Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per i Metalmeccanici regola i rapporti di lavoro nel settore metalmeccanico italiano. Nello specifico, parliamo del contratto metalmeccanico relativo alle aziende industriali.

Questo strumento giuridico è il risultato di negoziazioni tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le associazioni datoriali, ed è finalizzato a stabilire le condizioni contrattuali, retributive e normative per tutti gli addetti al settore. 

La sua applicazione riguarda una vasta gamma di figure professionali: dai lavoratori impiegati nelle aziende di produzione e manutenzione di macchinari, impianti e componenti metalmeccanici, fino ai quadri aziendali e ai manager coinvolti nella gestione.

L’ultimo accordo di rinnovo del CCNL metalmeccanico è stato firmato il 5 febbraio del 2021 e resterà in vigore fino al giugno del 2024. 

A partire dal 1° giugno 2023, in base a quanto concordato con Federmeccanica, Assistal e Fim, Fiom e Uilm sono scattati anche gli importi dei minimi tabellari.

In questo articolo, esploreremo i principali aspetti del CCNL metalmeccanico, dai livelli di inquadramento alle relative retribuzioni.

uomo che lavora con un contratto ccnl metalmeccanico
uomo che lavora con un contratto ccnl metalmeccanico

cosa prevede il contratto metalmeccanici?

L’accordo firmato nel febbraio 2021, che resterà valido fino a giugno del 2024, si applica:

  1. Agli stabilimenti di produzione, progettazione sviluppo e servizio appartenenti al settore metalmeccanico e meccatronico nei quali l’utilizzo dei metalli, semimetalli ed assimilabili abbia una presenza caratteristica, esclusiva, prevalente o quantitativamente rilevante.
  2. Agli stabilimenti siderurgici.
  3. Agli stabilimenti, alle unità produttive e di servizio tradizionalmente considerati affini ai metalmeccanici e ai meccatronici.
  4. Alle unità produttive e/o operative e di servizio, ricerca, progettazione e sviluppo che abbiano con il settore metalmeccanico e meccatronico interconnessioni di significativa rilevanza e alle imprese costruttrici di impianti tecnologici, di servizi di efficienza energetica (ESCO) ed ecologica e di Facility management.

Tra le fattispecie regolate dal  CCNL metalmeccanico vi sono:

CCNL metalmeccanici: livelli e mansioni.

Vediamo di seguito quali sono nel dettaglio le disposizioni contrattuali, le classificazioni dei lavoratori, i differenti livelli di inquadramento professionale e le retribuzioni corrispondenti nel contratto nazionale dei metalmeccanici.

orario

Il CCNL metalmeccanici prevede un monte ore settimanale non superiore a 40, per quanto riguarda il lavoro ordinario. 

Nei casi in cui gli stabilimenti richiedano un lavoro continuativo di sette giorni alla settimana, verrà calcolata una media su più settimane che non dovrà comunque superare le 48 ore.

Quando si lavora su più turni in prestazioni che richiedono la continuità della presenza dei lavoratori, il dipendente di turno potrà staccare nel momento in cui ci sarà il sostituto. 

La sostituzione, però, deve avvenire entro un massimo, in termini di ore, pari alla metà del turno. 

Se, in via del tutto eccezionale, il lavoratore dovrà coprire anche il turno successivo al suo, non gli si potrà chiedere alcuno straordinario nei sei giorni successivi.

lavoro straordinario

Il contratto metalmeccanici prevede che il lavoro straordinario sia limitato ad un’eccedenza di due ore al giorno e otto ore alla settimana, ma specifica anche che il ricorso ad esso deve essere comunque contenuto.

La percentuale di maggiorazione prevede: 

  • un minimo del 25% in più, per le prime due ore di straordinario (sia per il lavoratore a turni sia non a turni)
  • un massimo del 75% in più per il lavoro non a turni 
  • un massimo del 65% per il lavoro a turni.

ferie e permessi

I lavoratori del settore metalmeccanico maturano quattro settimane di ferie retribuite per ogni anno di servizio.

Le ferie devono essere retribuite, anche in caso di risoluzione del rapporto di lavoro. Il periodo di preavviso non può essere considerato come un periodo di ferie. Non è possibile rinunciare alle ferie, né in maniera esplicita né tacita. 

I permessi, invece, possono essere richiesti per giustificati motivi e a patto che siano compatibili con le esigenze del servizio.

dimissioni e licenziamenti

Secondo il CCNL metalmeccanico, i licenziamenti possono avvenire con preavviso o senza preavviso. 

Possono incorrere nel primo provvedimento:

  • i lavoratori che abbiano mostrato insubordinazione ai superiori
  • abbiano danneggiato in modo colposo materiale dello stabilimento
  • abbiano eseguito lavori per conto proprio senza il permesso dell’azienda
  • abbiano abbandonato il posto di lavoro o si siano assentati per un periodo prolungato senza un giustificato motivo
  • abbiano subito una condanna, con sentenza passata in giudicato, ad una pena detentiva. 

I licenziamenti senza preavviso, invece, possono avvenire per:

  • insubordinazione grave
  • trafugamenti di documenti o furti in azienda
  • danni volontari a materiale aziendale
  • rissa all’interno degli stabilimenti
  • esecuzione di lavori per conto proprio, senza permesso, utilizzando materiali aziendali

Fermo restando l’obbligo di presentare per via telematica le dimissioni, il CCNL dispone che le stesse vadano comunicate in forma scritta e i termini di disdetta decorrono a partire dal giorno in cui viene ricevuto l’atto.

periodo di prova

Il periodo di prova dipende dalla categoria professionale di appartenenza:

periodo di prova e livelli.

livello durata ordinaria durata ridotta
D1, D2 e C1
1 mese e 1/2
1 mese
C2, C3 e B1
3 mesi
2 mesi
B2, B3 e A1
6 mesi
3 mesi

infortunio

A prescindere dalla sua gravità o dalla capacità di proseguire il proprio servizio, l’infortunio sul lavoro va sempre e tempestivamente denunciato al proprio superiore diretto.

In caso di infortunio, poi, il lavoratore conserva il posto fino a guarigione clinica comprovata da un apposito certificato medico rilasciato dall’Inail. 

Nell’eventualità in cui il lavoratore, a causa delle conseguenze invalidanti dell’infortunio, non sia più in grado di svolgere il suo lavoro, sarà assegnato a mansioni più adatte alla propria capacità lavorativa.

Infine, è diritto del lavoratore ricevere l’intera retribuzione nella giornata in cui ha abbandonato il servizio a causa dell’infortunio.

maternità

Il contratto metalmeccanico conferma quanto già previsto dalla normativa vigente, ossia il diritto delle lavoratrici al congedo obbligatorio di maternità. Una volta concluso, la madre lavoratrice ha diritto ad astenersi dal lavoro, fruendo del congedo parentale, per un arco temporale - che può essere continuativo o frazionato - non superiore ai sei mesi.

retribuzione

Le retribuzioni previste dal CCNL metalmeccanici dipendono dai livelli di inquadramento professionale:

CCNL metalmeccanico livelli.

campo livelli dal 1.6.2021 livelli al 31.5.2021
D – Ruoli Operativi
D1, D2
ex livello 1, 2 e 3 metalmeccanico
C – Ruoli Tecnico Specifici
C1, C2, C3
ex livello 3S, 4 e 5 metalmeccanico
B – Ruoli Specialistici e Gestionali
B1, B2, B3
ex livello 5s, 6 e 7 metalmeccanico
A – Ruoli di Gestione del cambiamento e Innovazione
A1
ex livello 8 metalmeccanico

Le retribuzioni minime previste saranno valide fino a maggio del 2024. Ecco quali sono i minimi contrattuali in base ai livelli del contratto metalmeccanico:

minimi contrattuali e livelli.

livelli minimi tabellari dal 1° giugno 2023
D1
1.608,67
D2
1.783,90
C1
1.822,43
C2
1.860,97
C3
1.993,04
B1
2.136,25
B2
2.291,85
B3
2.558,63
A1
2.619,93

quando è scattato l’aumento metalmeccanici nel 2023?

L’aumento dello stipendio dei metalmeccanici è scattato, secondo quanto definito nel contratto nazionale, a partire dal 1° giugno del 2023.

In ogni caso, è utile ricordare che ciascun livello del CCNL metalmeccanico prevede scatti automatici di anzianità per ogni biennio che il lavoratore trascorre nella stessa azienda (fino a un massimo di 5).

quante mensilità ha il CCNL metalmeccanici?

Il contratto nazionale dei metalmeccanici prevede un totale di 13 mensilità.

perché i metalmeccanici non hanno la quattordicesima?

La quattordicesima mensilità è una corresponsione non prevista da tutti i contratti nazionali e quello dei metalmeccanici rientra nel gruppo che non ne beneficia.

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