L’instabilità e l’incertezza generate dall’emergenza sanitaria hanno reso le crisi aziendali un evento piuttosto frequente nel contesto imprenditoriale attuale. Il nuovo scenario ha richiesto alle aziende una grande capacità di adattamento e resilienza. Sempre più spesso, per ritrovare stabilità è stato necessario riconfigurare gli assetti organizzativi del lavoro.
Per questa ragione, la capacità di far fronte alle criticità utilizzandole come occasioni di crescita è diventata una caratteristica fondamentale non solo per la tutela e valorizzazione del corporate brand, ma anche per la sopravvivenza di un’impresa.
Del resto, come spiegava, l’ex Ceo di General Electric, Jack Welch: “Quando la velocità del cambiamento al di fuori di un’organizzazione supera la velocità del cambiamento interno, vuol dire che la fine è vicina”.
Anticipare i problemi e giocare d’anticipo è quindi fondamentale per non farsi cogliere impreparati, specie in un’epoca di incertezza come quella che stiamo vivendo. Solo in questo modo, le aziende possono proiettarsi nel futuro.
crisi aziendali e cambiamenti organizzativi, come agire preventivamente e come affrontarle.
Crisi settoriali, carenza di innovazione o, al contrario, investimenti innovativi che cambiano le condizioni produttive, passaggi generazionali, difficoltà di adattamento ai mutamenti normativi, ambientali e di mercato, sono alcune delle cause di crisi transitorie o permanenti delle imprese. Qualunque sia la reale ragione esse hanno un impatto negativo, se non gestite a 360 gradi, sulla presente e futura reputazione dell’azienda, creando un danno di immagine spesso irrimediabile nella comunità, istituzioni, stakeholder del territorio di riferimento. Cosa fare in questi casi e come prevenire queste eventualità?
È fondamentale sviluppare un approccio a tutto tondo che coinvolga le anime dell’azienda nel suo complesso, per evitare che nessuno rimanga indietro. In particolare, i fronti da seguire sono quattro:
- anticipare i problemi
- creare una comunicazione efficace
- mantenere l’attenzione su chi resta
- seguire e tutelare chi esce
È chiaro che questi quattro pilastri, validi nello specifico in periodi di incertezza, sono in realtà best practices da seguire sempre. Non serve una crisi per muoversi in questa direzione. Compito dell’HR Manager e dei vertici aziendali è agire preventivamente, attraverso una comunicazione trasparente e lucida che abbia a cuore i propri dipendenti non in quanto lavoratori, ma come persone.
la difesa del brand durante la crisi: gli esempi di disney e airbnb.
Dal momento che la brand reputation riguarda prevalentemente la percezione del pubblico di riferimento e degli stakeholder aziendali, la comunicazione diventa un aspetto primario. La possibilità di uscire bene da una crisi passa da una comunicazione corretta e trasparente. A tal proposito, sono due gli esempi positivi offerti dall’attualità.