Lo smart working ai tempi del Coronavirus è diventata una modalità di lavoro quanto mai necessaria. Mai come ora, infatti, la possibilità di lavorare da remoto senza doversi recare in ufficio è fondamentale sia da un punto di vista economico, per evitare di paralizzare completamente la macchina produttiva del Paese; sia da un punto di vista sanitario, in linea con le misure di distanziamento sociale adottate dal Governo per contenere l’epidemia (cosa dice il decreto Cura Italia). Alla luce di questo nuovo contesto, andiamo allora a scoprire come essere più produttivi lavorando da casa: da una corretta organizzazione del tempo ad una buona gestione delle attività.

tre persone che vanno in bicicletta
tre persone che vanno in bicicletta

essere più produttivi: consigli per una corretta gestione del tempo.

Per essere più produttivi lavorando da casa è fondamentale organizzare la giornata gestendo al meglio i tempi a disposizione. 

Il tempo, infatti, è una risorsa cruciale che va sfruttata. Ecco allora una serie di suggerimenti per migliorare le proprie prestazioni sfruttando questo fattore al meglio:

  • calendarizza le attività: più il programma è dettagliato, maggiori saranno le possibilità di rispettarlo. È necessario contingentare nella maniera più precisa possibile il tempo di svolgimento di ogni compito e tenere una traccia temporale delle attività una volta concluse. Conservare riferimenti e precedenti è utile per avere piena consapevolezza del tempo richiesto e migliorare in futuro la propria organizzazione. 
  • utilizza la tecnologia: ci sono tantissimi tool e applicazioni che consentono di gestire al meglio il tempo a disposizione durante il lavoro. Il software dell’app “Timely”, ad esempio, suggerisce come migliorare la gestione lavorativa quotidiana del tempo e permette di programmare anche l’intera settimana. “RescueTime”, ideale per chi tende a distrarsi facilmente sul web, indica invece dove l’utente trascorre il tempo online.
  • prenditi delle pause: concedersi del tempo per staccare è fondamentale per ricaricare le energie e migliorare la propria efficienza. La produttività sul lavoro passa, senza dubbio, anche da una buona lucidità e freschezza mentali. In alcuni casi potrebbe essere addirittura concedersi un breve riposino con la pratica del power nap.

essere più produttivi: le pratiche migliori.

Oltre ad una buona gestione del tempo, ci sono delle pratiche che aiutano molto a migliorare sia la qualità che la quantità del proprio lavoro, anche in momenti particolarmente stancanti e complessi. Ad esempio:

  • parti dallo svolgimento dei compiti più difficili: solitamente la prima parte della giornata è quella in cui si è più reattivi e produttivi. Per questa ragione è consigliabile iniziare da attività più complesse che richiedono maggiori risorse mentali
  • utilizza mappe mentali: lo sviluppo della teoria sulle mappe mentali si deve agli studi sul cervello di Tony Buzan risalenti agli anni ’70. La tecnica delle mappe mentali è altamente funzionale in quanto sfrutta la combinazione di immagini e parole aiutando a raccogliere le idee in modo chiaro e ordinato
  • ascolta musica: la concentrazione e i livelli di produttività di ciascun lavoratore potrebbero trarre beneficio dall’ascolto della propria musica preferita. Come hanno sottolineato in passato studi scientifici, tra cui una ricerca realizzata dall’Università di Miami


essere più produttivi: consigli sulla postazione di lavoro.

Infine, la produttività di ciascuno passa anche dal luogo in cui si lavora. È importante svolgere la propria attività in maniera confortevole, senza fattori esterni che contribuiscano ad aumentare i livelli di stress e affaticamento. Lavorare da casa significa tendenzialmente passare diverse ore davanti al monitor di un computer. È importante quindi preservare la propria vista regolando l’illuminazione dello schermo, utilizzando sfondi a tinte grigie e mantenendo una distanza idonea dal monitor, che non dovrebbe essere inferiore ai 60 centimetri. La postura è un altro fattore chiave. Quella consigliata è schiena eretta ben poggiata sullo schienale - magari di una sedia ergonomica – con le mani sulla tastiera e i gomiti leggermente aperti.

Sempre parlando di postazioni di lavoro, stanno prendendo rapidamente piede negli ultimi anni, soprattutto all’estero, le standing desk, ovvero le scrivanie o postazioni che permettono di svolgere l’attività lavorativa in piedi. Su questa modalità di lavoro i pareri della ricerca sono discordanti, ma potrebbe essere una buona alternativa per combattere la sedentarietà del lavoro a casa e ricavare benefici anche per la propria salute. A patto che, come in tutte le cose, non se ne abusi.