Sarà l’emozione o la voglia di fare bella figura, ma può capitare che il candidato possa in alcuni momenti mentire al colloquio di lavoro. Ovviamente questo atteggiamento è da evitare, sempre e comunque: l’onestà ripaga in qualsiasi occasione, anche quando si è alla ricerca di un lavoro

Il mondo del lavoro è competitivo e spesso la tentazione di ingigantire le proprie capacità o esperienze al colloquio di lavoro può essere forte. Tuttavia, mentire al colloquio di lavoro può avere conseguenze gravi. In questo articolo, esamineremo le bugie da non dire mai in un colloquio di lavoro e spiegheremo perché la sincerità è sempre la scelta migliore.

contenuti principali:

ragazzo in primo piano che sorride
ragazzo in primo piano che sorride

mentire sulla busta paga.

La prima bugia che è meglio non raccontare perché scoprirlo sarebbe un gioco da ragazzi è quella relativa alla retribuzione che si percepisce. Tutti i recruiter, se interessati al profilo che stanno selezionando, fanno la domanda: “Qual è il suo stipendio mensile?” oppure "Qual è la sua retribuzione annua lorda?". E anche se non ci ricordiamo la RAL in maniera precisa, dobbiamo rispondere il più sinceramente possibile, indicando il salario netto che troviamo all’interno della busta paga. 


È bene, inoltre, fornire informazioni su tutti i benefit aziendali che abbiamo (buoni pasto, assicurazione, premi di produzione, macchina e telefono aziendale). Se mentiamo sulla retribuzione nella speranza di avere un margine di contrattazione dello stipendio maggiore, potremmo esser facilmente smascherati nel momento in cui, per formulare l’offerta economica, il selezionatore ci richieda la busta paga o il CUD dell'anno precedente. 

conoscenza di programmi/lingue straniere.

Un’altra bugia da non dire mai durante un colloquio riguarda la conoscenza di programmi specifici o di una lingua straniera. Non è raro, infatti, che il recruiter possa proporci una prova tecnica, o un test, per valutare la competenza in questi campi. Mentire qui potrebbe mettere il candidato in cattiva luce e comprometterebbe tutte le fasi del colloquio di selezione. 

mentire sulle esperienze lavorative.

Le esperienze lavorative pregresse sono scritte nel curriculum vitae e durante un colloquio verrà chiesto di esporle nel dettaglio. Verificarle da parte dell’azienda è molto semplice: basterà una telefonata alla vecchia società o la richiesta di una lettera di referenze. Se non abbiamo detto la verità, in questo modo saremmo subito scoperti. 

In riferimento alle esperienze pregresse, inoltre, c’è una domanda che può mettere il candidato in agitazione: “Perché ha lasciato il precedente lavoro?”. Se siamo stati licenziati o il nostro contratto non è stato rinnovato, non c’è niente di male a dirlo. Anzi, se avete difficoltà a comunicare una cosa del genere, un buon selezionatore potrà aiutarvi a capire qual è il modo migliore per dare questa informazione. 

dire bugie sulle proprie aspirazioni.

L’ultimo aspetto su cui non possiamo assolutamente mentire è relativo alle aspirazioni. Se il recruiter vi propone un lavoro che non è nelle vostre corde e che non rispecchia le vostre ambizioni, siete “obbligati” per il vostro bene a dirlo. Il modo migliore per affrontare questo aspetto è quello di spiegare il perché e raccontare quali sono i propri sogni lavorativi.

l'importanza dell'onestà al colloquio di lavoro.

La fiducia è il fondamento di qualsiasi relazione professionale. Mentire al colloquio mina questa fiducia e può causare problemi a lungo termine. Se le bugie vengono scoperte in seguito, questo può portare al licenziamento o a un grave danneggiamento della tua reputazione professionale.

Inoltre, mentendo al colloquio, potresti finire per ottenere un lavoro che non corrisponde alle tue reali competenze e interessi. Questo può portare a insoddisfazionestress. Vivere con la paura di essere scoperti può causare stress e ansia. L'onesta, invece, ti permette di lavorare con tranquillità e fiducia.

Mentire al colloquio di lavoro può essere allettante, ma le bugie hanno il potenziale di distruggere opportunità professionali e relazioni di fiducia. Essere onesti è la scelta migliore, la sincerità ti permette di costruire relazioni solide, riduce lo stress e ti aiuta a ottenere un lavoro che si adatta davvero alle tue competenze e interessi. Ricorda, la verità è sempre la strada migliore da seguire.

le migliori domande da fare ad un colloquio di lavoro e quando porle.

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