Affrontare un colloquio di lavoro in inglese può spaventare chiunque, anche le persone che non hanno problemi con la lingua. A maggior ragione se si tratta di un video colloquio di lavoro che si svolge a distanza, via Skype o su altre piattaforme simili che permettono di effettuare e ricevere chiamate vocali e video gratuiti  su Internet. 

Riuscirò a capire e a rispondere allle domande in inglese del recruiter? 
E qual è il modo migliore per presentarsi ad un colloquio di lavoro in inglese? 

Questi sono solo alcuni dei dubbi che generalmente assalgono i candidati per un lavoro o uno stage da svolgere all’estero, o prima di affrontare colloqui di lavoro in inglese per una posizione in Italia di un’azienda straniera. Inoltre, capita sempre più di frequente che un recruiter o un datore di lavoro scelga di svolgere il colloquio in lingua inglese anche tra persone di madrelingua italiana, in modo da verificare la conoscenza dell’inglese nel caso in cui la posizione la richieda.

Se stai per sostenere un colloquio in inglese e vuoi aumentare le probabilità di successo, ecco alcuni pratici consigli da seguire.

indice dei contenuti di questo articolo:

ragazzo che sostiene un colloquio di lavoro in inglese
ragazzo che sostiene un colloquio di lavoro in inglese

colloquio in inglese: come prepararsi?

Per preparare un colloquio di lavoro che si svolga in inglese o in qualsiasi altra lingua, è sempre consigliabile seguire alcuni passaggi che possono rivelarsi fondamentali per affrontare molteplici situazioni.

In primo luogo, può essere una buona strategia ripartire dall’annuncio di lavoro, ripassare tutti i requisiti principali richiesti dall’azienda e preparare già delle risposte a quelle che sono le domande più frequenti poste dai recruiter ai colloqui di lavoro.

Per prepararsi al meglio, è opportuno raccogliere informazioni sull’azienda per la quale ci si candida, attraverso il suo sito web, le eventuali piattaforme social o le recensioni dei clienti.

Tutti gli appuntamenti di questo tipo possono causare un po’ di fisiologico stresse un colloquio di lavoro in inglese non fa certo eccezione, anzi.

Per combattere l’ansia, può essere utile tenersi impegnati seguendo una precisa routine, studiando il percorso per arrivare all’appuntamento o preparando il proprio outfit per tempo, magari già il giorno prima (leggi anche: come vestirsi per il colloquio di lavoro).

come presentarsi ad un colloquio di lavoro in inglese

Di solito le prime domande del colloquio in inglese che ti saranno rivolte riguardano proprio te. Se il ghiaccio viene rotto con il classico “Tell me about yourself” (parlaci di te), inizia illustrando al selezionatore la tua attività lavorativa, il tuo percorso scolastico o accademico e le tue capacità per sommi capi, senza entrare troppo nei particolari. Cerca sempre di restare concentrato sull’argomento, non divagare, e componi frasi semplici ma efficaci. Mostrati sicuro di te, ma mai arrogante, ed evita di aggiungere informazioni personali irrilevanti rispetto al contesto.

Ripercorrere mentalmente il tuo curriculum vitae può aiutarti a mantenere la concentrazione. Un trucco è scrivere un curriculum vitae in inglese, se non lo hai già fatto: non per impararlo a memoria, ma per avere una traccia di riferimento alla quale tornare con la mente nei momenti in cui non sai come proseguire. Eventualità che può capitare anche ai più preparati. Un canovaccio di base ti farà sentire più sicuro. Parla anche di quali sono i tuoi desideri: “I’m looking for…” è la formula giusta per introdurre i tuoi obiettivi di carriera. Puoi anche parlare del lavoro dei tuoi sogni: “my dream job…”. I datori di lavoro apprezzano chi è determinato e sa quello che vuole

non sai come realizzare un curriculum perfetto?

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come si saluta in un colloquio in inglese?

In qualsiasi tipo di interazione tra persone che non si conoscono, la prima impressione ha spesso un peso molto significativo. Naturalmente, i colloqui di lavoro non rappresentano un’eccezione a questa regole. 

A seconda del livello di formalità del colloquio in inglese, ci sono vari modi con cui si può esordire.

Sicuramente, è buona norma ringraziare sempre per l’opportunità concessa dall’azienda: 

  • Good morning. My name is “x” and I want to thank you for this opportunity.

Si possono utilizzare tutte le varianti sul tema:

  • It’s a pleasure for me to be here
  • Thank you for taking me into consideration
  • I’m glad you called me.

Può fare una buona impressione anche mostrare fin da subito entusiasmo per l’occasione concessa e per la possibilità di lavorare in quella determinata azienda:

  •  I’m glad you called me since I really want to work for this company.

O, ancora, mettere subito in chiaro che si ritiene di avere le qualità giuste per lavorarci:

  • I’m here because I think I have the profile you’re looking for.

colloquio di lavoro in inglese: domande e risposte

Uno dei modi migliori per affrontare un colloquio di lavoro in inglese consiste nel preparare in anticipo valide risposte ai quesiti che generalmente sono posti dai selezionatori. Senza tuttavia dare l’impressione di recitare una parte imparata a memoria. 

Inoltre, la padronanza del vocabolario tecnico che pertiene a una determinata attività è molto importante. Dunque, è bene avere in mente i vocaboli giusti, ed eventualmente anche i possibili casi o problemi e le rispettive soluzioni che hai incontrato durante la tua carriera fino ad ora. Infatti, anche se non utilizzerai le parole esatte e non sarà necessario ricorrere alle frasi che hai preparato, saperle ti renderà più sicuro, e ti permetterà di sostenere una conversazione fluida e priva di intoppi e pause. Molto spesso, al di là dei contenuti, è questo l’aspetto che balza per primo all’attenzione dei selezionatori. 

Analizziamo di seguito alcuni esempi. Si tratta di domande di base trasversali a diversi settori, che potrai arricchire con argomenti specifici in base al campo e al ruolo per il quale ti candidi.

tell us about yourself

Tra le domande più frequenti poste dai selezionatori durante i colloqui di lavoro c’è sicuramente: Mi parli di lei.

Si tratta di un quesito solo apparentemente banale, in quanto il rischio di divagare e uscire fuori traccia è molto alto. Bisogna sempre dare informazioni che siano attinenti alla posizione per la quale ci si candida, evidenziando il valore aggiunto che si potrebbe dare all’azienda.

why did you apply for this job?

“Perché si è candidato per questo lavoro?”. Altra domanda piuttosto frequente, attraverso la quale i selezionatori intendono verificare le reali motivazioni del candidato e l’interesse verso l’azienda o l’organizzazione.

why did you leave your last job?

“Perché ha lasciato il suo ultimo lavoro”. Anche questa è una domanda che può dire molto di un candidato, attraverso un’indagine sulle sue esperienze passate e sul pregresso professionale.

what do you know about our organization?

“Cosa sa della nostra azienda?”. Raccogliere informazioni sull’organizzazione per la quale ci si candida prima del colloquio è un aspetto cruciale per la sua buona riuscita. Come detto, lo si può fare direttamente tramite la piattaforma web dell’azienda o attraverso i suoi social.

what are your strengths?

Un classico dei colloqui di lavoro è rappresentato dalla domanda: “Quali sono i suoi punti di forza”. Fondamentale, in questi casi, è ricordarsi di rispondere sempre in maniera pertinente e coerente con ciò che l’azienda richiede per quel determinato ruolo (leggi anche: punti di forza e di debolezza).

what are your weaknesses?

Fanno da contraltare ai punti di forza, le possibili debolezze di un candidato. Benché sia sempre consigliabile essere onesti e trasparenti, quando si parla di punti deboli, sarebbe bene farlo con intelligenza, rimanendo consapevoli che ciò che viene richiesto non sono le debolezze tout court, ma solo quelle professionali.

where do you see yourself in 5 years?

Dove si vede tra cinque anni?” è un’altra domanda utile a testare la consapevolezza del candidato, le sue ambizioni e i suoi obiettivi.

why should we hire you?

Perché dovremmo scegliere lei?”. Anche in questo caso, è importante anche e soprattutto il modo di porsi del candidato rispetto a questa domanda: l’obiettivo è mostrarsi come un professionista che crede nelle proprie capacità e nella possibilità di essere la persona giusta per quella specifica posizione. 

alcune espressioni e formule ricorrenti utili in inglese

Abbiamo visto come le domande sui punti di forza di un candidato siano tra le più frequenti poste dai selezionatori. Vediamo allora alcune delle espressioni più comuni che possono essere utilizzate per rispondere:

  • I am a methodical worker (sono un lavoratore metodico)
  • I’m trustworthy (sono affidabile)
  • I’m proactive (sono una persona proattiva, qualità sempre molto apprezzata dai datori di lavoro)
  • I am an easy going person (sono una persona alla mano, qualità molto utile, ad esempio, per il lavoro in team)

Altre espressioni per evidenziare, invece, le proprie ambizioni e obiettivi futuri potrebbero essere:

  • I want to improve my career as a (vorrei crescere professionalmente come..)
  • I’d like to improve in (vorrei crescere nel settore “x”)
  • I’m looking to improve my skills as (vorrei migliorare le mie competenze come..)

Potrebbe, infine, essere necessario avere dei chiarimenti dal recruiter rispetto a determinate domande:

  • Could you please explain it better? (Me lo può spiegare meglio?)
  • I’m not sure if I have completely understood the main idea of it, could you please..(Non sono sicuro/a di aver compreso a pieno il senso..)
  • Would you mind clarifying this point? (Mi potrebbe chiarire questo punto?)

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