La rapida transizione digitale del mondo del lavoro, ulteriormente accelerata dagli effetti della pandemia, ha ridisegnato le esigenze delle aziende di tutto il mondo. Oggi più che mai, di fronte alle nuove sfide, ogni impresa ha bisogno di nuove professionalità e competenze (leggi anche: quali sono le principali sfide per l'It nel 2021).

Tra le figure più colpite da questi cambiamenti spicca quella del Chief Information Officer (CIO), ovvero il responsabile delle tecnologie inerenti l’informazione e le comunicazioni aziendali. 

Per la natura di questa professione, strettamente legata all’innovazione e alle nuove tecnologie, i ruoli e i compiti evolvono molto velocemente. La necessità di flessibilità è infatti fondamentale per mantenere il passo del cambiamento dettato dall’innovazione tecnologica. Negli ultimi anni, però da mero tecnologo, il CIO sta assumendo un’importanza sempre più centrale nelle strategie di business aziendali. 

Le sue mansioni, di conseguenza, abbracciano ormai settori trasversali che richiedono una conoscenza a tutto tondo non solo della realtà per cui lavora, ma anche del contesto in cui si trova a operare.

Dal ruolo all’interno di un’organizzazione alle principali skills, sia hard che soft, scopriamo quindi chi è lo chief information officer e di cosa si occupa all’interno delle aziende.

ragazzo che lavora come chief information officer
ragazzo che lavora come chief information officer

chief information officer: chi è e qual è il suolo ruolo.

Il chief information officer (Cio) o direttore informatico è il responsabile della gestione strategica dei sistemi informativi. Di solito risponde direttamente all’amministratore delegato, vista la sua crescente centralità nelle strategie di business.

L’importanza di questa figura professionale è emersa chiaramente dall’indagine  Randstad Technologies CIO Survey condotta da  Randstad Technologies. Realizzata al termine del 2020, la ricerca ha coinvolto   Cio e IT Manager di aziende clienti e prospect. 

Nell’occasione, il chief information officer è stato definito un “abilitatore del business e del successo dell’azienda”.

Il suo ruolo chiave nella crescita aziendale è lo specchio fedele della sempre maggiore centralità delle information technologies (IT) in termini di innovazione, efficienza e semplificazione dei processi. Ecco perché la maggior parte delle aziende coinvolte dall’indagine prevede di aumentare gli investimenti in ambito IT nei prossimi anni. L’obiettivo? Aiutare e velocizzare i processi di cambiamento organizzativo (leggi anche: tra innovazione e cambiamento: tutte le sfide nell’era delle grandi transizioni).

le principali competenze.

Il ruolo del Cio all’interno delle aziende è ormai sempre più business oriented. Il focus di questa figura professionale si è spostato sulla creazione di valore per l’impresa. Il responsabile della gestione strategica dei sistemi informativi, infatti, crea progetti e misura l’azienda in base ad analisi dati e business intelligence.

Ne consegue che il suo bagaglio di competenze ha dovuto necessariamente ampliarsi rispetto al passato. Per ricoprire al meglio questa posizione, non basta più essere un mero tecnologo. Alle competenze tecniche e informatiche, infatti, vanno abbinate tutta una serie di qualità che rientrano nella definizione di soft skills.

Il Cio deve quindi possedere il giusto mix di competenze funzionali e logiche, manageriali e organizzative. In particolare, per quanto riguarda le competenze tecniche più importanti, la direzione strategica dei sistemi informativi richiede conoscenze in ambito di:

  • sicurezza informatica
  • cloud
  • big data/business intelligence
  • data science
  • architetture di sistemi
  • piattaforme di intelligenza artificiale
  • gestione industriale dei processi di sviluppo software
  • project management
  • lingua inglese
  • gap analysis

Altrettanto importanti sono, per questo ruolo, soft skills quali:

  • leadership
  • abilità relazionali
  • time management
  • gestione dello stress
  • flessibilità
  • problem solving
  • capacità di ascolto
  • curiosità e intraprendenza
  • proattività e adattamento

quali sono i suoi compiti.

Come detto, il Chief information officer, oltre ad essere il manager responsabile della funzione informativa a livello aziendale, deve essere anche un riferimento per il business. Il suo obiettivo principale è quello di anticipare il cambiamento, promuovendo l’innovazione all’interno dell’azienda e agendo su tre asset in particolare:

  • efficienza
  • sicurezza dei dati
  • cooperazione

Nel dettaglio, le sue mansioni riguardano:

  • agevolazione dell’uso della tecnologia
  • gestione quotidiana dei sistemi informativi
  • definizione di metriche (KPI, SLA) per la valutazione dell’efficienza interna
  • definizione del budget destinato ai sistemi informativi
  • gestione del cambiamento dettato dall’introduzione di nuovi strumenti informativi