diventare un’occasione di crescita e miglioramento. È importante affrontarli subito, senza lasciarli crescere, e concentrarsi sul problema e non sulle persone. Il confronto aperto, basato sul rispetto reciproco, permette di trovare soluzioni condivise e rafforza il gruppo;
  • essere flessibili e pronti ad adattarsi. I contesti lavorativi cambiano rapidamente e con essi anche i progetti e le priorità. Lavorare bene in squadra significa sapersi adattare, accettare i cambiamenti e modificare strategie e comportamenti quando necessario. La flessibilità non riguarda solo le attività operative, ma anche l’apertura verso nuove idee e punti di vista;
  • condividere successi e responsabilità. Un team che lavora bene in gruppo celebra i risultati raggiunti insieme e affronta collettivamente anche gli insuccessi. Condividere successi rafforza la motivazione e il senso di appartenenza, mentre condividere responsabilità crea solidarietà e coesione.

quali sono i vantaggi di lavorare in gruppo?

Lavorare in gruppo genera benefici tangibili sia per le persone che per l’organizzazione. Nel dettaglio, i vantaggi del team working sono:

  • innovazione. Riunire competenze, esperienze e prospettive diverse stimola la creatività e porta a idee più innovative. Secondo uno studio di Gartner, i team eterogenei in termini di background e competenze ottengono performance migliori del 12%. La diversità, quindi, non è un ostacolo ma un acceleratore di risultati, perché amplia il ventaglio di punti di vista e rafforza la capacità di problem solving;
  • aumento della produttività. Lavorare insieme accresce l’impegno individuale e collettivo. Una ricerca pubblicata sul Journal of Experimental Social Psychology mostra che chi lavora in un contesto collaborativo rimane concentrato sui propri compiti per un tempo superiore del 64%, è meno soggetto ad affaticamento e produce risultati migliori. La collaborazione, dunque, è una leva potente anche per il benessere e la produttività delle persone;
  • aumento della soddisfazione lavorativa. Il team working influisce direttamente sul benessere percepito e sulla permanenza in azienda. Dati di Statista mostrano che l’89% dei lavoratori considera la collaborazione un fattore determinante per la propria soddisfazione professionale;
  • riduzione del rischio di fallimento. La scarsa collaborazione è una delle principali cause di insuccesso. Uno studio di Fierce Inc. evidenzia che l’86% dei lavoratori attribuisce i fallimenti sul lavoro a una collaborazione insufficiente. Il 97% ritiene inoltre che la mancanza di allineamento abbia un impatto diretto sul completamento delle attività. Investire nel lavoro di squadra permette quindi ridurre errori e ritardi e migliorare l’esecuzione dei progetti;
  • sviluppo delle soft skills. Il lavoro di gruppo offre l’opportunità di allenare competenze trasversali come l’ascolto attivo, l’empatia, la negoziazione e la gestione dei conflitti. Queste skills, sempre più richieste nel mercato del lavoro, si affinano proprio attraverso il confronto continuo con gli altri membri del team;
  • crescita professionale. Far parte di un team significa confrontarsi con persone con competenze e punti di vista diversi dai propri. Questo favorisce l’apprendimento continuo e stimola lo sviluppo personale e professionale, creando occasioni di crescita che difficilmente emergerebbero lavorando da soli;
  • miglioramento del clima aziendale. Collaborare in modo efficace rafforza i legami tra colleghi e crea un ambiente più sereno e inclusivo. Un buon clima interno aumenta la motivazione e la fiducia reciproca, elementi fondamentali per affrontare sfide e cambiamenti.

perché è importante il lavoro di gruppo?

“Nessun uomo è un’isola” scriveva John Donne, e quel verso, ripreso anche da Thomas Merton nel suo celebre saggio, ci ricorda che ogni individuo è parte di qualcosa di più grande. 

Questo principio vale ancora di più nelle organizzazioni, dove il successo non nasce mai dal lavoro del singolo, ma dal contributo di persone che collaborano insieme per raggiungere obiettivi comuni.

Il lavoro di gruppo è importante perché consente di raggiungere risultati che nessun individuo, per quanto competente e talentuoso, potrebbe ottenere da solo. Quando le persone lavorano insieme in modo coordinato, le loro capacità si amplificano a vicenda.

In un team ben organizzato, le differenze non sono un ostacolo ma una risorsa: ogni membro contribuisce con competenze, esperienze e prospettive diverse, arricchendo il processo decisionale e portando a soluzioni più efficaci e creative. 

quali sono le regole per lavorare in un team?

Perché il lavoro di gruppo sia davvero efficace, non basta mettere insieme persone con competenze diverse: serve metodo. Ogni team funziona grazie a un insieme di regole condivise che ne orientano il funzionamento e favoriscono la collaborazione. Ecco le più importanti:

  • definire ruoli chiari e ben definiti. Ogni membro del gruppo deve sapere con precisione di cosa si occupa, quali responsabilità ha e come il proprio contributo si inserisce nel lavoro collettivo;
  • nominare un team leader. Ogni team ha bisogno di una figura che coordini le attività, tenga unite le persone e monitori l’andamento del lavoro. Il leader non è un capo autoritario, ma un facilitatore. Guida il gruppo verso il raggiungimento degli obiettivi, media i conflitti e assicura che ognuno possa dare il meglio di sé;
  • stabilire obiettivi condivisi. Prima di iniziare qualsiasi lavoro di gruppo è fondamentale che tutti conoscano e comprendano lo scopo. Un obiettivo ben definito dà direzione, motiva e permette di valutare i progressi nel tempo;
  • favorire la fiducia reciproca e lo spirito di squadra. Nessun gruppo può funzionare se i suoi membri non si fidano l’uno dell’altro. La fiducia è ciò che consente di delegare, chiedere aiuto, condividere idee e affrontare le difficoltà insieme. Quando ogni componente sa di poter contare sugli altri, il team è più solido e resiliente;
  • rafforzare la motivazione e il supporto reciproco. La motivazione individuale è importante, ma nel lavoro di squadra è fondamentale anche quella collettiva. I membri del gruppo devono sostenersi a vicenda, incoraggiarsi e mantenere alta l’energia, soprattutto nei momenti di difficoltà;
  • comunicare in modo trasparente e costruttivo. Un team efficace comunica in modo chiaro, diretto e rispettoso. Il dialogo deve essere aperto e continuo, comprensibile a tutti e orientato alla risoluzione dei problemi. La trasparenza nella comunicazione rafforza la fiducia, previene conflitti e garantisce che tutti siano sempre allineati.

come si forma un gruppo di lavoro unito e di successo?

Gli sport di squadra e le attività di volontariato rappresentano spesso un ottimo punto di partenza per sviluppare competenze relazionali e capacità di collaborazione. Chi ha vissuto contesti di questo tipo ha infatti imparato sul campo cosa significa lavorare insieme per un obiettivo comune.

Gli insegnamenti appresi da queste esperienze extra-lavorative, però, non dovrebbero essere sfruttati soltanto per arricchire il curriculum o fare buona impressione durante il colloquio. Al contrario, dovrebbero diventare un riferimento costante lungo tutto il percorso professionale, guidando il modo in cui ci si relaziona agli altri e si contribuisce al successo del team.

La metafora sportiva è particolarmente efficace per descrivere ciò che accade anche all’interno delle aziende: proprio come una squadra può vincere solo se ogni giocatore mette da parte l’individualismo per concentrarsi sul risultato collettivo, così anche un gruppo di lavoro raggiunge i suoi obiettivi solo quando tutti i membri collaborano in modo coordinato e condividono lo stesso traguardo.

Un team coeso non nasce dall’oggi al domani, ma si costruisce giorno dopo giorno. Si discute, si fanno pause, si mangia insieme. A volte si trascorre del tempo di qualità anche fuori dall'ufficio con i membri del team. Sono questi momenti che favoriscono il team building, permettono di sviluppare la capacità di lavorare in gruppo e poi cementano i legami.

chi sa fare gioco di squadra.

Saper lavorare bene in team è una delle competenze trasversali più apprezzate in azienda e una delle più osservate già in fase di selezione. Durante i colloqui, infatti, i recruiter cercano di capire non solo quali sono le competenze tecniche del candidato, ma anche il suo modo di relazionarsi con gli altri e il contributo che può dare all’interno di un team. 

L’obiettivo è valutare l’attitudine alla collaborazione e osservare alcuni aspetti chiave del suo comportamento, come:

  • impatto che il suo modo di agire ha sugli altri membri del gruppo;
  • capacità di convincere e coinvolgere i colleghi su decisioni importanti;
  • modo in cui comunica e si relaziona con chi lo circonda;
  • gestione dello stress, perché chi riesce a mantenere la calma trasmette sicurezza e contribuisce a preservare un clima sereno e produttivo;
  • approccio all’analisi dei problemi e all’organizzazione del lavoro;
  • capacità di problem solving, fondamentale per prendere decisioni rapide e guidare il gruppo verso soluzioni efficaci senza creare tensioni.

Ma quali sono le caratteristiche delle persone davvero predisposte al lavoro di gruppo? Ci sono alcune soft skills che fanno la differenza e che possono essere allenate nel tempo:

  • ascolto attivo. Chi sa lavorare in squadra ascolta davvero gli altri e accoglie punti di vista diversi dal proprio;
  • gestione delle emozioni. Saper mantenere la calma e un atteggiamento costruttivo anche in situazioni di tensione è essenziale per favorire il dialogo e mantenere l’armonia del gruppo;
  • feedback chiari e rispettosi. Dare e ricevere feedback è parte integrante della collaborazione. Chi sa farlo in modo onesto ma non offensivo contribuisce a creare fiducia e a migliorare le performance collettive;
  • pensiero critico e autonomia. Lavorare in squadra non significa uniformarsi alle idee degli altri. Chi possiede spirito critico è in grado di esprimere opinioni proprie e sostenerle con argomentazioni solide, senza temere il confronto;
  • capacità di accettare le critiche. Saper accogliere feedback negativi senza mettersi sulla difensiva è un segnale di maturità professionale e apre la strada a confronti costruttivi e percorsi di crescita;
  • autorevolezza senza arroganza. Avere fiducia nelle proprie capacità è importante, ma lo è altrettanto non sovrastare gli altri. L’equilibrio tra sicurezza e umiltà è ciò che rende una persona un punto di riferimento all’interno del gruppo.

Chi possiede queste qualità lavora bene con gli altri e diventa anche un elemento trainante per il team. Favorisce la collaborazione, rafforza la coesione e contribuisce a costruire un ambiente di lavoro positivo.

come sviluppare la capacità di lavorare in team.

La capacità di lavorare in team non è un talento innato: si può imparare, coltivare e migliorare nel tempo. 

Il primo passo è sempre la consapevolezza. Quando si avverte che alcune dinamiche della collaborazione non appartengono del tutto al proprio modo di essere, bisogna fermarsi a riflettere sulle proprie abitudini e sul proprio modo di relazionarsi con gli altri. Solo un’analisi onesta dei propri punti di forza e dei propri punti di debolezza permette di sviluppare strategie efficaci per crescere e migliorare.

Uno degli strumenti più utili per acquisire questa consapevolezza è il Feedback 360°, un metodo di valutazione che raccoglie opinioni e osservazioni da parte di tutte le persone con cui si lavora - responsabili, colleghi, collaboratori e persino clienti. Le informazioni ottenute vengono incrociate con i risultati di un questionario di autovalutazione, offrendo così un quadro completo delle proprie competenze e dei comportamenti percepiti dagli altri.

Attraverso questo tipo di analisi è possibile ricevere indicazioni preziose su aspetti come:

  • capacità di leadership e guida del gruppo;
  • efficacia nel lavoro di squadra e nella collaborazione;
  • chiarezza e qualità della comunicazione;
  • visione strategica e orientamento agli obiettivi;
  • flessibilità e adattabilità ai cambiamenti;
  • capacità organizzative e di gestione delle priorità;
  • problem solving e decision making.

I risultati di un Feedback 360° sono utili sia per l’azienda, che può valorizzare meglio i propri talenti, sia per il singolo individuo, che ha così la possibilità di comprendere con maggiore chiarezza i propri punti di debolezza e decidere su quali soft skills investire.

Una volta individuate le aree da migliorare, il passo successivo è agire: partecipare a corsi di formazione, chiedere feedback continui ai colleghi, osservare chi nel team gestisce bene determinate dinamiche e apprendere da loro. Anche le esperienze extra-lavorative - come lo sport o il volontariato - possono rappresentare ottime palestre per sviluppare spirito di squadra, capacità comunicative e adattabilità.

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