In un mercato in cui l’innovazione tecnologica corre veloce e il pianeta è in affanno, le imprese si trovano ad affrontare una duplice sfida: la Digital Transformation e la transizione sostenibile. Questi due processi, in apparenza distinti, sono in realtà profondamente interconnessi, tanto da convergere nella cosiddetta Twin Transition. 

Scopriamo che cos’è la Twin Transition, come funziona, quali obiettivi si propone e quali benefici può generare per le aziende.

punti chiave da ricordare:

  • la Twin Transition è un percorso che integra la Digital Transformation con la transizione sostenibile
  • per l’UE, la Twin Transition è una leva strategica per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e promuovere un modello di sviluppo più competitivo e socialmente equo
  • richiede alle imprese di abbandonare logiche a silos, investire su competenze digitali e green e adottare una visione realmente integrata
  • se ben governata, la Twin Transition migliora efficienza operativa, qualità delle decisioni e capacità di attrarre talenti e nuove opportunità di business
twin transition
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che cos'è la twin transition.

La Twin Transition - detta anche “transizione gemella” o “doppia transizione” - nasce dalla consapevolezza che trasformazione digitale e sostenibilità non possono più procedere su binari paralleli. 

È un approccio che integra l’agenda digitale con quella sostenibile, mettendo in relazione gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) con le nuove tecnologie, che permettono di raggiungerli in modo più efficace ed efficiente.

Alla base vi è l’idea che la digitalizzazione sia un potente abilitatore della crescita sostenibile. Secondo alcune stime del World Economic Forum, gli strumenti digitali potrebbero contribuire a ridurre le emissioni globali fino al 20%.

Dall’altro lato, vi è l’assunto per cui la sostenibilità è un driver per la Digital Transformation perché allinea l’adozione di tecnologie digitali con gli obiettivi SDGs, evitando che l’innovazione generi nuovi squilibri.

Anziché considerare la transizione digitale e quella sostenibile come due trasformazioni distinte, le imprese sono chiamate a integrarle in un’unica traiettoria strategica, allineando investimenti, competenze e processi.

Non è infatti più possibile innovare senza interrogarsi sull’impatto generato su ambiente, persone e comunità, né migliorare questi impatti senza sfruttare il potenziale delle nuove tecnologie.

come funziona la twin transition?

La Twin Transition implica che le strategie digitali e sostenibili vengano pensate e pianificate insieme, seguendo un’unica roadmap. Non devono parlarsi a valle, ma essere parte di un disegno integrato in cui gli investimenti tecnologici vanno di pari passo con gli sforzi profusi a favore della sostenibilità ambientale, sociale e di governance.

Da un lato, le aziende sono chiamate a ripensare modello di business e processi operativi in chiave sostenibile, mettendo la sostenibilità al centro delle proprie scelte industriali, organizzative e strategiche.

Dall’altro, devono investire sulla Digital Transformation, che non può essere ridotta all’acquisto di nuovi software ma deve essere considerata come un abilitatore che permette di misurare gli impatti dell’organizzazione, ottimizzare i processi, progettare prodotti e servizi più sostenibili e prendere decisioni basate su evidenze oggettive.

In altri termini, questo significa sfruttare il potenziale delle nuove tecnologie - come l’intelligenza artificiale - per raccogliere e analizzare dati, automatizzare processi e ridurre sprechi lungo l’intera catena di valore. Parallelamente, sul fronte “green”, significa adottare politiche e pratiche aziendali coerenti con i principi ESG.

Le due transizioni si influenzano a vicenda. Le tecnologie digitali, ad esempio, rendono possibile la rendicontazione di sostenibilità in modo puntuale, facilitando la raccolta, la misurazione e il monitoraggio dei dati. Al tempo stesso, la sostenibilità orienta le scelte di trasformazione digitale, spingendo verso soluzioni meno energivore, data center più efficienti e modelli di business circolari.

Un aspetto molto importante da considerare, trasversale a entrambe le transizioni, è lo sviluppo di competenze ad hoc. Senza persone adeguatamente formate, né la strategia digitale né quella di sostenibilità riescono a tradursi in cambiamento reale per l’organizzazione: servono programmi strutturati di upskilling e reskilling per il personale.

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obiettivi della twin transition.

La Twin Transition è considerata una priorità politica dalla Commissione Europea, che la riconosce come leva essenziale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, obiettivo cardine del Green Deal europeo.

Per l’UE, la Twin Transition è la strada per perseguire tre obiettivi che non sono sempre facili da conciliare:

  • sostenibilità. Ridurre le emissioni e l’uso di risorse naturali, favorendo al tempo stesso economia circolare e tutela della biodiversità;
  • competitività economica. Rafforzare l’innovazione delle imprese, aumentare la produttività e presidiare mercati globali;
  • equità sociale. Garantire che la transizione non lasci indietro persone, territori e settori, promuovendo lavoro di qualità, inclusione e riqualificazione professionale.

L’impegno della Commissione verso la Twin Transition si riflette nei programmi europei di sostegno e finanziamento. Viene incoraggiata la collaborazione tra imprese, istituzioni pubbliche e mondo della ricerca, con l’obiettivo di accelerare il percorso verso un modello di sviluppo più sostenibile e, allo stesso tempo, digitalmente avanzato.

Ma qual è il livello di maturità delle aziende italiane rispetto alla Twin Transition? I dati dell’Osservatorio Digital & Sustainable della School of Management del Politecnico di Milano mostrano un quadro in cui il vero punto debole non è tanto l’assenza di iniziative, quanto la difficoltà a costruire una strategia integrata tra investimenti digitali e strategie di sostenibilità.

Il 93% delle grandi imprese dichiara di investire in modo rilevante sulla sostenibilità, mentre l’84% afferma di destinare ingenti risorse sia al digitale sia alla sostenibilità. Questo però non significa che la Twin Transition sia compiuta: anche nelle realtà più mature esiste ancora spazio per far dialogare meglio queste due dimensioni.

Nel mondo delle PMI, il quadro è ancora più frammentato. Circa un terzo delle imprese investe sia in tecnologie digitali sia in iniziative di sostenibilità, mentre oltre il 30% rimane ferma, senza destinare risorse significative né all’una né all’altra dimensione. 

Secondo la ricerca, l’ostacolo principale per le grandi imprese non sono tanto i costi da sostenere, quanto la mancanza di una direzione chiara e di consapevolezza sui benefici concreti dalla Twin Transition; per molte PMI, invece, l’ostacolo è sia economico che legato a un minore know-how su questi temi.

benefici e vantaggi della twin transition.

La Twin Transition genera diversi vantaggi per le imprese:

  • maggiore efficienza operativa e riduzione dei costi. Le tecnologie digitali permettono di monitorare in modo puntuale consumi, sprechi, fermo impianti, emissioni e performance lungo la filiera. Questo rende più semplice individuare aree di miglioramento e intervenire quando serve, con ricadute dirette sui costi;
  • nuove opportunità di business e posizionamento competitivo. La Twin Transition permette di sviluppare prodotti e servizi a minore impatto ambientale, supportati da tecnologie digitali e da un uso più intelligente dei dati. Le aziende che riescono a integrare in modo coerente sostenibilità e innovazione si distinguono dai concorrenti, migliorano la propria reputazione e hanno più chance di accedere a nuovi mercati e partnership;
  • migliore qualità delle scelte strategiche. L’allineamento tra investimenti digitali e politiche di sostenibilità rafforza la capacità dell’impresa di leggere il contesto e prendere decisioni basate sui dati;
  • capacità di attrarre e trattenere talenti. Le organizzazioni che investono in tecnologie avanzate e in politiche di sostenibilità sono percepite come datori di lavoro moderni e responsabili. Questo le aiuta ad attrarre e trattenere i talenti, specialmente quelli che possiedono competenze digital e green, sempre più richieste e scarse sul mercato. 

La transizione digitale e quella sostenibile non solo possono coesistere, ma anche potenziarsi a vicenda e rafforzare l’una gli impatti dell’altra. La Twin Transition deve entrare nella pianificazione strategica delle imprese, come leva per la crescita sostenibile, l’innovazione e la competitività a lungo termine del business.

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