Sono tante le novità che riguardano le agevolazioni sulle assunzioni previste per il 2023, in particolare sui nuovi contratti a tempo indeterminato e sulla trasformazione dei contratti a tempo determinato.

Dagli over 50 agli under 36 fino ai percettori del Reddito di cittadinanza (o nuovo Assegno di inclusione), sono molteplici le categorie per le quali sono previste le assunzioni agevolate.

In questo articolo vedremo quali sono le principali novità, quali i requisiti per accedervi e come farne richiesta.

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Agevolazione assunzioni
Agevolazione assunzioni

cosa sono le assunzioni agevolate

Con assunzioni agevolate si intendono gli incentivi che vengono garantiti ad aziende, imprese e organizzazioni per specifiche categorie di lavoratori, al fine di favorire:

  • ingresso

  • reinserimento 

  • o stabilizzazione nel mondo del lavoro.

Gli incentivi alle assunzioni si declinano principalmente in una riduzione del costo del lavoro, soprattutto attraverso un alleggerimento degli oneri contributivi a carico di aziende e imprese.

chi può assumere con le agevolazioni? i requisiti generali.

Tutti i datori di lavoro, ad eccezione degli enti che operano nella Pubblica Amministrazione, possono accedere alle agevolazioni sulle assunzioni. 

I requisiti generali necessari per poter fruire degli incentivi sono indicati sia dall’art.31 del decreto legislativo numero 150 del 2015 sia dall’art.1 della legge 296/2006, specificando come chi intenda fruire degli incentivi:

  • non debba violare gli obblighi stabiliti dalla legge o dalla contrattazione collettiva
  • debba rispettare i diritti di precedenza in caso di riassunzione
  • non debba avere in corso sospensioni dal lavoro dovute a riorganizzazioni o crisi aziendali
  • debba essere in regola con il Durc, ossia il Documento unico di regolarità contributiva
  • non debba violare le norme fondamentali poste a tutela delle condizioni e sicurezza sul lavoro
  • debba aver rispettato gli accordi di contrattazione collettiva nazionale, regionale, territoriale o aziendale 

Resta inteso che accanto ai principi generali, occorrerà rispettare anche le condizioni specifiche poste dalla normativa di riferimento in relazione a ciascuna agevolazione.

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assunzioni agevolate: quali sono le principali e le loro scadenze.

Abbiamo detto di come le assunzioni agevolate siano riservate a specifiche categorie di lavoratori. Di seguito, ecco quali sono le principali:

  • donne svantaggiate
  • over 50
  • under 36
  • beneficiari di Reddito di cittadinanza (o nuovo Assegno di inclusione)
  • disoccupati percettori di Naspi

come funziona il portale agevolazioni.

Per talune agevolazioni (si pensi agli sgravi Fornero o all’incentivo donne, nonché alle assunzioni di percettori di Naspi o di Rdc), risulta possibile dichiarare, sotto la propria responsabilità, la sussistenza dei principali requisiti necessari ad accedere alle agevolazioni per le assunzioni accedendo tramite il sito Inps ad un apposito Portale delle Agevolazioni

Attraverso questa piattaforma è, dunque , possibile ricevere in tempo reale tutte le comunicazioni in merito ad eventuali agevolazioni prenotate o effettuare comunicazioni successive all’assunzione agevolata.

Possono accedervi le aziende, i professionisti e i consulenti.

agevolazioni per le assunzioni over 50.

In base alla normativa, per l’assunzione di lavoratrici e lavoratori di età superiore ai 50 anni e disoccupati da almeno un anno è previsto uno sgravio del 50% dei contributi datoriali.

Il medesimo sgravio contributivo viene riconosciuto:

  • sia per le assunzioni di donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi che siano residenti in aree c.d. svantaggiate o che siano inserite in settori con disparità occupazionale di genere
  • sia per le assunzioni di donne di qualsiasi età ovunque residenti e che siano prive di un impiego retribuito da almeno 24 mesi.

Si può accedere a tale agevolazione inviando obbligatoriamente, per via telematica, il modello 92-2012 (disponibile sulla piattaforma istituzionale del Portale delle Agevolazioni) all’INPS.

L’Istituto previdenziale, dopo aver valutato la domanda, in caso di riscontro positivo, provvederà ad assegnare al richiedente il codice di autorizzazione: 2H.

Per poter beneficiare di tale agevolazione è necessario che l’assunzione agevolata comporti un incremento occupazionale netto.

Ogni mese, poi, contestualmente alla denuncia contributiva obbligatoria Uniemens trasmessa all’ INPS, dovrà essere indicato il codice “55” alla voce “Tipo di contribuzione”.

agevolazioni assunzioni donne.

Uno sgravio totale dei contributi datoriali per l’assunzione di donne over 50 è previsto dalla Legge di Bilancio 2023, entro il tetto limite di ottomila euro all’anno.

Il medesimo sgravio contributivo viene riconosciuto alternativamente anche:

  • alle donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi che siano residenti in aree c.d. svantaggiate o che siano inserite in settori con disparità occupazionale di genere
  • per le assunzioni di donne di qualsiasi età ovunque residenti e che siano prive di un impiego retribuito da almeno 24 mesi.

Anche per accedere alle agevolazioni sulle assunzioni per le lavoratrici è necessario inviare il modulo 92-2012.

Anche per tale agevolazione è necessario:

  • soddisfare la maturazione dell’incremento occupazionale netto
  • inoltre, occorre la compatibilità con la normativa comunitaria sugli Aiuti di Stato (attualmente è operativo il “Temporary Crisis and Transition Framework”, vale a dire un  Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato istituito a sostegno dell'economia a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina)

agevolazioni per l'assunzione dei giovani (under 36).

Per l’anno 2023, i datori di lavoro possono beneficiare di uno sgravio contributivo totale entro un importo massimo annuale di euro 8.000, per la durata di tre anni (e fino a quattro anni per assunzioni in aree svantaggiate) nell’ambito di assunzione o trasformazione a tempo indeterminato di un lavoratore o una lavoratrice under 36.

Dal punto di vista aziendale, oltre al rispetto dei principi generali in materia di incentivi e della compatibilità con la normativa sugli aiuti di stato ( Temporary Crisis Framework), viene richiesta un’ulteriore condizione specifica che consiste:

  • nel non effettuare licenziamenti per G.M.O o licenziamenti collettivi nei 6 mesi antecedenti l’assunzione agevolata
  • nonché nei  nove mesi successivi nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva;

come certificare i periodi di lavoro per lo sgravio giovani?

Si può accedere alle agevolazioni per le assunzioni di lavoratori e lavoratrici di età inferiore ai 36 anni solo se questi non siano mai stati assunti prima con contratto a tempo indeterminato. 

Non esistendo, ad oggi, una modalità di certificazione riconosciuta dalla legge per dimostrare la legittimità di accesso allo sgravio, è necessario raccogliere tutta la documentazione probatoria a disposizione, tra cui:

  • scheda professionale (che viene rilasciata dai centri per l’impiego)
  • modelli Unilav (di cui dovrebbero essere in possesso i lavoratori)
  • estratto conto contributivo

Da questo punto di vista, l’inps mette a disposizione degli utenti un’apposita utility con cui verificare l’assenza del suddetto requisito, nonostante l’esito fornito abbia valore informativo e non certificativo.

reddito di cittadinanza e assunzioni agevolate.

Un’altra possibile agevolazione è prevista anche per l’assunzione a tempo determinato ed indeterminato di beneficiari del reddito di cittadinanza, secondo quanto stabilito dall’articolo 8 della legge numero 4 del 2019.

L’incentivo consiste nell’esonero dal versamento dei contributi (assistenziali e previdenziali), entro un tetto massimo di euro 780 mensili, fatta eccezione per gli oneri relativi ai contributi INAIL. 

Se il beneficiario di reddito di cittadinanza viene assunto per un’attività coerente con il suo percorso formativo, l’incentivo viene garantito - sempre come sgravio dei contributi - per una metà all’Ente accreditato che si è occupato di formarlo, con un tetto mensile massimo pari a 390 euro e per l’altra al datore di lavoro che lo ha assunto, con il medesimo tetto mensile.

L’agevolazione è fruibile per un periodo pari alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità già ricevute dal beneficiario del reddito di cittadinanza fino al momento dell’assunzione e comunque non meno di cinque mesi.

La richiesta va inoltrata all’INPS attraverso un modulo reperibile online - sulla piattaforma del Portale delle Agevolazioni - che si chiama “Sgravio Reddito di Cittadinanza”.

Con la legge di Bilancio 2023, è stata introdotta un’agevolazione alternativa, rivolta sempre all’assunzione o trasformazioni a tempo indeterminato di percettori di reddito di cittadinanza, nel periodo ricompreso tra il 1 gennaio 2023 ed il 31 dicembre 2023.

I datori di lavoro sono esonerati dal versamento dei contributi previdenziali entro il tetto massimo di ottomila euro annui.

Infine, con il Decreto lavoro, è stata introdotta un’ulteriore agevolazione totale dei contributi che partirà dal 1° gennaio del 2024, per l’assunzione dei beneficiari del nuovo Assegno di inclusione (AIS), entro un tetto limite annuo di ottomila euro.

Per i contratti a tempo determinato o stagionale, invece, l’agevolazione è pari al 50% dei contributi, entro un tetto limite fissato a quattromila euro annui.

decontribuzione sud: come funziona.

La decontribuzione sud è una agevolazione legata al territorio e riservata alle aziende e imprese con sedi di lavoro collocate in regioni che, al 2018, presentano un Pil pro capite inferiore al 75% o compreso tra il 75 e il 90% della media Ue, con un tasso di occupazione inferiore rispetto alla media nazionale.

L’agevolazione contributiva è riservata a contratti di lavoro subordinato sia part time che a tempo pieno ed è pari al 30% del totale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fatta eccezione per premi e contributi INAIL.

Dal 2025 l’agevolazione diminuirà al 20% mentre dal 2027 al 10%, previa autorizzazione della Commissione Europea.

Anche in tale contesto, oltre allo svolgimento effettivo della prestazione lavorativa nelle aree c.d. svantaggiate, viene richiesto il rispetto dei principi generali in materia di incentivi nonché la compatibilità con la normativa sugli aiuti di Stato ( Temporary Crisis Framework).

agevolazioni per l'assunzione di disoccupati

Le agevolazioni per le assunzioni a tempo pieno ed indeterminato di disoccupati che percepiscono un trattamento NASpI, consistono in un economico pari al 20% per cento dell'indennità  Naspi mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore.

La durata dell’agevolazione viene pertanto definita dall‘Inps in base alla durata della Naspi del lavoratore.

Al fine di fruire del beneficio i datori di lavoro interessati devono presentare domanda all’INPS avvalendosi della funzionalità “contatti” del cassetto previdenziale aziende, selezionando nel campo “oggetto” la denominazione “L.92/2012 art. 2, c. 10-bis dichiarando la sussistenza dei requisiti necessari per poter accedere all’agevolazione ( tra cui il rispetto dei principi generali in materia di incentivi e la compatibilità con il regime ordinario De Minimis).

Incentivo NEET.

Infine tra le novità introdotte dal decreto lavoro, viene disciplinato un ulteriore incentivo, per un periodo di 12 mesi, pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali a favore dei datori di lavoro che effettuano, tra il 1° giugno ed il 31 dicembre dell’anno 2023, assunzioni con contratto a tempo indeterminato e con contratto di apprendistato professionalizzante di giovani che:

a) alla data dell’assunzione non abbiano compiuto il trentesimo anno di età;

b) non lavorino e non siano inseriti in corsi di studi o di formazione (“NEET”);

c) siano registrati al Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani

I requisiti risultano inoltre maggiormente stringenti qualora l’assunzione riguardi un giovane ricompreso nella fascia di età 25 -29 anni.

In caso di cumulo con altra misura, l'incentivo è riconosciuto nella misura del 20% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per ogni lavoratore “NEET” assunto. e per poterne beneficiare occorre inviare un’istanza preventiva all’inps.

Lato azienda, tra le condizioni da rispettare ai fini della legittima fruizione dell’incentivo, si segnala il rispetto dei principi generali in materia di incentivi, la realizzazione dell’incremento occupazionale netto ed il rispetto delle condizioni generali di compatibilità con il mercato interno.

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