Anche quest’anno Randstad ha approfondito il tema delle strategie per il capitale umano con la ricerca HR trends and salary survey 2021. Arrivata alla 11esima edizione, questa analisi esplora le principali tendenze in atto all’interno del panorama HR italiano.

Tra il 1 marzo ed il 7 giugno 2021 è stata realizzata un’indagine su 15.385 nominativi (HR director, AD, country manager, CFO, CEO, owner) per un totale di 350 interviste. 

Ai temi storici - strategie per il capitale umano, candidati, retribuzioni - si affiancano quest’anno nuovi focus: lo scenario dell’emergenza pandemica, il ruolo degli HR manager, le forme di flessibilità organizzativa e la remote leadership. Vediamo quali sono le novità e le principali evidenze emerse.

persone ad un meeting aziendale
persone ad un meeting aziendale

hr trends 2021: la leadership tra aspettative e realtà.

Le tre principali qualità richieste alla leadership nel 2021 sono:

  • la capacità di motivare e ispirare gli altri (63%)
  • la capacità di adattarsi alle nuove esigenze del business (43%)
  • la capacità di costruire rapporti di fiducia (37%)

Tra aspettative e realtà concreta, però, esiste un certo distacco. Non tutte le qualità richieste vengono infatti riscontrate nella quotidianità dell’azienda.

Secondo gli intervistati, infatti, se la capacità di adattarsi alle nuove esigenze è abbastanza presente e diffusa (viene riscontrata dal 64% del campione), lo stesso non si può dire dell’abilità di motivare e ispirare gli altri (28%); e  di costruire un rapporto di fiducia (31%), entrambe piuttosto carenti. 

Esiste dunque  un gap da colmare tra aspettative e realtà.

Inoltre, con l’introduzione del remote work, cambiano in parte le esigenze e le richieste. Così, se capacità di ascolto ed empatia vengono considerate necessarie in modo trasversale, tanto in presenza quanto da remoto, al leader di questa nuova normalità si richiede anche una comunicazione efficace e la capacità di coinvolgere i collaboratori. Due aspetti sui quali occorre puntare in questo particolare periodo storico, soprattutto quando si ha a che fare con team di lavoro ibridi. 

benessere e serenità sul posto di lavoro: la principale sfida per gli HR.

Creare o mantenere un buon ambiente di lavoro è la sfida principale che gli HR manager hanno affrontato nel corso del 2021 (52%), seguita dall’incremento di performance e produttività e dalla capacità di trattenere i candidati migliori (entrambe al 46%). 

La metà delle aziende intervistate riscontra   un buon livello di benessere e serenità (53% vs 47% nel 2020), ma evidenzia anche la presenza di alcuni disagi: sovraccarico di lavoro (28%), stress (32%) e difficoltà a definire i confini tra lavoro e vita privata (22%) sono i principali.

Gli HR manager intervistati nel corso della ricerca attribuiscono alla situazione creata dal Covid le principali cause di malessere aziendale. Non a caso, gli interventi prioritari effettuati vanno proprio nella direzione del contenimento della pandemia, ai primi posti si trovano infatti: 

  • protezione e verifica dei contagi (41%) 
  • informazioni su come evitare il rischio di contagio (36%)

hr manager: crescono complessità e soddisfazione.

Gli HR manager intervistati si dichiarano complessivamente soddisfatti del loro ruolo (64%), un dato fortemente in crescita rispetto al 2018 (+17 punti percentuali). 

Per il 35% degli HR, infatti, il proprio ruolo è cambiato in modo positivo relativamente a diversi aspetti: 

  • rapporto più diretto con i propri collaboratori (32%)
  • atteggiamento più empatico (25%)
  • maggiore attenzione da parte della dirigenza (17%). 

Tutto ciò nonostante le difficoltà derivate dalla maggiore flessibilità organizzativa, che ha richiesto alcune azioni di engagement come: 

  1. rotazione delle presenze (68%)
  2. momenti di condivisione informale (41%) 
  3. momenti di condivisione formale (39%). 

 

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