Capacità di comunicazione e predisposizione alla collaborazione sono fondamentali nelle relazioni interpersonali - lo sono tanto più per la buona riuscita di quelle che si sviluppano all’interno di un’azienda. 

Proprio in ambito aziendale, è noto con il nome di “team building” il processo di costruzione e solidificazione delle relazioni all’interno di un gruppo di lavoro. Processo indispensabile anche per far emergere una serie di altre dinamiche decisive per un fluido e proficuo svolgimento del lavoro: leadership, delega, empatia, ascolto e valorizzazione attitudinale.

un gruppo di colleghi che parla seduto su delle poltrone in una sala finestrata - team building aziendale

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un gruppo di colleghi che parla seduto su delle poltrone in una sala finestrata - team building aziendale
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team building aziendale: cos'è.

In un'ottica più ampia, il team building aziendale fa parte di tutte le strategie di employer branding, employee engagament e retention che l'azienda mette in atto per attrarre i migliori talenti, coinvolgerli in azienda e trattenere le proprie persone nel lungo periodo. 

Nello specifico, quando si parla di team building aziendale, si fa riferimento ad attività che hanno l'obiettivo di promuovere l'armonia, il coinvolgimento, la comunicazione e la conoscenza reciproca tra i membri di un team di lavoro.

Le attività di team building per i dipendenti possono svolgersi sia all'interno che all'esterno dell'ambiente di lavoro e prevedere una varietà di attività differenti tra loro. 

team building aziendale: esempi.

Esistono numerosi esempi di team building aziendale. Di seguito, 10 attività che possono risultare particolarmente interessanti:

1)    Attività di outdoor training: avventure, escursioni, corsi di sopravvivenza – ognuna di queste attività contribuisce notevolmente a far sviluppare un legame forte in una squadra.

2)    Aperitivo aziendale: meno impegnativo di una cena, l’aperitivo è un momento per scambiare due chiacchiere e legare con i colleghi. 

3)    Cena con delitto: questa forma di intrattenimento a metà tra lo spettacolo teatrale e il gioco investigativo vede i partecipanti suddivisi in squadre e impegnati a scoprire l’assassino basandosi sugli indizi lasciati da attori professionisti. 

4)    Meditazione: un corso di meditazione da svolgere tutti insieme è quello che ci vuole per combattere lo stress e condividere un’esperienza particolare e rilassante.

5)    Masterchef aziendale: offrire un corso di cucina in azienda o altrove è una tecnica interessante per favorire il team building, magari organizzando periodicamente cene o sfide a squadre tra i partecipanti.

6)    Giochi da tavola: sono da sempre uno strumento privilegiato di team building, che consente di legare divertendosi con i colleghi. 

7)    Giochi di ruolo: spesso vengono utilizzati per “testare” i candidati e capire come reagiranno in determinate situazioni. I giochi di ruolo, però, sono anche un modo per sviluppare un legame fra i partecipanti utilizzando fantasia e immaginazione. 

8)    Secret Santa: molto diffuso nei paesi anglosassoni sta prendendo piede anche in Italia. Basta scrivere il nome di ciascun partecipante su un pezzetto di carta e chiedere a ognuno di estrarre a sorte un biglietto. Una volta estratto il nome di un collega quello sarà il destinatario di un regalo di Natale da acquistare in segreto, entro una fascia di prezzo stabilita.

9)    Sport di squadra: che si tratti di una partita di calcio o di pallavolo non importa, gli sport di squadra sono un modo perfetto per legare con i colleghi e per fare un po’ di attività fisica tutti insieme.

10)   Viaggio aziendale: non si tratta necessariamente di un viaggio lungo, basta una piccola gita tra colleghi o un pic-nic nel week-end per risollevare lo spirito aziendale e migliorare l’umore di tutti. 

attività di team building aziendale: il team building outdoor.

Le tecniche di team building più efficaci attingono alla sfera della “formazione esperienziale” o experiential learning. Questo specifico tipo di formazione - lontano da quello tradizionale, in aula - basa l’apprendimento del singolo e lo sviluppo delle sue capacità sull’esperienza diretta.

 Il coinvolgimento dell’individuo in attività lontane dalla sua sfera d’azione abituale e la sua reazione comportamentale in simili occasioni sono alla base dell’efficacia della formazione. Quest’approccio prevede la presenza di un trainer capace di gestire dinamiche di gruppo e situazioni emotivamente complesse, e di far emergere le potenzialità del singolo all’interno del gruppo.

Cerchiamo di capire meglio il funzionamento della formazione esperienziale e, a questo scopo, passiamo ad analizzarne un’applicazione concreta con finalità di team building: l’outdoor training, una metodologia formativa sempre più impiegata in ambito aziendale per la sua efficacia. Ha origine alla fine degli anni ’40 - anni dei primi studi teorici e pratici ad opera del pedagogista tedesco Kurt Hahn - ma è a partire dagli anni ’70 che si consolida e comincia a diffondersi, prima negli Stati Uniti e poi al di fuori di essi. 

L’outdoor training prevede l’organizzazione di attività ludiche e sportive, di solito a contatto con il mondo della natura, e il coinvolgimento in esse di un gruppo di persone di cui si vogliano sviluppare determinate competenze professionali, compiti e i ruoli assegnati ai singoli all’interno del gruppo vengono scelte proprio in base alle abilità da valorizzare, cioè funzionali all’attività svolta in azienda.

Dover affrontare situazioni distanti dal normale contesto lavorativo per raggiungere un obiettivo comune e condividere esperienze insolite, lontane dalla quotidianità, emotivamente impegnative, alimenta lo spirito di gruppo e stimola il problem solving.

 In un simile contesto, isolato e inconsueto, è infatti verosimile che emergano nuovi aspetti della personalità del singolo e del gruppo - che altrimenti sarebbe stato difficile far venire alla luce - e nuovi modelli di comportamento, che sarà più facile esprimere e mantenere anche in seguito, una volta rientrati in azienda. 

Al coinvolgimento fisico, cognitivo ed emotivo indotto dalla sperimentazione attiva, infatti, nell’outdoor training segue normalmente una fase di riflessione e rielaborazione dell’esperienza. Questa viene posta a confronto con quella vissuta quotidianamente in ambito lavorativo per estrarre schemi comportamentali da assumere in futuro.

Data l’efficacia pratica di un simile approccio, negli anni - anche in Italia - si è assistito alla nascita di società specializzate nell’organizzazione di attività di team building finalizzate alla formazione aziendale, che di solito collaborano con le agenzie di formazione e consulenza. 

I cosiddetti Adventure Day organizzati da tali società prevedono le attività più varie e spericolate: dall’attraversamento di vallate su ponti di corda alla discesa di fiumi e torrenti su gommoni e zattere, dalla guida di fuoristrada a percorsi in quad. Ognuna di esse ha lo scopo di alimentare la capacità individuale di mettersi in gioco, così come la solidarietà, la fiducia e l’armonia interne al gruppo - in poche parole, di rendere più saldo il legame tra colleghi, anche nel corso di una normalissima giornata lavorativa.

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