Ci sono lavoratori che, viste le attività particolarmente faticose che sono chiamati ad affrontare quotidianamente, possono fare richiesta di pensione in anticipo e a condizioni agevolate rispetto agli altri dipendenti. Stiamo parlando della possibilità di fare domanda di pensionamento per lavori usuranti. Questa opportunità è da ricondurre al Decreto legislativo numero 67 del 21 aprile 2011, e in particolare all'articolo 1, dedicato ai “Lavoratori addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti”. Chi possiede i requisiti necessari, dunque, può fare richiesta di pensionamento per lavori usuranti, a patto di effettuarla con un anno di anticipo: vediamo, nel dettaglio, come funziona.
Pensionamento lavori usuranti: quando presentare la domanda
Per richiedere il pensionamento per lavori usuranti devi ricordarti di inviare la domanda preliminare all'INPS entro il 1 maggio dell'anno precedente. Se dunque, facendo i conti, maturerai i requisiti anagrafici e pensionistici in una data compresa tra il 1° gennaio 2021 e il 21 dicembre 2021, dovrai presentare la richiesta entro il 1° maggio 2020. Questo significa che la finestra per il pensionamento per lavori usuranti nel 2020 è di fatto già passata: eventualmente, è possibile accedervi inviando il modello AP45 all'INPS entro e non oltre il 1° agosto 2019, scontando però un differimento del trattamento pensionistico pari al ritardo della presentazione della domanda.
Pensionamento per lavori usuranti: i requisiti
I requisiti necessari per poter accedere a questa forma di pensionamento sono diversi. Prima di tutto, è necessario aver svolto dei lavori usuranti – così come individuati art. 1 del D.Lgs. 21 aprile 2011, n. 67 – per almeno la metà della propria vita lavorativa, oppure, in alternativa, per almeno 7 degli ultimi 10 anni di attività. Non è ovviamente tutto qui. Per accedere al prepensionamento, è necessario avere in attivo almeno 35 anni di contributi versati, nonché aver compiuto 61 anni e 7 mesi di età (secondo il regime pensionistico vigente nel 2019). Per i lavoratori autonomi, invece, viene richiesto un anno in più per quanto riguarda l'età anagrafica.