Il momento del rientro al lavoro dopo la maternità è sempre cruciale per una madre lavoratrice. Dopo aver trascorso così tanto tempo con il tuo bambino può infatti non essere semplice tornare a pensare alla carriera ed organizzare la vita di tutti i giorni, senza avere la sensazione che il tuo equilibrio stia per essere - di nuovo - sconvolto.

Nonostante tutto, però, hai deciso di affrontare il rientro in ufficio perché, oltre che una madre, sei anche una donna che ha a cuore il suo lavoro, e ritieni sia giunto il momento di riprendere gradualmente la tua vita “normale” e di imparare a conciliare la sfera privata e quella lavorativa.

Ecco allora per te 7 pratici consigli per gestire le tue emozioni al meglio e tornare in ufficio con maggior carica di prima:

  1. Ascolta te stessa. Per prima cosa, ti consigliamo di prendere qualsiasi decisione in totale tranquillità ed autonomia. Durante il periodo trascorso a casa, potresti aver realizzato che la carriera per te non è importante. O può capitare, al contrario, che tu decida di cambiare lavoro e di realizzare quel sogno nel cassetto che avevi messo da parte. In ogni caso, valuta attentamente pro e contro di ogni possibilità, perché le energie da mettere in campo non sono poche. Confrontati con chi ti capisce davvero e poi vai dritta per la tua nuova strada.
  2. Quali sono le priorità? Metti nero su bianco la tua scala di valori ed inizia a pensare alle modalità con cui poter riprendere la tua routine lavorativa. Fallo senza paure e con la massima onestà: prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per analizzare rischi ed opportunità di ogni scelta che prenderai. Non scoraggiarti e impara a chiedere aiuto a familiari, amici e colleghi, qualora ne senta il bisogno. 
  3. Lascia fuori dalle mura domestiche i sensi di colpa. È normale, per una madre che torni al lavoro, sentire uno “strappo” nel rapporto con il bambino appena nato, ma ricorda che i sensi di colpa non servono a niente. Cerca invece di adattare le tue nuove necessità ai vecchi ritmi e ricordati che una donna soddisfatta di se stessa sul piano personale e professionale può anche essere una madre migliore. Sarà certamente traumatico, all’inizio, lasciare tuo figlio a casa ed è per questo che dovrai scegliere con calma la persona giusta cui affidarlo.
  4. Non sentirti mai inadeguata. Cerca sempre di pensare positivo anche nei momenti in cui senti il pericolo di un crollo psicologico. In ufficio, fissa obiettivi giornalieri e impara a comunicare agli altri le tue necessità, spiegando che sei cambiata ma che hai sempre voglia di metterti in gioco. No ai vittimismi: adesso sei una mamma lavoratrice con diverse esigenze, quindi cerca di affrontare le nuove sfide in modo positivo, senza mai farti abbattere. 
  5. Impara a delegare. Ricorda che puoi accettare l’aiuto degli altri, sia in ufficio che a casa, senza per questo sentirti un fallimento. Spiega con un po’ di pazienza di cosa hai bisogno e non fare lo sbaglio di chiuderti con il resto del mondo. La tua famiglia e il papà del bambino possono darti una mano nella gestione quotidiana della casa e di tutte le faccende inerenti a tuo figlio. In ufficio, cerca di dare fiducia ai tuoi collaboratori e delega, sotto la tua supervisione, ciò che non ha bisogno del tuo diretto intervento. 
  6. Organizza le tue giornate. L’organizzazione, sia sul lavoro che in famiglia, può essere la chiave di volta del tuo successo, soprattutto in un momento come questo in cui il dispendio di energie fisiche e mentali è alto. Dopo aver deciso di tornare in ufficio, siediti ad un tavolo con i tuoi cari e inizia subito a organizzare e le tue giornate, fuori e dentro casa. Non lasciare niente al caso ti farà subito sentire meglio e ti permetterà di affrontare con maggior grinta i piccoli incidenti di percorso.
  7. Crea una routine per il bambino. L’ideale è stabilire degli “appuntamenti” fissi con lui, per coltivare ogni giorno il vostro speciale rapporto. Una volta uscita dall’ufficio, quello che trascorri con tuo figlio deve essere il più possibile “tempo di qualità”: ad esempio, cerca di dedicargli almeno 20 minuti prima di andare a dormire o in un altro momento della giornata. L’importante è riservargli abbastanza attenzioni per accrescere la sua autostima e aiutarlo a superare al meglio il distacco.