Coltivare la diversità all’interno di un’azienda è molto importante, in quanto persone con differenti background, età, origini, cultura, orientamento sessuale e capacità fisiche possono apportare punti di vista unici e contributi originali, che favoriscono l’individuazione di soluzioni creative e innovative. La diversità, quindi, è una grande risorsa che può trasformarsi nella chiave del successo di un’azienda, a patto che sia valorizzata al meglio. 



Come si può fare, quindi, per promuovere una cultura inclusiva all’interno di un’organizzazione? Fondamentalmente si possono seguire i seguenti passi: 

  1. Siate inclusivi già nel processo di selezione: talvolta si rischia di effettuare una discriminazione già in partenza, durante il processo di selezione, ad esempio tagliando fuori i candidati provenienti da Paesi esteri o appartenenti a gruppi marginalizzati. Se ciò avviene anche nella vostra azienda, è bene correre ai ripari e incorporare l’inclusione già nella fase di recruiting.
  2. Siate lungimiranti: occorre tenere a mente, però, che assumere persone con diversi background, origini e culture in modo forzato è controproducente. Siate sempre obiettivi nel valutare i candidati per ciò che potranno effettivamente offrire alla vostra azienda in termini di capacità, competenze e sviluppo.  
  3. Fate in modo di avere il supporto dei vertici: affinché ci sia una cultura veramente inclusiva è necessario che non sia esclusivamente il settore HR ad impegnarsi per promuoverla. È opportuno che anche chi si trova in una posizione manageriale operi affinché si venga a creare un clima di collaborazione in cui la diversità di ognuno sia apprezzata e valorizzata.
  4. Date tempo al tempo: perché si crei una cultura inclusiva è necessario un impegno costante, molta perseveranza, ma soprattutto tempo. Quello che state mettendo in atto non è un cambiamento immediato, bensì un processo profondo e, come tale, avrà ripercussioni positive a lungo termine. 
  5. Rivolgetevi ad esperti: per promuovere una cultura inclusiva nell’azienda è possibile rivolgersi o introdurre nel proprio organico professionisti esperti che operano in questo ambito, cioè i Diversity Manager.

Quella del Diversity Manager è una figura sempre più richiesta dalle aziende in quanto fondamentale per mettere in pratica strategie efficaci per la creazione di una cultura inclusiva. Ma di che cosa si occupa, per la precisione, questo professionista?



Il Diversity Manager si occupa di tutto ciò che riguarda la diversità all’interno di un’azienda, che sia di età, di genere, di orientamento sessuale o di cultura, senza dimenticare l’attenzione all’inclusione delle persone disabili (talvolta per questa specifica area di intervento ci si può rivolgere ai Disability Manager, professionisti che si occupano di fare da tramite tra le aziende e le persone con disabilità e che operano per la loro integrazione all’interno delle organizzazioni). 

Il Diversity Manager, figura che si colloca all’interno del reparto HR, ha il compito di promuovere una cultura veramente inclusiva in azienda, mettendo in atto interventi e strategie che creino integrazione. Alcuni strumenti cui questo professionista può ricorrere sono seminari, eventi e corsi di formazione per sensibilizzare i lavoratori e i livelli dirigenziali sul tema dell’inclusione.



Introducendo in azienda la figura del Diversity Manager è possibile mettere in campo strategie più efficaci per la creazione di una cultura della diversità che porti davvero valore aggiunto all’ambiente di lavoro, con ripercussioni positive sull’intera attività.