La costruzione di un futuro previdenziale solido e sicuro rappresenta oggi una delle sfide più significative per lavoratori e aziende. In uno scenario economico e demografico caratterizzato da crescente incertezza, la necessità di integrare la previdenza obbligatoria diventa non solo opportuna, ma essenziale per garantire il mantenimento di un adeguato tenore di vita dopo il pensionamento.

I piani di pensionamento aziendali sono quindi strumenti strategici di eccellenza, capaci di coniugare le esigenze di sicurezza economica dei dipendenti con gli obiettivi di valorizzazione del capitale umano delle imprese.

piano di pensionamento aziendale
piano di pensionamento aziendale

cosa è un piano di pensionamento aziendale.

Un piano di pensionamento aziendale è una forma di previdenza complementare che viene istituita dal datore di lavoro per integrare le prestazioni del sistema pensionistico obbligatorio. 

Noto anche come fondo di previdenza, il fondo pensione aziendale non è obbligatorio per i dipendenti: ciascun lavoratore può decidere di aderirvi - in maniera singola o collettiva. 

Per meglio comprendere cosa sia un piano di pensionamento aziendale bisogna ricordare che questo strumento si inserisce all’interno di un ecosistema di strumenti previdenziali aziendali, quali: 

  • fondi pensione chiusi, la forma più diffusa di previdenza aziendale. In questo caso il lavoratore che aderisce beneficia anche del contributo del datore di lavoro; 
  • fondi pensione aperti (aziendali), istituiti da banche, compagnie assicurative, società di gestione dei risparmi (SGR) o società di intermediazione immobiliare. L’adesione è libera e volontaria, sia collettiva; 
  • piani pensionistici individuali aziendali (PIP), forme pensionistiche complementari istituite da compagnie assicurative che possono essere promosse dalle aziende come benefit per i dipendenti. 

A prescindere dalla tipologia di piano pensionistico aziendale proposto o al quale si decide di aderire, è opportuno sottolinearne la natura totalmente volontaria dell’adesione da parte del lavoratore, unita all’incentivo economico fornito dal contributo aziendale. 

In alcuni casi possono essere previste una serie di agevolazioni fiscali, riconosciute anche a favore dei familiari fiscalmente a carico. 

come funziona un piano di pensionamento aziendale.

Il funzionamento del piano pensionistico aziendale si basa sul principio fondamentale della capitalizzazione individuale. Infatti, il fondo pensione funziona con la capitalizzazione, ossia i contributi versati vengono destinati ad un conto individuale intestato all'aderente, su cui vengono sommati anche i rendimenti ottenuti nel corso degli anni. 

Questo meccanismo permette di costruire nel tempo un patrimonio previdenziale personalizzato, dove i contributi versati dal datore di lavoro, insieme a quelli del dipendente e agli eventuali conferimenti del TFR, vengono investiti sui mercati finanziari secondo strategie diversificate. 

La posizione individuale del lavoratore è costituita dai contributi versati dal lavoratore e dal datore di lavoro alla forma pensionistica complementare e dai rendimenti ottenuti, al netto dei costi, attraverso l'investimento sui mercati finanziari dei contributi stessi. 

La gestione degli investimenti è regolamentata da precise normative che privilegiano la prudenza e la sicurezza. Le forme pensionistiche complementari, nella gestione degli investimenti, sono tenute al rigoroso rispetto di regole di prudenza, definite per Legge. Tali regole devono tener conto della finalità previdenziale e non speculativa dell'investimento stesso. 

Un aspetto particolarmente vantaggioso riguarda il contributo del datore di lavoro nei fondi pensione chiusi: il contributo dell'azienda al fondo pensione rappresenta uno dei vantaggi offerti dai fondi negoziali, dove la percentuale di versamento aziendale varia a seconda del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato. A fronte del versamento del contributo minimo, infatti, si attiva quello del datore di lavoro che, in moltissimi casi, va a raddoppiare il contributo del lavoratore.

Per i dipendenti del settore privato, esiste inoltre la possibilità di scegliere se lasciare il TFR in azienda o nel fondo pensione. Quando il lavoratore non effettua una scelta esplicita entro sei mesi dall'assunzione, scatta il meccanismo del “silenzio-assenso”: il TFR viene conferito nel Fondo Pensione previsto dal CCNL di riferimento.

quali sono i vantaggi di un piano di pensionamento aziendale.

I piani di pensionamento aziendali offrono una molteplicità di vantaggi per chi vi aderisce che si articolano su diversi livelli: 

  • economico. Il principale beneficio consiste nella possibilità di incrementare in modo significativo la futura pensione pubblica. Questo aspetto assume particolare rilevanza considerando che le prestazioni del sistema pensionistico obbligatorio sono meno significative che in passato, sia per chi valuta come si può chiedere la pensione anticipata sia per chi matura i requisiti per la pensione di vecchiaia;
  • fiscale. Tra i vantaggi della previdenza complementare ci sono le agevolazioni fiscali previste dalla legge. La deducibilità dei contributi fino a 5.164,57€ annui permette di ridurre il reddito imponibile, con conseguenti risparmi sull'IRPEF. Inoltre, la tassazione sul rendimento è agevolata dal 15% in giù, arrivando a un minimo del 9% con 35 anni di iscrizione a una forma di previdenza integrativa; 
  • flessibilità. La previdenza complementare, infatti, consente di scegliere liberamente come riscuotere quanto versato. Ad esempio, si può decidere di ritirare il 100% del maturato in forma di rendita, oppure il 50% in forma di rendita e il restante 50% in forma di capitale. La flessibilità dei fondi pensione aziendali è particolarmente utile per chi considera le opzioni di lavorare in pensione;
  • anticipazioni, ossia un importante strumento di liquidità. Quando ci si trova ad affrontare una spesa improvvisa si può richiedere un'anticipazione, oppure il riscatto della posizione individuale maturata fino a quel momento (nei casi di necessità previsti dalla normativa, come motivi sanitari e l'acquisto o la ristrutturazione della casa); 
  • protezione ereditaria, sebbene spesso sottovalutato. I fondi pensione possono essere ereditati e spesso sono esenti da imposta di successione, offrendo tutele complementari alla pensione di reversibilità.

L'azienda che propone ai suoi dipendenti una forma di previdenza complementare può beneficiare di una serie di vantaggi fiscali concessi dalla normativa in tema di previdenza complementare. Tra questi: 

  • deducibilità dei contributi versati per i dipendenti;
  • esenzione dalla rivalutazione annua del TFR conferito ai fondi;
  • riduzione degli oneri sociali.

I piani di pensionamento aziendali non rappresentano esclusivamente uno strumento di ottimizzazione fiscale, ma costituiscono principalmente un elemento strategico di welfare aziendale e di costruzione dell'immagine corporate. 

L'implementazione di questi programmi previdenziali comunica ai dipendenti l'attenzione dell'azienda verso il loro benessere a lungo termine, rafforzando il senso di appartenenza e la fidelizzazione del personale. 

Dal punto di vista dell'employer branding, offrire un piano pensionistico complementare posiziona l'azienda come datore di lavoro responsabile e lungimirante, elemento che acquisisce crescente rilevanza nel mercato del lavoro contemporaneo, particolarmente nell'attrarre e trattenere talenti qualificati. 

Questo benefit tangibile contribuisce significativamente alla employee value proposition, distinguendo l'organizzazione dai competitor e dimostrando un impegno concreto verso la sicurezza economica futura dei collaboratori. 

L'investimento in previdenza complementare si può tradurre, quindi, in un miglioramento del clima aziendale e in un potenziamento della reputazione dell'impresa nel panorama del mercato del lavoro.

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