I contratti di lavoro part time sono sempre più diffusi. Una  tipologia contrattuale particolarmente utile e interessante per particolari categorie (ad esempio studenti e genitori), perché consente di conciliare meglio il lavoro con lo studio o con la vita privata e familiare

I contratti part time sono di tipo subordinato e possono essere a tempo determinato o indeterminato. Parliamo, in questo caso, di una forma di occupazione flessibile con un particolare regime dell’orario di lavoro, inferiore rispetto a quello ordinario a tempo pieno (c.d. full-time) e pari, di regola, a 40 ore settimanali (o a quanto determinato dalla contrattazione collettiva). Di solito si parla in generale di contratti part time, ma in realtà ne esistono tre tipologie diverse. La riduzione dell’orario di lavoro può infatti essere 

  • di tipo orizzontale: quando il dipendente lavora tutti i giorni per un orario inferiore rispetto all’orario normale giornaliero
  • di tipo verticale: quando il dipendente lavora a tempo pieno, soltanto alcuni giorni della settimana, del mese o dell’anno
  • di tipo misto: contempla una combinazione delle due forme precedenti.

Vediamo quali sono le differenze tra di loro.

lavoro part-time
lavoro part-time

part time verticale, come funziona.

Il dipendente in part time verticale lavora per un'intera giornata, quindi per 8 ore al giorno, ma limitatamente a determinati periodi nel corso della settimana, del mese o dell'anno. Ad esempio, potrebbe lavorare solo lunedì, mercoledì e venerdì. In altri casi solo nei giorni dispari. In altri casi ancora sole per due/tre settimane al mese oppure solo in alcuni mesi.

Il dipendente può lavorare in part time sin dall’inizio del suo rapporto di lavoro, oppure, attraverso la cosiddetta trasformazione, che consente di cambiare orario lavorativo in corso d’opera passando da full time a part time verticale.

come calcolare percentuale part time verticale.

Il lavoratore part-time verticale ha diritto alla stessa retribuzione oraria del lavoratore a tempo pieno, quindi la stessa paga oraria. Lo stipendio, in questo caso, sarà inferiore per effetto del minor numero di ore lavorate. Lo stipendio percepito con un part time verticale si può ricavare osservando il CCNL relativo al proprio impiego e identificando il livello assegnato, che corrisponde alla retribuzione mensile lorda per un contratto full time.

Dopodiché, l’importo va riproporzionato in base alla percentuale del part time. Ad esempio, se si è assunti con un part time verticale al 70%, bisognerà calcolare: retribuzione lorda mensile full time x 70%. 

Il datore di lavoro deve riportare la durata della prestazione lavorativa e la collocazione temporale dell'orario, ovvero il numero di ore e giorni lavorativi settimanali, sul contratto di lavoro. In ogni caso, le ore possono comunque essere facilmente verificate facendo sempre riferimento alle tabelle presenti sul Contratto collettivo nazionale di lavoro. 

Se il CCNL prevede che l’orario di lavoro ordinario settimanale per i full time è pari a 40 ore e, ad esempio, si è assunti con un part time verticale al 70%, si applica la seguente operazione.

40 (ore settimanali full time) x 70 /100 = 28 ore settimanali (orario di lavoro assegnato).

part time orizzontale, come funziona.

Il contratto part time orizzontale è sicuramente il più diffuso. 

Il part time orizzontale prevede che il dipendente lavori per un numero di ore inferiore rispetto all'orario normale giornaliero, per tutti i giorni lavorativi. Ad esempio dalle 9 alle 13. Oppure al pomeriggio. Di solito sono 4, 5 o 6 ore giornaliere di lavoro. 

Il lavoratore assunto con contratto part time di tipo orizzontale, quindi, si reca comunque al posto di lavoro tutti i giorni, come i lavoratori full time, solitamente dal lunedì al venerdì. Ma a differenza loro è impiegato per un numero ridotto di ore. Che spesso corrispondono a poco più della metà dell’orario pieno, anche se la situazione può variare a seconda delle esigenze. considerazioni.

come calcolare percentuale part time orizzontale.

Come per il part time verticale, anche il lavoratore part time orizzontale ha diritto alla stessa retribuzione oraria del lavoratore a tempo pieno. Il calcolo delle ore lavorative e della retribuzione avvengo, dunque, con le stesse modalità.

part time misto.

Questa tipologia contrattuale nasce da un “mix” di part time orizzontale e verticale. Le ore di lavoro del dipendente saranno dunque flessibili per rispondere in modo maggiormente mirato alle esigenze dell’azienda. Ad esempio, in alcuni periodi dell’anno potrebbe lavorare 8 ore al giorno, ma non tutti i giorni. Mentre in altri periodi può essere impiegato tutti i giorni, ma solo per 5 ore.

In definitiva, la differenza tra part time orizzontale e verticale è solo una in realtà. In quello orizzontale il dipendente lavora tutta la settimana, ma con una giornata lavorativa dall’orario ridotto. Mentre in quello verticale lavora per una intera giornata, ma non tutti i giorni. 

Il part time misto, invece, prevede entrambe le modalità a rotazione a seconda del periodo e delle esigenze aziendali. Che nei migliori dei casi vengono concordate tenendo conto anche delle esigenze del lavoratore.

part time verticale orizzontale o misto: i diritti del lavoratore.

È importante ricordare che il lavoratore in part-time ha i medesimi diritti di un dipendente full-time. Nel dettaglio, al dipendente part-time sono garantiti:

  • medesimo criterio di calcolo della retribuzione percepita in conseguenza delle ore effettivamente lavorate
  • giorni di congedo (maternità o parentale), permessi e ferie
  • Assegno Unico e Universale (AUU), prestazione erogata mensilmente dall’INPS su richiesta.

il part-time esclude il lavoro supplementare?

Le ore di lavoro supplementare sono quelle che eccedono l’orario di lavoro concordato nel contratto, ma rientrano comunque nel limite del tempo pieno. Le ore di lavoro straordinario, invece, sono quelle che eccedono il normale orario di lavoro full-time, per un massimo di 250 ore l’anno (salvo diverso limite previsto dai contratti collettivi). 

Anche ai lavoratori part time può essere richiesto di svolgere delle ore di lavoro extra. Tuttavia, mentre le ore di lavoro supplementare sono sempre possibili, gli straordinari sono ammessi solo in caso di part time verticale o misto. E sempre entro i limiti previsti dai contratti collettivi del lavoro.

 

mog: monte ore garantito.

Il MOG – monte ore garantito - offre la possibilità, solo per alcuni settori, di assumere un lavoratore con un contratto a tempo determinato:

  • della durata minima di 3 mesi, garantendogli una retribuzione minima del 25% su base mensile dell’orario di lavoro normale a tempo pieno applicato presso l’azienda;
  • della durata minima di 1 mese con retribuzione garantita pari al 30% della base mensile.

Nel contratto deve essere indicata la fascia oraria di riferimento (antimeridiana, post-meridiana, serale o notturna). È possibile indicare una fascia oraria alternativa, che può essere al massimo di 6 ore (estendibili ad 8 con il consenso del lavoratore).

Il MOG rappresenta quindi una soluzione contrattuale che garantisce una buona flessibilità nonché un monte orario minimo retribuito. In altri termini, a un lavoratore con contratto MOG verrà garantita una retribuzione pari ad almeno il 25% dello stipendio full time anche se le ore in cui ha prestato servizio sono state inferiori.

I settori che possono accedere al MOG sono:

  • turismo
  • GDO
  • logistica
  • assistenza sanitaria
  • telecomunicazioni
  • alimentari
  • ulteriori settori indicati dall'articolo 51 del CCNL agenzie per il lavoro

è possibile svolgere due lavori part time contemporaneamente?

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