Attualmente quello in vigore per la Confcommercio è il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, firmato il 30 marzo 2015 e in vigore dal 1 aprile 2015 fino al 31 luglio 2018, contratto che è stato poi integrato con due accordi, uno del 24 ottobre 2016 e l’altro del 26 settembre 2017. Il contratto della Confesercenti, invece, è stato rinnovato il 12 luglio 2016.
Vediamo ora di confrontare le retribuzioni minime previste dai due suddetti contratti. Da un’attenta analisi delle tabelle riportanti i minimi retributivi dei lavoratori delle aziende aderenti a Confcommercio e di quelli delle aziende aderenti a Confesercenti, si nota che i dati di quest’ultima sono superiori agli altri: per le buste paga di impiegati e operai, si registra una differenza che va dagli 11 euro per il 7° livello, fino a 28 euro per il quadro. I minimi degli operatori di vendita, invece, differiscono di 15 euro.
Ecco, nel dettaglio, l’elenco dei livelli retributivi minimi con le relative indennità.
Confcommercio
Impiegati e operai
Livelli
paga base
1-8-2017
elemento aggiuntivo
indennità contingenza
indennità funzione
3° elemento
totale
Q
1.868,87
540,37
260,77
2,07
2.672,08
1
1.683,47
537,52
2,07
2.223,06
2
1.456,20
532,54
2,07
1.990,81
3
1.244,65
527,90
2,07
1.774,62
4
1.076,46
524,22
2,07
1.602,75
5
972,55
521,94
2,07
1.496,56
6
873,14
519,76
2,07
1.394,97
7
747,53
5,16
517,51
2,07
1.272,27
Operatori di vendita
Livelli
paga base 1.8.2017
indennità contingenza
totale
1
1.016,15
530,04
1.546,19
2
851,49
526,11
1.377.60
Confesercenti:
Impiegati e operai
Livelli
paga base
1-8-2017
elemento aggiuntivo
indennità contingenza
indennità funzione
3° elemento
totale
Q
1.896,64
540,37
260,77
2,07
2.699,85
1
1.708,48
537,52
2,07
2.248,07
2
1.477,83
532,54
2,07
2.012,44
3
1.263,14
527,90
2,07
1.793,11
4
1.092,46
524,22
2,07
1.618,75
5
986,98
521,94
2,07
1.510,99
6
886,12
519,76
2,07
1.407,95
7
758,62
5,16
517,51
2,07
1.283,36
Operatori di vendita
Livelli
paga base 1.8.2017
indennità contingenza
totale
1
1.031,25
530,04
1.561,29
2
864,16
526,11
1.390,27
Il CCNL Commercio 2017 prevede, inoltre, alcune importanti novità per i lavoratori: innanzitutto ci sono nuovi incentivi all’occupazione, con la conferma del regime di primo ingresso e il regime del reimpiego, ossia la possibilità di assumere giovani senza esperienza o persone over 50 con una retribuzione minima. In ogni caso, il datore di lavoro è tenuto a garantire la formazione professionale per due anni al lavoratore, con un percorso finalizzato all’assunzione e con una retribuzione basata sulle sue reali competenze.
Con il recente rinnovo, inoltre, gli scatti retributivi sono diventati scatti di competenza: in sostanza, l’aumento della retribuzione del lavoratore non si baserà più solo sul fattore anzianità, ma anche sulla partecipazione ad attività formative finalizzate alla riqualificazione professionale. Le aziende, quindi, si stanno impegnando per realizzare un vero e proprio sistema di formazione continua che accompagnerà tutte le fasi della vita lavorativa dei dipendenti.
Infine, il nuovo contratto CCNL Commercio è stato aggiornato secondo le regole del Jobs Act in merito a ferie, congedi e permessi per malattia; nell’ambito delle ferie, in particolare, è stato introdotto lo smart working, ossia il diritto del lavoratore a conciliare vita-lavoro.