Chi è alla ricerca attiva di un lavoro e ha già effettuato dei colloqui di lavoro, spesso si pone molte domande sui comportamenti da adottare durante le varie fasi del processo di selezione. Uno dei dubbi più diffusi è sicuramente quello che riguarda la gestione del post-colloquio.

  • Cosa fare dopo un colloquio?
  • In che modo ci si deve relazionare con l’azienda?
  • Qual è il momento migliore per contattare il recruiter?
  • Come capire se il colloquio è andato bene? Quali sono gli indicatori positivi da cogliere?

In alcuni casi, la fase in cui si attende la comunicazione dell’esito da parte dei recruiter può essere piuttosto lunga. Per questo gestire al meglio il momento è importante.

Si può decidere di restare semplicemente in attesa, ma è davvero la soluzione migliore?

La situazione può infatti diventare molto stressante, soprattutto se si continua ad aggiornare la casella di posta elettronica e a tenere costantemente sott’occhio il cellulare.

Se invece optate per una soluzione meno passiva, potete prendere l’iniziativa e interagire con la persona con cui avete sostenuto il colloquio. A condizione di non porvi in modo sbagliato e di non apparire troppo insistenti.

Che cosa si può fare, quindi, per gestire bene la fase successiva ad un colloquio di lavoro?

Ecco alcuni suggerimenti per gestire al meglio l'interazione con i recruiter. Sentirvi più tranquilli e fare una bella figura, senza commettere passi falsi.

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due persone che parlano
due persone che parlano

quanto tempo passa prima di ricevere l'esito del colloquio?

Non c’è una risposta univoca a questa domanda: dipende dal tipo di azienda, dalle sue dimensioni, dal percorso che il recruiter sceglie di seguire, dalla quantità di candidature ricevute.

Spesso, il processo di selezione avviene in due o tre step: in questo caso le attese saranno più di una.

Chiaramente è difficile immaginare una risposta all'indomani del colloquio o nei giorni immediatamente successivi. Di solito una settimana è il tempo minimo richiesto; più spesso, l’attesa si prolunga e l’esito del colloquio arriva dopo un mese o giù di lì.

Poiché, comunque, le tempistiche sono estremamente variabili, non c’è nulla di male a informarsi in merito al momento del colloquio. Non pretendete una data di scadenza esatta, ma una risposta indicativa, utile per farvi un’idea e non stare inutilmente in ansia.

come comportarsi dopo un colloquio di lavoro.

Dopo un colloquio di lavoro, per prima cosa rilassatevi: avete giocato le vostre carte e ora tutto quello che dovete fare è attendere. O quasi.

Ci sono alcune piccole mosse che potete mettere in atto per orientare in positivo l’esito del colloquio. Non sempre sono determinanti, ma possono aiutare: l’importante è essere sempre opportuni e non esagerare. Vediamo quali sono.

prima regola dopo il colloquio: agire d’anticipo.

Il primo consiglio che vi diamo è quello di porre una semplice domanda già alla fine del colloquio. Quesiti come:

  • “Quali sono i prossimi passaggi?”.
  • “È previsto un secondo colloquio?”.

In questo modo, da un lato mostrerete un importante segnale di interesse per la posizione; dall'altro otterrete informazioni utili sulle tempistiche entro le quali potreste ricevere una risposta. Ciò vi consentirà di risparmiare un po’ di stress e di ansia: se vi dicono che il riscontro arriverà non prima di una settimana, ad esempio, avete qualche giorno di tempo per rilassarvi. E inoltre capirete a partire da quale data potrete iniziare a contattare il selezionatore, nel caso in cui la risposta dovesse tardare ad arrivare. 

inviate una mail/lettera di ringraziamento.

Capire l’esito di un colloquio di lavoro non è semplice. Ma potete comunque mettere in atto alcune azioni per orientare in positivo il percorso. Dopo il colloquio scrivete una breve email al recruiter che vi ha esaminato, ringraziandolo dell’opportunità di conoscere più da vicino la sua azienda, che il colloquio ha rappresentato.

Farete bella figura e sicuramente resterete più impressi nella mente di chi si occupa di individuare il candidato giusto per il posto di lavoro.

esortate una risposta.

Se dopo la scadenza che vi era stata comunicata non avete ancora ricevuto nessun riscontro rispetto all’esito del colloquio, è arrivato il momento di farvi avanti. Aspettate un paio di giorni dopo la deadline comunicata e tornate alla carica.

Per capire se un colloquio è andato bene, potete scrivere una breve email o telefonare alla persona che vi ha esaminato durante il colloquio.

Mantenere un tono gentile e tranquillo in questa fase è fondamentale: chiedete con tatto se è stata effettivamente presa una decisione, dato che il termine ultimo che vi era stato indicato è passato.

In ogni caso, niente panico: molto probabilmente l’azienda sta valutando altri candidati. La maggior parte delle volte dei piccoli ritardi sui tempi previsti sono più che normali.

Se dopo un ulteriore lasso di tempo l’azienda non vi avesse ancora comunicato la sua decisione, potreste fare un nuovo, ultimo tentativo con una telefonata. Questo passaggio, più che per capire se la posizione è già stata occupata, può aiutare a scoprire se il colloquio è andato bene e quali potrebbero essere i margini di miglioramento.

Chiamare per sapere l’esito di un colloquio non è mai facile, ma potete, in alternativa, sempre scrivere un’email: sicuramente è un passaggio meno “rischioso”.

mandate una richiesta di collegamento su LinkedIn.

Non c’è alcun male ad aggiungere il recruiter tra i vostri contatti su Linkedin, il social network più famoso in ambito professionale. Inviare una richiesta di collegamento non è invadente. E anche nel caso in cui alla fine non foste voi i candidati scelti, avrete comunque un contatto all’interno dell’azienda che potrebbe essere utile in futuro ed ampliato la vostra rete professionale di contatti su Linkedin.

come capire l'esito del colloquio.

Capire l’esito di un colloquio non è facile, soprattutto se siete andati abbastanza bene e avete fatto una buona prima impressione: i recruiter sono “allenati” a non lasciar trapelare le proprie inclinazioni.

Tuttavia, con un po’ di intuito, potrete accorgervi se una vostra risposta colpisce positivamente la persona che avevate davanti: in quel caso probabilmente vi inciterà a proseguire e sarà interessata ad approfondire l’argomento.

Al contrario, se a più di una domanda del recruiter avete fatto scena muta è facile che questo giochi un punto a vostro sfavore. Mettendo tutti questi elementi sulla bilancia potrete farvi un’idea di com’è andato il colloquio, ma evitate di fare pronostici: non è mai detta l’ultima parola. 

i segnali per capire se il colloquio è andato bene o male.

Vediamo più nel dettaglio qualche trucco per capire se il colloquio è andato bene o male. 

  • La durata del colloquio:  Venire “liquidati” in poco tempo non è mai un buon segnale; al recruiter serve di solito almeno una mezz'ora per farsi un’idea di chi si trova davanti.
  • Lo sguardo e la comunicazione non verbale: Se il recruiter vi guarda negli occhi può essere un buon segno. Potreste aver catturato la sua attenzione; al contrario, se si guarda attorno, si distrae o giocherella con qualche oggetto probabilmente non è molto colpito.
  • Il tipo di domande: Un recruiter interessato al vostro profilo cercherà di approfondire e di entrare nello specifico, sorvolando sulle domande generiche che si fanno a tutti.
  • Il tono: Riuscire a stabilire un dialogo informale e diretto con il recruiter vuol dire aver fatto centro, conquistando la sua fiducia e il suo interesse.
  • Informazioni pratiche ed economiche: Anche se al primo colloquio spesso non si parla di retribuzione, se il recruiter è interessato dovrebbe almeno accennarvi il range retributivo, la tipologia di contratto, i tempi di assunzione e così via.
  • Informazioni sul processo di selezione: Se il recruiter non vi informa su come procederà l’esito di selezione, è probabile che non sia interessato a portare avanti la vostra candidatura.
  • I contenuti della conversazione e il grado di coinvolgimento: Se il recruiter vi racconta alcuni aspetti aggiuntivi della vita in azienda, come ad esempio il modo in cui si svolge la pausa pranzo, le attività extra lavorative, i momenti d’incontro tra colleghi, è un buon segno: vi sta già immaginano come un membro del team!

 

comunicazione esito positivo colloquio: come comportarsi.

Nel momento in cui riceverete l’agognato feedback, rispondete in modo consono, sia che risposta dell’azienda sia negativa, sia che sia positiva.

Nel caso abbiano scelto voi, ringraziate con entusiasmo, ma non esagerate; è meglio non apparire troppo “su di giri”.

Dovete mostrarvi felici e grati, ma consapevoli di rappresentare un valore aggiunto per l’azienda.

Non vi stanno facendo un regalo o un favore, ma state per intraprendere insieme un percorso di reciproca crescita, soddisfazione e arricchimento. Mostratevi dunque sereni e disponibili, pronti ad intraprendere questa nuova avventura. 

comunicazione esito negativo colloquio: come comportarsi.

Se la risposta è negativa, invece, ringraziate cortesemente, dite che siete dispiaciuti ma che è stata una bella opportunità per conoscere la realtà aziendale da vicino.

È importante tenere sempre a mente che le agenzie per il lavoro o il recruiter potrebbero ricontattarvi in breve tempo per offrirvi un altro ruolo.

All’interno dell’azienda, oppure per un altro posto di lavoro. Lasciare una buona impressione di se stessi e della propria professionalità è quindi sempre importante, perché non si sa mai quello che può capitare in futuro.

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