La ricerca di un nuovo lavoro è un momento di grandi opportunità. Questo è vero soprattutto per coloro che sono attualmente beneficiari della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI). 

Grazie agli incentivi previsti dalla legge 9 agosto 2013, n. 99, i percettori di NASpI possono rappresentare una scelta vantaggiosa per i datori di lavoro. In particolare, per coloro che assumono con contratti a tempo pieno e indeterminato.

In questo scenario, far emergere il proprio status di disoccupazione nel curriculum non è solo accettabile, ma può rivelarsi strategicamente utile. Ecco perché invece di nascondere la propria situazione, è importante sapere come trasformare la disoccupazione in un punto di forza che attiri l'attenzione dei potenziali datori di lavoro.

Vediamo, dunque, in che modo la legge sostiene i beneficiari della NASpI. In questo articolo, scoprirai come indicare lo stato di disoccupazione nel curriculum vitae per incrementare le opportunità lavorative.

percettori di naspi che crea il cv
percettori di naspi che crea il cv

citare la naspi e la disoccupazione nel curriculum è importante.

La legge prevede che al datore di lavoro che assume a tempo pieno e indeterminato lavoratori percettori di NASpI, spetta un contributo mensile pari al 20% dell'indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore.

L’incentivo è escluso per quei lavoratori che nei sei mesi precedenti siano stati licenziati da parte di un’impresa dello stesso o diverso settore di attività che, al momento del licenziamento, presenta assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli dell'impresa che assume, oppure risulta con quest'ultima in rapporto di collegamento o controllo.

come fruire dell’incentivo.

La Circolare INPS n. 175/2013 ha chiarito le modalità operative per fruire dell’incentivo dato dall’assunzione di lavoratori in disoccupazione.

Il beneficio è riferito alle assunzioni a tempo pieno e indeterminato di soggetti in godimento della NASpI. La misura interessa anche lavoratori che siano destinatari di NASpI. In sostanza, si tratta di soggetti che, avendo inoltrato istanza di concessione, abbiano titolo alla prestazione ma non l’abbiano ancora percepita. 

Il datore può, inoltre, accedere all’incentivo anche in caso di trasformazione a tempo pieno e indeterminato di un rapporto a termine già instaurato con un lavoratore, titolare di NASpI. Questo nel caso in cui sia stata sospesa la corresponsione della prestazione in conseguenza della sua occupazione a tempo determinato.

Possono accedere alla nuova misura incentivante tutti i datori di lavoro. La misura si applica anche in riferimento ai lavoratori assunti a scopo di somministrazione. 

In conclusione, indicare in modo chiaro la NASpI nel curriculum vitae può rendere ancora più appetibili agli occhi delle aziende, aumentando le probabilità di essere assunti.

come scrivere sul curriculum che sono in disoccupazione?

L’idea di scrivere sul curriculum il proprio stato di disoccupazione può creare disagio. Si può temere di fare brutta figura, avere paura di essere giudicati come dei “nullafacenti” o di aver sbagliato qualcosa nelle precedenti esperienze lavorative. 

Se si è assaliti da questi dubbi, il primo passo da compiere è quello di archiviare e rimuovere simili timori. Chiunque può trovarsi in disoccupazione per i più svariati motivi. Dalla chiusura o riduzione dell’attività di un’azienda a cambiamenti sul mercato del lavoro, fino a ragioni personali che portano a salti di carriera. Ad esempio, spostamenti da una città all’altra, trasformazione nei tempi e nelle modalità di lavoro. 

Oggi, il mondo del lavoro è molto più fluido e variabile di un tempo. Dunque, non c’è nulla di male a trovarsi in questa posizione. La vera sfida, piuttosto, è riuscire a comunicare il proprio stato occupazionale in maniera efficace.

Per farlo nel modo migliore si può aggiungere una sezione chiamata "Stato attuale" o "Situazione professionale" nel proprio curriculum. Può essere inserita in luogo del sommario, sotto i propri dati personali o in una finestra sufficientemente visibile nella prima pagina del cv.  In questo modo si può chiarire in maniera evidente il fatto che si è attualmente in cerca di lavoro o che si potrebbe essere disponibili in breve tempo. 

L’importante è essere il più possibile onesti e trasparenti.

Inoltre, anche se si è disoccupati, è sempre importante sottolineare le proprie competenzeesperienze passate e realizzazioni rilevanti per il lavoro che si sta cercando. Metti in evidenza ciò che hai raggiunto in passato e come queste esperienze possono essere applicate alla tua prossima opportunità lavorativa.

come giustificare il periodo di inattività nel curriculum vitae?

Il periodo di inattività non deve essere giustificato, ma - se lo si ritiene opportuno - può essere motivato.

Puoi brevemente menzionare la ragione della disoccupazione. Ad esempio, si potrebbe dire che si è stati licenziati a causa di una riduzione del personale. Oppure, che si è deciso di lasciare il proprio lavoro precedente per concentrarsi su nuove opportunità.

Evita di utilizzare parole o frasi negative come "senza lavoro" o "disoccupato". Sono preferibili espressioni come "in transizione professionale" o "in cerca di nuove opportunità lavorative".

Se durante un colloquio di lavoro ti vengono fatte domande sulla disoccupazione, rispondi con fiducia concentrandoti sulle tue capacità e sul valore che puoi portare all'azienda. È bene ricordare che la disoccupazione è una fase temporanea nella carriera. Concentrarsi sulle proprie abilità, esperienze e obiettivi futuri può aiutare a presentarsi in modo positivo ai potenziali datori di lavoro.

esempi di curriculum con disoccupazione/Naspi: cosa scrivere e come inserire l'informazione.

Scrivere un curriculum con disoccupazione Naspi non richiede modifiche sostanziali. Si può - e si deve - partire dalla classica struttura di un curriculum tradizionale, inserendo tutte le informazioni e i dati necessari, incluso il dato relativo alla disoccupazione:

  • dati personali / anagrafica
  • riassunto professionale 
  • situazione professionale (es. “in cerca di lavoro”)
  • esperienze professionali 
  • periodo di disoccupazione (inizio e fine naspi)
  • formazione /istruzione
  • competenze
  • conoscenze informatiche
  • lingue
  • attività extra curriculari 
  • interessi

Se lo ritieni opportuno, puoi inserire una frase, alla fine del paragrafo “riassunto professionale” oppure in quello relativo al periodo di disoccupazione, che spieghi sinteticamente la ragione della disoccupazione. Ad esempio:

  • Ho interrotto l’ultimo rapporto di lavoro per motivi familiari temporanei, risolti i quali ho deciso di tornare nel mondo del lavoro.
  • In disoccupazione dalla data X, nella quale l’azienda Y ha attuato un’azione di ridimensionamento / ha dichiarato il fallimento.
  • Ho concluso la mia ultima esperienza lavorativa per dedicarmi a tempo pieno, per un periodo definito, all’acquisizione delle competenze necessarie ad accedere al ruolo di lavoro desiderato (specificare).

cosa scrivere sulla lettera di presentazione.

Prima di tutto, è bene iniziare la lettera di presentazione con un saluto formale e una breve introduzione. Puoi includere il tuo nome, la posizione per cui ti stai candidando e come hai scoperto l'opportunità lavorativa. Spiega perché sei interessato a quella specifica posizione o azienda. Cita aspetti del lavoro o dell'azienda che ti attraggono e dimostra il tuo interesse genuino.

In seguito, puoi menzionare che sei attualmente in cerca di nuove opportunità lavorative. Non è necessario entrare in dettagli eccessivi, ma puoi affermare che stai cercando di fare il prossimo passo nella tua carriera. Metti in evidenza le tue competenze  e concentrati su come le tue capacità passate possono contribuire al successo dell'azienda. Puoi anche menzionare corsi di formazione che hai seguito o come hai utilizzato il periodo di disoccupazione per acquisire nuove competenze.

Concludi la lettera di presentazione in modo professionale, ringraziando per l'attenzione e dicendo che sei disponibile per un colloquio.

cosa scrivere su LinkedIn.

Similmente a quanto visto finora per il curriculum e per la lettera di presentazione, non bisogna preoccuparsi eccessivamente dello stato di disoccupazione su LinkedIn. Concentrati, invece, su competenze e volontà. LinkedIn, inoltre, offre la possibilità di attivare la funzione "Open to Work" che indica apertamente che si è in cerca di lavoro. Questa funzione può essere vista da recruiter e può aumentare la visibilità per le opportunità di lavoro.

Interagisci con la community di LinkedIn con commenti e condivisioni relative al tuo settore o all'industria in cui desideri lavorare. Segui le aziende e i recruiter delle aziende di tuo interesse  e mantieni il tuo profilo aggiornato con nuove esperienze, competenze e obiettivi di carriera man mano che si sviluppano.

valorizzare corsi di formazione e attività svolte nel periodo di percezione della naspi.

Se durante il periodo di disoccupazione hai lavorato su progetti freelance, volontariato o hai partecipato a corsi di formazione, evidenzia queste attività per dimostrare il tuo impegno e la tua continua crescita professionale. Anche se si tratta di attività extra-lavorative, queste servono a dimostrare che sei una persona attiva, piena di voglia di fare, di imparare e di metterti in gioco. Non sottovalutare dunque l’importanza di tali attività. 

A seconda della posizione per la quale ti stai candidando, puoi approfondire i corsi o altre attività che ti hanno portato ad acquisire competenze o a sviluppare capacità che, per quel ruolo, si potrebbero rivelare particolarmente utili, che si tratti di hard skills (ad esempio potresti aver imparato ad utilizzare un nuovo software) o di soft skills (come abilità comunicative o capacità di lavorare in squadra).

vuoi creare un curriculum perfetto? Scarica la nostra guida gratuita e scopri tutti i nostri consigli.

scarica la guida

vuoi creare un curriculum perfetto? scopri i nostri consigli

scarica la guida gratuita

corsi di formazione professionale

scopri i corsi