Nel panorama sempre più dinamico e tecnologicamente avanzato del mondo del lavoro, l'intelligenza artificiale sta giocando un ruolo progressivamente più importante. Tra le molte applicazioni dell'AI, una delle più rivoluzionarie è rappresentata dai sistemi di chatbot basati su modelli di linguaggio avanzati, come ChatGPT di OpenAI.  

Questa potente piattaforma di elaborazione del linguaggio naturale ha dimostrato di avere il potenziale per trasformare radicalmente le modalità di comunicazione e collaborazione nel contesto lavorativo.

ChatGPT è un esempio di Intelligenza Artificiale Generale (AGI) che utilizza modelli di apprendimento automatico per comprendere e generare testo in modo simile a un essere umano. Dotato di una vasta quantità di conoscenza e di una capacità di apprendimento continuo, ChatGPT è in grado di rispondere a domande, fornire informazioni, generare testo coerente e persino svolgere compiti specifici. Questo lo rende uno strumento estremamente versatile e utile in diversi ambiti lavorativi.

In questo articolo, scopriremo come funziona ChatGPT e i risvolti che sta avendo e che avrà l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la gestione delle risorse aziendali e l’organizzazione del lavoro.

indice dei contenuti di questo articolo:

ragazzo utilizza ChatGPT al lavoro
ragazzo utilizza ChatGPT al lavoro

come funziona ChatGPT

ChatGPT è un modello di intelligenza artificiale addestrato attraverso una molteplicità di fonti e sviluppato con il machine learning, ossia tramite un processo di addestramento continuo.

L’addestramento avviene sotto supervisione, sottoponendo all’intelligenza artificiale coppie di frasi, costituite da un input e una risposta associata, in modo tale da farle apprendere le basilari relazioni linguistiche tra il contesto di input e la risposta coerente ad esso.

È bene sottolineare, però, che ChatGPT non possiede competenze o conoscenze specifiche, se non quelle apprese attraverso le fonti utilizzate durante la fase di addestramento.

comprendere le potenzialità dell'A.I nel contesto lavorativo.

L'impatto dell’intelligenza artificiale (A.I) sulla società contemporanea ha una portata enorme che, inevitabilmente, sta andando ad influenzare anche il mondo del lavoro, da svariati punti di vista.

Secondo quanto emerso dall’indagine di Randstad Global Technologies sulle implicazioni dell’intelligenza artificiale nella trasformazione digitale, oltre 33 milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti e più di sei milioni in UK sono soggetti ad automazione attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, in particolare quando si parla del settore bancario e di quello dell’informazione.

I numeri dicono, quindi, chiaramente che molte aziende e organizzazioni stanno affidando con sempre maggiore frequenza compiti ripetitivi all’AI, allo scopo di far concentrare i lavoratori su mansioni a più alto valore aggiunto. Sono esempi di questo tipo di cambiamento l’assegnazione all’intelligenza artificiale di task quali l’elaborazione dei dati o l’estrazione di informazioni dai documenti.

Tutto ciò ha consentito di migliorare l’efficienza operativa, sfruttando la potenza di calcolo della macchina, ottimizzando di conseguenza le operazioni aziendali, la gestione e allocazione delle risorse, nonché la pianificazione strategica.

L'apprendimento automatico e l'analisi dei dati dell’intelligenza artificiale, infatti, possono essere utilizzati per identificare inefficienze, prevedere la domanda dei clienti o ottimizzare la gestione delle scorte.

L’A.I può, inoltre, supportare il processo decisionale fornendo analisi approfondite e raccomandazioni basate sui dati. L’intelligenza artificiale è, infatti, in grado di elaborare moli enormi di informazioni, di identificare pattern o tendenze nascoste. E, sulla base di questi, di migliorare le previsioni di risultati futuri.

Anche il servizio clienti sta beneficiando del supporto dell’intelligenza artificiale. Basti pensare ai chatbot utilizzati per risolvere le richieste di servizio e, persino, per svolgere compiti transazionali.

L'AI, poi, può essere utilizzata per guidare l'innovazione e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi. L'apprendimento automatico può aiutare a identificare nuovi modelli di domanda, suggerire nuove funzionalità e migliorare i processi di progettazione. A questo aspetto è strettamente legato quello del marketing mirato, che personalizza in maniera sempre più efficace l’esperienza del cliente. L'analisi dei dati, in questo senso, può aiutare a comprendere meglio i bisogni e le preferenze dei clienti e offrire loro prodotti e servizi mirati e rilevanti.

aggiornare le competenze e apprendimento continuo

L’addestramento dell’intelligenza artificiale e il suo sviluppo hanno fatto emergere, una volta di più, sia per le macchine, ma anche per gli esseri umani, la necessità di un apprendimento continuo, in cui entrambe le parti lavorano in sinergia per raggiungere il comune scopo di migliorare le proprie prestazioni nel tempo.

Le previsioni del World Economic Forum ci dicono, ad esempio, che quasi un lavoratore su due (44%) dovrà necessariamente cambiare il proprio set di competenze nei prossimi cinque anni. Ci sarà molto più bisogno, infatti, di problem solver e figure altamente specializzate, soprattutto nel campo della salute, del cambiamento climatico e della gestione ambientale.

D’altra parte, anche gli algoritmi di machine learning possono essere addestrati e affinati utilizzando le conoscenze e le esperienze umane, migliorando così le capacità delle macchine di comprendere e rispondere alle sfide complesse.

D’altra parte, l’intelligenza artificiale e l’automazione stanno – e lo faranno sempre di più anche in futuro – cambiando quelle che sono le competenze richieste agli esseri umani.  È, quindi, importante promuovere l'apprendimento continuo e la riqualificazione per consentire agli individui di adattarsi a nuovi ruoli e responsabilità nell'era dell'automazione.

collaborazione uomo-macchina: come lavorare in sinergia con ChatGPT

Lo sviluppo e l’utilizzo crescente dell’intelligenza artificiale sta ormai da diverso tempo facendo emergere il complesso tema della collaborazione uomo-macchina. Anche e soprattutto nel mondo del lavoro, strumenti come ChatGPT possono stravolgere enormemente l’organizzazione e la suddivisione dei task nel contesto professionale..

L’idea, come accennato, è quella di migliorare l’efficienza dei risultati sfruttando la sinergia tra i due. Questa collaborazione, infatti, sfrutta le competenze uniche di entrambi i partecipanti, combinando le capacità cognitive degli esseri umani con la potenza di calcolo e l'elaborazione dei dati delle macchine.

Un primo aspetto che emerge, quindi, è quello della complementarietà delle competenze. Da una parte, gli umani eccellono nella creatività, nell'adattamento al contesto, nella comprensione del significato sottinteso e nella presa di decisioni etiche complesse. Dall’altra, le macchine possono elaborare grandi quantità di dati in modo rapido ed efficiente, individuare pattern nascosti, fornire analisi approfondite e automatizzare compiti ripetitivi. Ne consegue un binomio che possiede un’intelligenza aumentata, per cui le macchine supportano e ampliano le capacità umane.

Alle macchine possono essere affidati compiti ripetitivi, noiosi o pericolosi, consentendo agli esseri umani di concentrarsi su attività di valore aggiunto maggiore che richiedono creatività, intuizione e interazione sociale. L'automazione dei compiti resa possibile da tool di AI quali ChatGPT può migliorare l'efficienza e ridurre gli errori umani, consentendo agli esseri umani di dedicarsi a compiti più complessi. I lavoratori rimangono responsabili delle decisioni finali e devono comprendere le limitazioni delle macchine,, garantendo la trasparenza e l'interpretabilità dei loro processi decisionali.

Stando ai dati evidenziati da Randstad Global Technologies, le nuove dinamiche dettate da questa rinnovata interazione uomo-macchina e favorite dallo sviluppo tecnologico avranno inevitabilmente un impatto sui posti di lavoro, in particolare in determinati settori. 

Tra i più penalizzati ci potrebbero essere gli addetti all’inserimento dati, settore nel quale si stima una perdita di quasi otto milioni di posti di lavoro nei prossimi cinque anni. A seguire, le segreterie amministrative ed esecutive (oltre cinque milioni di posti di lavoro in meno nei prossimi cinque anni) e, infine, sul gradino più basso di questo podio, gli addetti alla contabilità e buste paga, con una stima di perdita vicina ai cinque milioni di posti di lavoro nel prossimo quinquennio. 

Di contro, invece, secondo quanto emerso dal World Economic Forum, i lavori che potrebbero far registrare un’espansione significativa nel prossimo futuro sono l’operatore di macchine agricole, l’autista di autocarri pesanti e autobus e l’insegnante di formazione professionale.

scrivere prompt efficaci per ChatGPT

Quando si parla di ChatGPT, o più in generale dei sistemi di Natural Language Processing (NLP) è fondamentale riuscire a guidare al meglio la macchina. Nel caso specifico dello strumento realizzato da OpenAI, esistono una serie di consigli per scrivere prompt efficaci e addestrare l’AI. 

Ecco quali sono le principali regole da seguire per utilizzare ChatGPT sul lavoro.

  1. Definizione del ruolo di ChatGPT:
    il primo passo cruciale è definire il ruolo di ChatGPT nella conversazione. È importante stabilire l'identità che l'AI dovrà assumere nella conversazione. Può essere un avvocato, un esperto di digital marketing o una qualsiasi altra professione e area tematica di interesse, l’importante è stabilire i panni che la macchina dovrà vestire. Questa chiara definizione aiuterà l'AI a fornire risposte pertinenti e informate.
  2. Definizione del contesto: 
    è altrettanto importante fornire un quadro chiaro del contesto in cui avviene la conversazione. Specifica il pubblico di riferimento al quale la macchina deve rivolgersi - un pubblico specialistico/accademico oppure un uditorio di bambini piccoli. Inoltre, una buona opzione è indicare il canale di comunicazione utilizzato.
  3. Adattamento di tono e formato:
    indicare il tono, lo stile e il formato adeguati al contesto specifico migliorerà le risposte della macchina. In questo modo ChatGPT potrà capire se il testo generato dovrà essere inserito nel corpo mail di una comunicazione formale, come copy di un post sui social oppure come testo di un articolo.
  4. Utilizzo di verbi chiari e frasi affermative: 
    per ottenere risposte di qualità da ChatGPT, utilizza verbi chiari e costruisci frasi affermative, evitando se possibile, le negazioni. Se desideri uno stile di scrittura più informale, invece di richiedere all'AI di evitare le formalità, chiedi di "Riformulare il testo in modo informale".
  5. Considerare il limite di 4096 token:
    un altro tema importante è la lunghezza del nostro prompt. ChatGPT ha un limite di input di 4096 token (circa 4000 parole). Avvicinarsi a questo limite può generare risposte incomplete. Il modo migliore è rendere sintetica la domanda e lavorare per passaggi intermedi
  6. Utilizzo del chained prompting:
    il chained prompting è la risposta al problema emerso nel punto precedente. Si tratta, in poche parole, di un approccio utile per gestire richieste complesse. Come funziona? Bisogna suddividere la richiesta in passaggi intermedi collegati l’uno all’altro. Questa tecnica permette a ChatGPT di generare risposte più specifiche. Utilizza prompt diversi ma connessi per guidare l'AI attraverso ciascuna fase del processo.
  7. Applicazione del one-shot prompting: 
    un’altra tecnica utile è quella del one-shot prompting, che consiste nel fornire esempi contestuali insieme alla richiesta. Questa strategia permette all'AI di comprendere meglio le tue aspettative e di fornire risposte coerenti. Per ottenere i risultati migliori bisognerebbe fornire tra i 2 e i 5 esempi rilevanti.

adattabilità e flessibilità nel contesto di automazione del lavoro

L'automazione del lavoro comporta l'utilizzo di tecnologie, quali ChatGPT, e sistemi automatizzati per svolgere compiti e processi precedentemente eseguiti dagli esseri umani. Tuttavia, per garantire un'automazione efficace e di successo, sono necessarie adattabilità e flessibilità adeguate.

Per raggiungere questo obiettivo, il processo di automazione dovrebbe essere, innanzitutto, scalabile per adattarsi alle esigenze e alle dimensioni dell'organizzazione. Deve essere in grado, in altre parole, di gestire un aumento o una diminuzione della domanda di lavoro senza comprometterne l'efficienza o la qualità.

I sistemi automatizzati, inoltre, dovrebbero essere facilmente programmabili e modificabili per adattarsi a nuovi compiti o processi. Ciò consentirebbe, infatti, di aggiornare e personalizzare l'automazione in risposta ai cambiamenti delle esigenze aziendali e delle tecnologie disponibili.

Un altro tema chiave per adattare l’automazione al contesto lavorativo è quello dell’interoperabilità: gli strumenti e i sistemi di automazione dovrebbero essere in grado di integrarsi con altri sistemi esistenti nell'ambiente di lavoro. L'interoperabilità facilita lo scambio di dati e informazioni tra diversi sistemi, consentendo una gestione più efficace e una maggiore flessibilità nell'automazione dei processi.

D’altra parte, l’adattabilità è una capacità che, anche nel caso delle macchine, può essere migliorata attraverso l’addestramento e l’utilizzo di algoritmi di apprendimento automatico.Come ChatGPT, anche nel mondo del lavoro i sistemi automatizzati possono imparare dai dati e dagli input degli utenti, adattandosi e migliorando le proprie prestazioni nel tempo. Ciò consente all'automazione di adattarsi a nuove situazioni e di affrontare compiti via via più complessi.

Nell’ottica di un’efficace collaborazione uomo-macchina, poi, è importante che l’automazione del lavoro venga monitorata e gestita in modo proattivo. I sistemi automatizzati, infatti, dovrebbero essere supervisionati per garantire che funzionino correttamente e che siano allineati agli obiettivi aziendali. Inoltre, è necessario avere meccanismi di gestione per apportare modifiche e aggiornamenti in modo tempestivo in risposta ai feedback degli utenti e ai cambiamenti nell'ambiente di lavoro.

L'adattabilità e la flessibilità  di strumenti come ChatGPT nel mondo del lavoro sono fondamentali per garantire che l'automazione delle attività sia efficace, efficiente e in grado di affrontare le sfide in evoluzione. L'automazione dovrebbe essere considerata come un processo dinamico, in cui le soluzioni automatizzate sono continuamente valutate, adattate e ottimizzate per rispondere ai cambiamenti nelle esigenze e negli obiettivi dell'organizzazione.

intelligenza artificiale e organizzazione del lavoro

Come già accennato, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale sta avendo un grosso impatto anche sull’organizzazione del lavoro. Abbiamo parlato, ad esempio, della progressiva automazione del lavoro consentita da ChatGPT,  soprattutto se si tratta di task standardizzati e ripetitivi.

Ciò consente una riallocazione delle risorse più efficace, con una conseguente ottimizzazione dei processi, grazie alla riduzione degli errori, nonostante una mole di dati analizzati ed elaborati decisamente superiore.

Una migliore organizzazione del lavoro passa anche da decisioni prese più consapevolmente, sulla base dei dati e di analisi approfondite. Gli assistenti virtuali basati sull'AI possono fornire supporto ai dipendenti nell'esecuzione di compiti, rispondere a domande comuni, offrire istruzioni e fornire informazioni. Ciò può aumentare l'efficienza e consentire ai dipendenti di accedere rapidamente alle risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro.

L'AI può, quindi, aprire la strada a nuovi modelli di lavoro, e migliorare quelli già esistenti, come lo smart working e la gig economy, grazie ad una maggiore flessibilità nella gestione delle risorse e un più efficiente accesso ai talenti globali (leggi anche: lavoro flessibile: perché è importante).

È evidente, alla luce dei grandi cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo del lavoro, che anche il settore HR dovrà adattarsi e ridefinire i propri paradigmi e le proprie priorità. 

Al fine di rendere sempre più fluido ed efficiente il rapporto tra uomo e macchina, infatti, sarà necessario dare priorità all’apprendimento in ogni fase della carriera di un lavoratore, garantendo ampio spazio alla creatività e alla capacità di analisi di ciascuno. 

I responsabili delle risorse umane dovranno supportare i dipendenti e favorirne i percorsi di formazione e sviluppo, perché il mondo del lavoro del futuro richiederà professionisti sempre più specializzati come risultato dell’innovazione tecnologica.

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