Le detrazioni sono un importante strumento fiscale che consente di alleggerire il peso della tassazione sul reddito imponibile dei contribuenti, riducendo l’importo dell’imposta dovuta e incrementando la retribuzione netta.

Alcune detrazioni dipendono da situazioni oggettive del lavoratore e sono calcolate in base al reddito, come le detrazioni per redditi da lavoro dipendente; altre, invece, sono legate a specifiche condizioni personali e familiari del contribuente, come le detrazioni d’imposta per carichi familiari.

A differenza delle deduzioni, che riducono il reddito imponibile su cui viene calcolata l’imposta lorda, le detrazioni incidono direttamente sull’importo dell’imposta da versare, diminuendone l’ammontare.

Vediamo nel dettaglio cosa sono, come si calcolano e quali sono le modalità per richiedere le detrazioni per redditi da lavoro dipendente e per familiari fiscalmente a carico.

detrazioni lavoro dipendente
detrazioni lavoro dipendente

come si calcolano le detrazioni.

Le detrazioni per redditi da lavoro dipendente, disciplinate dall’articolo 13 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), prevedono una riduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) in base al reddito complessivo del lavoratore, al periodo di lavoro nell’anno (che include festività e riposi settimanali) e al tipo di contratto subordinato (a tempo determinato o indeterminato).

Per determinare le detrazioni IRPEF spettanti, il primo passo è calcolare il reddito complessivo, ottenuto moltiplicando il reddito imponibile IRPEF per il numero di mensilità previste dal contratto. 

Una volta individuato il reddito complessivo, si applicano le detrazioni stabilite dalla legge, che variano a seconda della fascia di reddito:

  • se il reddito non supera i 15.000 euro, si ha diritto ad una detrazione fiscale IRPEF di 1.955 euro. In ogni caso, l’ammontare della detrazione spettante non può essere inferiore a 690 euro per i contratti a tempo indeterminato e a 1.380 euro per i contratti a tempo determinato;
  • per i redditi superiori a 15.000 euro e fino a 28.000 euro si può beneficiare di 1.910 euro di detrazione fiscale, a cui deve essere sommato il prodotto derivante da 1.190 e l’importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro meno il reddito complessivo, diviso poi per 13.000 euro;
  • se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 50.000 euro, si ha diritto ad una detrazione pari a 1.910 euro. Quest’ultima spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22.000 euro.
  • per i redditi che superano la soglia dei 50.000 euro non è prevista alcuna detrazione.

Di seguito, una tabella riepilogativa degli importi delle detrazioni IRPEF e delle formule da applicare per effettuare il calcolo:

importo detrazioni IRPEF e formule di calcolo.

reddito complessivo del contribuente. importo detrazione IRPEF.
fino a 15.000 euro
1.955 euro (non inferiore a 690 euro)
da 15.001 euro a 28.000 euro
1.910 + 1.190 x [(28.000 - reddito complessivo)/13.000)]
da 28.001 euro a 50.000 euro
1.910 x [(50.000 - reddito complessivo)/22.000)]
oltre i 50.000 euro
nessuna detrazione

La Legge di Bilancio 2025 ha mantenuto invariati i valori e le formule per il calcolo delle detrazioni IRPEF introdotti con la Legge di Bilancio 2024 e ha confermato l’aumento da 1.880 euro a 1.955 euro dell’importo della detrazione per i redditi da lavoro dipendente fino a 15.000 euro.

Inoltre, la detrazione spettante, ai sensi del comma 1.1 art.13 del TUIR, è aumentata di un importo pari a 65 euro, se il reddito complessivo è superiore a 25.000 euro ma non a 35.000 euro. 

Una novità introdotta dall’ultima Manovra fiscale della Legge di Bilancio 2025 riguarda una detrazione aggiuntiva sull’imposta lorda destinata ai lavoratori con un reddito complessivo superiore a 20.000 euro. Questa detrazione, proporzionata al periodo di lavoro, è pari a:

  • 1.000 euro per i redditi complessivi superiori a 20.000 euro e fino a 32.000 euro;
  • prodotto tra 1.000 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 40.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 8.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 32.000 euro ma non a 40.000 euro (cioè 1.000 x [(40.000 - reddito complessivo)/8.000).

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detrazioni per carichi di famiglia.

I lavoratori dipendenti hanno diritto anche alle detrazioni per carichi di famiglia, ovvero per familiari fiscalmente a carico. Queste agevolazioni sono concesse ai contribuenti che sostengono economicamente familiari con un reddito annuo inferiore a una determinata soglia, favorendo chi si trova in situazioni di maggiore necessità.

Per essere qualificato come fiscalmente a carico, il familiare deve avere un reddito complessivo annuo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, calcolati al lordo degli oneri deducibili.

L’articolo 1 comma 11 della Legge di Bilancio 2025 ha disposto che le detrazioni di cui all’art.12  comma 1 del TUIR (“Detrazioni per carichi di famiglia”) non spettano ai contribuenti che non sono cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea o di uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) in relazione ai familiari residenti all’estero. Inoltre, la detrazione è limitata ai soli ascendenti (genitori, nonni e bisnonni) conviventi con il contribuente, con redditi propri non superiori a euro 2.840,51 annui, al lordo degli oneri deducibili.

Una delle principali detrazioni per carichi di famiglia previste dal TUIR è la detrazione per coniuge a carico, non legalmente ed effettivamente separato. L’importo spettante viene calcolato sul reddito complessivo del contribuente, al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze.

Le detrazioni spettanti sono le seguenti:

  • 800 euro, diminuiti del prodotto tra 110 euro e l’importo corrispondente al rapporto fra reddito complessivo e 15.000, per redditi fino a 15.000 euro;
  • 690 euro per redditi compresi tra 15.000 e 40.000 euro;
  • 690 euro, spettanti per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 80.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 40.000 euro, per redditi compresi tra 40.000 e 80.000 euro;
  • per redditi che superano la soglia dei 80.000 euro non è prevista alcuna detrazione.

La detrazione per il coniuge a carico è inoltre aumentata di un importo pari a:

  • 10 euro, per redditi compresi tra 29.000 e 29.200 euro;
  • 20 euro, per redditi compresi tra 29.200 e 34.700 euro;
  • 30 euro, per redditi compresi tra 34.700 e 35.000 euro;
  • 20 euro, per redditi compresi tra 35.000 e 35.100 euro;
  • 10 euro, per redditi compresi tra 35.100 e 35.200 euro.

Di seguito, una tabella riepilogativa degli importi delle detrazioni per coniuge a carico e delle formule da applicare per effettuare il calcolo:

importo detrazioni per coniuge a carico e formule di calcolo.

reddito complessivo del contribuente. importo detrazione per coniuge a carico.
fino a 15.000 euro
800 - [(110 x reddito complessivo)/15.000]
da 15.001 euro a 29.000 euro
690 euro
da 29.001 euro a 29.200 euro
700 euro
da 29.201 euro a 34.700 euro
710 euro
da 34.701 euro a 35.000 euro
720 euro
da 35.001 euro a 35.100 euro
710 euro
da 35.101 euro a 35.200 euro
700 euro
da 35.201 euro a 40.000 euro
690 euro
da 40.001 euro a 80.000 euro
690 x [(80.000 - reddito complessivo)/40.000]
oltre 80.000 euro
nessuna detrazione

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti novità riguardo alle detrazioni fiscali per i figli a carico, apportando modifiche ai limiti di età entro i quali un figlio può essere considerato fiscalmente a carico.

A partire dal 2025, tali detrazioni sono applicabili solo per i figli di età inferiore ai 30 anni (fino a 29 anni e 364 giorni). Per i figli con disabilità, riconosciuta ai sensi della Legge 104/92, è possibile beneficiare delle detrazioni fiscali senza limiti di età. 

Sono esclusi i figli di età compresa tra 18 e 21 anni perché possono beneficiare dell’Assegno Unico Universale. 

Per essere considerato fiscalmente a carico, il figlio per cui vengono richieste le detrazioni deve percepire un reddito annuo uguale o inferiore a 2.840,51 euro. Per i figli di età fino a 24 anni, questa soglia è innalzata a 4.000 euro.

La Legge di Bilancio 2025 ha anche ampliato la categoria di figli per cui è possibile richiedere la detrazione. Oltre ai figli naturali, nati fuori dal matrimonio e riconosciuti, adottivi, affiliati o affidati, le detrazioni si estendono anche ai figli del coniuge deceduto, purché convivano con il coniuge superstite.

L'importo della detrazione è pari a 950 euro per ciascun figlio, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi, affiliati o affidati, e i figli conviventi del coniuge deceduto, di età pari o superiore a 21 anni ma inferiore a 30 anni, nonché per ciascun figlio di età pari o superiore a 30 anni con disabilità accertata.

L'importo delle detrazioni deve essere parametrato al reddito del genitore, al crescere del quale esso diminuisce progressivamente. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 95.000 euro (limite di reddito fissato dalla legge), diminuito del reddito complessivo, e 95.000 euro.

Per le famiglie con più figli, il limite di reddito di 95.000 euro viene incrementato di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo. La ripartizione delle detrazioni tra i genitori è regolata dalla normativa in base alla situazione specifica della famiglia. 

Un’altra importante novità introdotta dall’ultima Manovra fiscale riguarda i contribuenti stranieri con cittadinanza extra UE (esclusi i cittadini dei Paesi dello Spazio Economico Europeo), che non possono più beneficiare delle detrazioni per familiari a carico, inclusi i figli, qualora risiedano all’estero.

detrazioni per altri familiari.

Per tutti gli altri familiari a carico, i lavoratori dipendenti possono beneficiare di una detrazione di 750 euro, spettante per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 80.000 euro, diminuito del reddito complessivo del contribuente, e 80.000 euro. 

La detrazione deve essere ripartita pro quota tra coloro che ne hanno diritto.

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti modifiche all’articolo 12 del TUIR, stabilendo che le detrazioni fiscali per altri familiari a carico spettano esclusivamente per gli ascendenti conviventi con il contribuente, come genitori, nonni e bisnonni. Sono esclusi fratelli, sorelle, generi, nuore e suoceri conviventi.

come richiedere le detrazioni.

Le detrazioni per redditi da lavoro dipendente vengono corrisposte automaticamente dal datore di lavoro, che agisce come sostituto d’imposta. Per le detrazioni per carichi di famiglia, invece, il lavoratore deve presentare un’apposita domanda, tramite il servizio dedicato disponibile sul sito dell’INPS.

Se il lavoratore è consapevole di non avere diritto all’applicazione delle detrazioni, può richiedere la non applicabilità delle stesse. Questo accorgimento è utile per evitare di dover restituire eventuali somme ricevute in fase di conguaglio o dichiarazione dei redditi.

Le detrazioni per i redditi da lavoro dipendente e per carichi di famiglia consentono di alleggerire la tassazione dello stipendio, incidendo direttamente sulla retribuzione netta percepita dal contribuente.

Sapere cosa sono e come si calcolano è importante tanto per i dipendenti, che possono orientarsi con maggiore consapevolezza nel mondo del lavoro, quanto per i datori di lavoro, responsabili della gestione fiscale delle retribuzioni nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori.

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