Lavorare all’estero è una scelta che ormai sempre più persone compiono non solo per ragioni economiche. Si tratta, infatti, soprattutto per i più giovani, di un’esperienza fondamentale se si desidera sviluppare una carriera a livello internazionale. 

Un periodo di lavoro in un altro Paese permette, infatti, di perfezionare la conoscenza delle lingue straniere, di entrare in contatto con culture diverse e di aprire i propri orizzonti, aggiungendo allo stesso tempo una voce molto interessante al proprio curriculum vitae.

Prima di accettare un’offerta di lavoro e partire, però, è opportuno raccogliere alcune informazioni utili per effettuare la scelta con consapevolezza e per stabilirsi sul luogo senza imbattersi in spiacevoli imprevisti. 

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come trovare lavoro all'estero
come trovare lavoro all'estero

vuoi lavorare all'estero? le cose da sapere.

Quando si decide di andare a lavorare all’estero, per prima cosa è necessario occuparsi delle questioni burocratiche. Consultando il sito del governo del Paese ospitante è possibile trovare le istruzioni sul tipo di permesso o visto richiesto per lavorare. Una volta ottenute le informazioni necessarie, è opportuno avviare le procedure con congruo anticipo.

Un altro aspetto molto importante riguarda il costo della vita del Paese in cui ci si intende trasferire: lo stipendio offerto permette di avere un tenore di vita soddisfacente? È una questione da considerare per non correre il rischio di ritrovarsi lontani da casa e con il conto corrente vuoto dopo aver affrontato le spese per l’affitto e le bollette. 

Strettamente legate a questo punto, ci sono poi le questioni relative a fisco e tasse: è consigliabile informarsi su come funzioneranno le imposte sul reddito una volta trasferiti all’estero, al fine di non incorrere in errori che potrebbero comportare sanzioni.

Quando ci si trasferisce all’estero per motivi di lavoro (e non solo), sarebbe molto importante avere un contatto locale. Potrebbe essere necessario un po’ di tempo per riuscire ad integrarsi e a stringere amicizie con i colleghi o le persone del luogo. Un modo per ovviare a ciò è quello di organizzarsi in anticipo cercando, già prima di partire, qualche contatto in zona, ad esempio chiedendo ad amici e conoscenti i riferimenti di un altro giovane italiano già trasferitosi all’estero, che possa fornire informazioni utili per creare una rete di contatti sul posto.

perché gli italiani vanno a lavorare all'estero?

Le ragioni per cui i lavoratori italiani si trasferiscono all’estero per trovare impiego sono molteplici. Nonostante non sia stato ancora realizzato un report istituzionale sui motivi che spingono a prendere questa decisione, analizzando i profili dei lavoratori che si trasferiscono, è possibile dedurre diverse cose.

Secondo l’ultimo report dell’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero), ad esempio, sono soprattutto i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni a decidere di trasferirsi (41,6%) e in misura minore (23,9%) i giovani adulti (35-49 anni).

Una prima ragione, di conseguenza, potrebbe essere il gap retributivo tra gli stipendi elargiti in Italia per la prima occupazione post laurea e quelli pagati all’estero. 

A conferma di questa tesi ci sarebbero le retribuzioni medie di altri grandi Paesi del Vecchio Continente. Secondo i dati del Sole24Ore, infatti, in Germania e Francia le retribuzioni di partenza per un lavoratore che si affaccia per la prima volta sul mercato sarebbero comprese tra i 30 e i 40 mila euro annuali, raggiungendo anche picchi di 45 mila euro lordi al primo lavoro in Germania.

Un’altra ragione potrebbe essere ricercata nelle formule contrattuali. Nel Regno Unito e in Germania, ad esempio, il concetto di contratto a tempo indeterminato è molto più flessibile e la permanenza in un’azienda dipende in misura maggiore dalle performance. Per questo motivo, molto spesso, la maggiore flessibilità viene percepita non come una forma di precariato, ma come una dinamica che offre al lavoratore opportunità di crescita, cambiamento e sviluppo della propria carriera. 

"Il giovane italiano, sprovvisto di contratto a tempo indeterminato - scrive sul Sole24Ore Daniele Bacchi, Ceo e Co-founder di Reverse - viene trattato da cittadino di serie B, sia che voglia aprire un mutuo, sia che voglia un affitto, sia che voglia comprarsi un iPhone a rate con la prima busta paga, sia nelle cene di Natale con i parenti. Tanto è che l’assunzione a tempo indeterminato viene festeggiata come una tappa fondamentale della propria esistenza".

dove è più facile trovare lavoro all'estero?

Secondo la rivista statunitense Esquire, i Paesi che garantirebbero maggiori opportunità di lavoro sono:

  • Australia
  • Canada 
  • Germania. 

Si tratta di tre economie molto forti, con retribuzioni importanti anche alla prima esperienza di lavoro. L’Australia è la prima economia in Oceania e, oltre a questo, ha costruito negli anni una profonda rete di contatti e relazioni con la Nuova Zelanda nel continente e con Indonesia, Cina e Giappone in Asia.

La Germania è stata definita come la “locomotiva” del Vecchio Continente, con un ruolo di leadership, in particolare, nel settore automobilistico, in quello manifatturiero e tecnologico. 

Il Canada, infine, ha un territorio immenso e ricco di risorse naturali, con un’economia molto simile a quella dell’Australia.

come trovare lavoro fuori dall'Italia?

Prima di accettare un posto di lavoro, anche all’estero, è necessario raccogliere informazioni sulla stabilità dell’azienda per la quale ci si candida, sul grado di soddisfazione dei suoi dipendenti e sul tipo di ambiente lavorativo in cui si verrà presumibilmente inseriti. 

Questo permetterà di capire se è davvero un’opportunità in grado di gratificare sia a livello professionale, sia personale. Molto importante è anche raccogliere informazioni sulla cultura: aiuterà a sostenere conversazioni con i nuovi colleghi e ad ambientarsi. 

Dopodiché, è cruciale informarsi sugli aspetti più pratici come, ad esempio, la validità della patente. Ogni Paese, infatti, ha un Codice della strada specifico e regole precise per quanto riguarda la validità delle patenti straniere. 

Serve, inoltre, una carta di credito internazionale: potrebbe volerci un po’ prima di riuscire ad attivare un conto corrente all’estero ed ottenere una carta di credito. Prima di partire, quindi, può essere utile richiedere una carta di credito ad una banca che opera a livello internazionale.

Un altro aspetto da affrontare, infine, è rappresentato dalle barriere linguistiche: che si conosca o meno la lingua, bisogna prepararsi. È molto probabile, infatti, che il dialetto locale o lo slang rendano difficile la comprensione. Ci vorrà del tempo, ma un po’ alla volta ci si potrà abituare anche a questo.

siti da consultare per trovare lavoro all'estero

Eures è senza dubbio uno dei più conosciuti e importanti portali quando si parla di ricerca di lavoro in Europa. 

Un progetto strettamente legato ad Eures è rappresentato, poi, da Your First Eures Job, patrocinato anche dal ministero del Lavoro.

Dopodiché, non va trascurato il potenziale di LinkedIn, il social dedicato alla costruzione di reti professionali, che può risultare molto utile anche per la ricerca di lavoro all’estero (leggi anche: trovare lavoro su LinkedIn).

Infine, anche le agenzie per il lavoro internazionali, come Randstad possono aiutarti nella ricerca di un lavoro all’estero. Con una una lunga esperienza nel settore delle risorse umane, Randstad crea il giusto match tra talenti ed opportunità di lavoro in tutto il mondo.

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