Il settore automotive viaggia verso un futuro sempre più digital e green: grazie alle nuove tecnologie e alle innovazioni nel mondo dell'ICT le vetture saranno più efficienti e sostenibili. Un cambiamento radicale e necessario in quanto, oggi, più del 92% delle emissioni di gas serra deriva dal trasporto stradale. A fronte di ciò, il settore impiegherà un numero crescente di professionisti altamente specializzati: sono già oltre un milione e mezzo i lavoratori coinvolti direttamente dalla rivoluzione della mobilità, in primis gli oltre 600.000 meccanici e specialisti che lavorano nelle fabbriche e nelle officine di riparazione (le professioni per una "rivoluzione buona" della mobilità - randstad research).

Dopo la crisi che ha attraversato durante la pandemia, oggi si registrano ottimi segnali di ripresa, anche in Italia. Si aprono dunque numerose opportunità sul piano occupazionale, ricordando che l’automotive è un settore complesso che include diverse realtà, dalla produzione dei veicoli alla componentistica, punto di forza delle imprese italiane. 

L’innovazione le interessa trasversalmente, richiedendo competenze specialistiche e nuove professionalità. Vediamo dunque come sta cambiando l’automotive in Italia e nel mondo, quali sono le novità più importanti e quali le sfide e le prospettive per i prossimi anni.

automotive
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settore automotive cos'è.

Il settore automotive, o industria automobilistica, riguarda la progettazione, la costruzione e la vendita dei veicoli motorizzati (automobili, autocarri, autobus, rimorchi e semirimorchi). Dopo la grave crisi del 2008 e 2009, il settore è ripartito con slancio negli anni successivi, diventando il primo settore manifatturiero al mondo per fatturato.

Nel tempo, molte cose sono cambiate. 

Oggi l’obiettivo principale dell’industria automobilistica è quello di produrre veicoli leggeri, in grado di limitare al massimo l’impatto sull’ambiente, sfruttando materiali performanti, progetti innovativi e tecnologie avveniristiche. Prioritario è dunque l’investimento in ricerca e sviluppo condotto dalle aziende: a questo scopo, l’Italia può contare su una solida competenza ingegneristica in campo meccanico e meccatronico.

settore automotive e sostenibilità.

La tutela dell’ambiente è una priorità che nessuna industria può più ignorare. A maggior ragione il settore automotive che, per sua natura, è costretto a confrontarsi in maniera importante con il problema dell’inquinamento atmosferico. 

L’elettrico è l’obiettivo verso cui puntare. Le immatricolazioni dei veicoli elettrici sono in crescita, mentre calano quelle delle vetture tradizionali. Nel 2021, le auto a benzina hanno subito una contrazione del 16,3% e quella a diesel del 27,7%. Le automobili elettriche hanno invece registrato una crescita superiore al 128% (dati Repower e Motus-E), nonostante alcune oscillazioni stagionali.

Ricordiamo inoltre che non si parla solo del trasporto privato, ma anche di quello pubblico: pensiamo alla rete dei bus e al settore turistico. C’è ancora molta strada da fare in questo campo, facilitando la diffusione delle vetture elettriche e migliorandone le funzionalità. 

I cambiamenti sono rilevanti: semplificazione dell’architettura dell’autovettura, trasformazione delle componenti tradizionali e introduzione di nuove componenti, offerta di nuovi servizi (come ad esempio i sistemi di ricarica e riciclaggio delle batterie).

Le innovazioni introdotte nell'ottica di una crescente sostenibilità vanno di pari passo con l’integrazione di nuove tecnologie e delle funzionalità offerte dal settore digitale.. Le due dimensioni s’intrecciano e si potenziano a vicenda con l’obiettivo di realizzare vetture sempre più green, sicure e all’avanguardia.

digital automotive e intelligenza artificiale.

Il digital automotive è già una realtà, ma le tecnologie che intrecciano le tradizionali pratiche costruttive del settore diventano sempre più sofisticate. L’Internet of Things ha portato le vetture ad essere sempre più connesse: le auto ricevono avvisi in tempo reale sul traffico, permettono di pagare in autonomia pedaggi d’accesso e parcheggi, così come di riprodurre le proprie playlist di Spotify. Ma non solo. Il software assume un ruolo sempre più centrale, ridisegnando l’esperienza a bordo; aumenteranno videocamere, radar e sensori, mentre si ridurrà il numero di centraline necessarie.

Sarà però l’intelligenza artificiale a segnare una svolta epocale, portando con ogni probabilità alla produzione di veicoli senza conducente. Considerando che il 90 per cento degli incidenti è causato da fattori umani, la tecnologia potrebbe, in questo campo, rappresentare un’innovazione davvero rivoluzionaria. Inoltre, l’intelligenza artificiale potrà essere applicata per elaborare previsioni di mercato, ottimizzando così la produzione, con meno costi e rischi.

le nuove figure professionali per il settore automotive.

Inevitabilmente, le nuove figure professionali che saranno richieste dal settore automotive nei prossimi anni ruotano prevalentemente attorno al mondo del digitale e dell’IT. Secondo MotorK, potrebbero aprirsi fino a 10mila nuovi ruoli entro circa cinque anni. Vediamo dunque quali saranno le figure professionali più richieste.

settore IT.

Dalla ricerca Randstad dedicata all’analisi delle nuove professioni per una rivoluzione della mobilità emergono ben 135 nuove figure, molte delle quali legate al settore IT. Tra le principali segnaliamo:

  • sviluppatori di simulatori digitali per l’automotive
  • pianificatori della mobilità urbana sostenibile;
  • “change manager” per la transizione ai nuovi sistemi
  • esperti di trasformazioni digitali “critiche”;
  • specialisti di sensoristica;
  • gestori di fabbriche dell’economia circolare;
  • gestori di MaaS (Mobility as a Service):
  • esperti di telediagnostica.
  • cyber security nell’automotive.

sviluppatori di simulatori digitali per l’automotive.

La realtà virtuale consente di risparmiare tempo in diverse fasi: sviluppo tecnico, pianificazione, assemblaggi, logistica. Lo sviluppatore può simulare, ad esempio, la funzionalità del blocco della cintura di sicurezza in caso di incidente o sperimentare la funzionalità dei comandi nell'abitacolo

pianificatori della mobilità urbana sostenibile.

Le nostre città richiedono oggi un’attenzione mirata sulla gestione della mobilità, che deve tenere in considerazione diverse esigenze, spesso in contrasto tra loro: la circolazione delle autovetture, la presenza di percorsi sicuri per ciclisti e pedoni, l’efficienza dei trasporti pubblici. Per questo le pubbliche amministrazioni avranno sempre più bisogno di professionisti in grado di pianificare la mobilità urbana nell’ottica di una crescente sostenibilità.

change manager per la transizione ai nuovi sistemi.

Il passaggio ad un sistema produttivo digitale e sostenibile non sarà immediato né facile. Occorre l’intervento di un professionista capace di trasmettere la necessità di una transizione verso un nuovo sistema non solo a livello tecnico, ma anche culturale. Nelle aziende, così come nella società nel suo complesso, non funzionerebbe un’imposizione di un nuovo modello dall’alto: il passaggio avverrà grazie al coinvolgimento diretto dei dipendenti (e dei cittadini) nelle pratiche del cambiamento.

esperti di trasformazioni digitali critiche.

Nelle aziende di tutto il mondo, la maggior parte dei percorsi di trasformazione digitale fallisce. Tenendo conto di questo dato, l’esperto di trasformazioni digitali critiche interviene nei momenti più delicati di questi percorsi, cercando di facilitarli, grazie alle sue competenze tecniche ed organizzative, e di condurre le aziende al passaggio successivo.

specialisti di sensoristica.

Le automobili del futuro saranno dotate di un numero maggiore di sensori, che faciliteranno la guida e il processo di automazione, rendendo le vetture molto più sicure. Le aziende automobilistiche dovranno quindi integrare nel proprio organico personale tecnico formato proprio sull’implementazione di questa componente specifica.

gestori di fabbriche dell’economia circolare.

L’economia lineare prevede un ciclo di vita di ogni prodotto e singolo elemento che si conclude con il suo smaltimento. L’economia circolare cancella il fine vita, grazie al riutilizzo, alla trasformazione o al riciclo dei prodotti stessi. Il settore automotive, nella sua complessità, dovrà rivedere l’intero ciclo produttivo in questa ottica, sotto la supervisione di personale esperto.

gestori di MaaS (Mobility as a Service).

Il MaaS prevede l’integrazione di diversi servizi di trasporto (privati e pubblici) in un’unica app che consentirà di svolgere ogni operazione, dalla selezione del tragitto al controllo della disponibilità dei mezzi, fino al pagamento.

esperti di telediagnostica.

La telediagnostica consentirà di  informare per tempo il conducente sulla necessità di sostituire componenti importanti della vettura e di risolvere guasti e problemi in tempo reale. Un ulteriore tassello che renderà le vetture più efficienti e sicure, per attuare il quale sarà necessario l’apporto di personale tecnico specializzato.

cyber security nell’automotive.

La digitalizzazione delle vetture ne aumenta al contempo la vulnerabilità dal punto di vista della sicurezza digitale e della privacy, per tutelare la quale è necessario l’intervento di una figura specializzata in grado di proteggere le “porte d’ingresso” che potrebbero essere prese di mira dagli hacker

settore digital.

Lato digital, di seguito le professioni che si stanno affermando anche nel settore automotive:

  • digital marketing manager
  • social media manager
  • customer relationship manager
  • esperto di prodotto.

digital manager.

La prima figura che dovrà guidare l’innovazione e il cambiamento nell’ambito del business e dell’organizzazione aziendale è il digital manager. Un professionista dalle solide competenze tecniche in grado di condurre l’azienda in questo passaggio così delicato e importante, occupandosi in particolare della digitalizzazione dei punti di contatto con i clienti. 

Il digital manager cura:

  • il customer journey
  • analizza dati e processo di acquisto, ricorrendo a tutte le tecnologie digitali a disposizione per ottimizzare l’esperienza del cliente. 

social media manager.

Anche le aziende automobilistiche non possono più fare a meno di una comunicazione integrata, in grado di utilizzare i social network in modo strategico. Per questo, è necessaria una figura capace di realizzare un vero e proprio piano editoriale e di creare contenuti originali da divulgare attraverso i principali social network, in modo da:

  • intercettare pubblici diversi
  • rafforzare l’immagine del brand 
  • coltivare le comunità che “abitano” il mondo dei social. 

customer relationship manager.

Nel settore automotive, il CRM è diventato determinante. Esso consente infatti di formulare offerte mirate, personalizzando l’attività di marketing e di vendita e fidelizzando i clienti. 

Il responsabile del CRM sa:

  • analizzare caratteristiche e bisogni della clientela
  • sviluppare strategie di relazione volte a implementare le vendite.
  • individuare le nuove tendenze in corso 
  • cogliere le opportunità offerte dal mercato. 

esperto di prodotto.

Una figura che affianca il consulente commerciale nella presentazione delle caratteristiche tecniche della vettura. Anche questo professionista lavorerà sempre di più tramite i canali digitali, coinvolgendo i clienti e proponendo loro esperienze innovative. Per questo, oltre ad avere competenze e conoscenze tecniche specifiche, è dotato di ottime doti comunicative e relazionali. 

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