Di solito, con i malanni stagionali può capitare di dover affrontare anche la visita fiscale. Quali sono gli orari della visita fiscale Inps? E se in quel momento non posso rispondere? Sono previste eccezioni o devo aspettarmi la visita fiscale di domenica?

Se il solo pensiero della visita fiscale ti mette in agitazione, niente paura: sei nel posto giusto. Ecco una piccola guida per evitare stress nei giorni di assenza dal lavoro per malattia (e, perché no, guarire più in fretta).



1.    Quando e come avvertire il datore di lavoro



Il primo passo è avvertire tempestivamente i tuoi datori di lavoro della tua assenza, preferibilmente per telefono. Ci sono, però, alcuni obblighi da rispettare, come quello di fornire, entro 48 ore dall’esordio della malattia, un certificato medico stilato dal tuo medico curante (o, se non fosse disponibile, da una guardia medica o dal pronto soccorso). Il dottore, poi, dovrà trasmettere il certificato all’Inps che provvederà a inviarti una visita fiscale – giusto per accertarsi che tu non sia alle Bahamas, ma a casa tua con una bella influenza. Il certificato sarà prodotto dall’INPS che provvederà ad inviarlo, telematicamente, al datore di lavoro. Inoltre, l’INPS non invia visite a domicilio a tutti in automatico, ma a campione. Eventualmente, può capitare che la visita venga richiesta dal datore di lavoro.



2.    Visita fiscale: chi la chiede e come funziona



Solitamente è il medico curante che invia telematicamente all’Inps il tuo certificato, a cui sarà assegnato un numero di protocollo. Non dimenticare di chiedere al tuo medico la ricevuta dell’invio telematico del certificato, nel caso che il tuo datore di lavoro la richieda. A questo punto, se tutto è andato liscio puoi tirare un sospiro di sollievo e non è detto che arrivi. Se, invece, si verificassero problemi nell’invio della documentazione sarà tua cura spedire per raccomandata all’Inps il certificato (non dovrebbe più accadere che il certificato non venga inviato per via telematica), ricordandoti anche di verificare che l’indirizzo di reperibilità per la visita fiscale sia corretto e aggiornato. L’indirizzo di reperibilità deve essere controllato anche in caso di trasmissione telematica.



3.    Fasce orarie visita fiscale e reperibilità

 

Una volta avviate correttamente le pratiche, non resta che aspettare l’accertamento negli orari prestabiliti. Ricorda che tutti i giorni, compresa la domenica e i festivi, sono buoni per la visita fiscale!



•    Per i dipendenti del privato dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19

•    Per i dipendenti pubblici dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18



Anche in queste fasce di reperibilità, tuttavia, è possibile assentarsi senza incorrere in sanzioni, per validi e certificati motivi.

 

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